giovedì 28 ottobre 2010

PEPPINO GAGLIARDI - Melodia '70

Tra gli anni '60s ed i '70s , nonostante il boom della musica inglese ed americana , una nuova vibrante energia Rock , tra ideali ed utopie , i cosiddetti 'Cantanti Melodici' hanno , seppur ritenuti obsoleti dal pubblico più giovane , 'tenuto' il passo , scrivendo memorabili pagine di suoni e poesia .
Tra questi , oltre ad altri già proposti in precedenza all'interno di questo blog , mi sento in dovere di ricordare una figura importante della nostra storia musicale .
Dal 'Paese del Sole' , il Napoletano PEPPINO GAGLIARDI è stato uno tra i principali esponenti del genere Melodico , un Cantante ed un Autore per certi aspetti ancora oggi insuperabile , caratterizzato da una ricercatezza e da una poeticità estremamente raffinata .
Peppino Gagliardi comincia la carriera di cantante con un complesso che porta il suo nome , i Gagliardi appunto .
Dopo questa brevissima parentesi , diventa solista , nel 1963 ottiene un primo successo con il brano "T'amo e t'amerò" (altri titoli di rilievo come "Verrò a chiederti perdono" , "Nisciuno 'a ppò capì" , "Questa sera non ho pianto" , "Ti credo" , vengono pubblicati fra il 1963 e il 1965) .
Dopo un periodo di ingiusto anonimato , sebbene avesse partecipato con successo a molti Festival di Napoli in precedenza , nei primi anni '70 trova finalmente il momento propizio ed il meritato plauso e riconoscimento a livello nazionale .
Libero da legami con altre case discografiche , l'artista si concentra sulla sua attività compositiva cercando un proprio stile musicale riconoscibile .
Un'etichetta discografica , la King , di proprietà di Aurelio Fierro , riesce ad ingaggiarlo e garantire al musicista piena libertà musicale .
La sua melodia cambia e diventa , in contrasto con il suo recente passato , maggiormente complessa .
Il connubio artistico con il suo storico paroliere , Gaetano Amendola , si consolida maggiormente , ma non mancano collaborazioni importanti anche con altri artisti come Roberto Murolo , idolo e voce della Musica Napoletana .
Il 45 giri "Settembre" (1970) , che oltre a classificarsi secondo all'importante manifestazione 'Un Disco per l'Estate' , vende moltissime copie .
Il musicista Napoletano 'replicherà' con i successivi successi "Gocce di Mare" , "Ti amo così" , "Sempre ... sempre" , tutte canzoni che confluiranno nel bellissimo album "Un anno ... tante storie d'amore" del 1971 .
Un altro gran bel brano sarà "Come le viole" (con cui ritorna al Festival di Sanremo nel 1972 , classificandosi al secondo posto , vendendo moltissime copie , nel 2006 reinterpretato in chiave Ska da Giuliano Palma & the Bluebeaters) e "Come un ragazzino" (vincente alla vigilia , ma poi solo seconda a Sanremo nel '73) .
‎Il pubblico lo acclama , la critica musicale specializzata invece giudica negativamente i testi e la similarità di alcune melodie composte , anche se brani come "La ballata dell'uomo in più" e "Passerà" , dal 'poliziottesco' groove ritmico composto da basso e batteria , risultano brani di 'rottura' , estranei e con sonorità variegate , così come la 'cover' dal titolo "Love story" .
Il suo modo di porgere le sue interpretazioni , gli procurano l'appellativo di 'Aznavour Italiano' , anche se ovviamente le tematiche sono differenti .
Peppino Gagliardi partecipa alle più importanti manifestazioni e trasmissioni televisive dell'epoca , vedendolo quasi sempre assoluto protagonista .
Caratterizzato da raffinatezza interpretativa ed un timbro canoro 'nervoso' (come venne definito in quel periodo) , Gagliardi era allora in realtà un personaggio apparentemente timido ed introverso , piuttosto schivo nell'affrontare le platee , un antidivo a tutti gli effetti .
Nel 1974 dopo aver firmato con la Philips , pubblica due album nell'arco di un anno , "Vagabondo della Verità" e "Quanno figlieto chiagne e vo' cantà ..." , rappresentano altre due vette artistiche ed un punto di arrivo per il cantante .
Il singolo di successo "La mia poesia" mostra ancor più in modo raffinato l'elevata padronanza interpretativa delle sue canzoni .
Il primo dei due album sopracitati ottiene un discreto successo con brani di rilievo tra le quali "Se mi telefonassi" e la canzone omonima che titola il longplaying .
Il progetto legato al secondo album uscito nel '74 risultò piuttosto rischioso , perchè proprio all'apice della popolarità nazionale , Gagliardi dedica un intero album alle proprie radici , dal titolo "Quanno figlieto chiagne ..." , musicando in chiave moderna alcuni poeti partenopei del passato .
In seguito si dedica alla creazione di una propria etichetta discografica la PG Record , pubblicando dal 1976 al 1980 tre propri album , producendo e cercando di lanciare nuovi artisti e cantanti .
Dalla fine degli anni settanta iniziarono anche a diradarsi le sue apparizioni non solo discografiche , ma anche televisive , periodo che culminò con la decisione di allontanarsi dalla sua Napoli nel 1981 .
Gli anni '80 vedono l’uscita dell’album "Amore … Ammore" , con diverse partecipazioni in ambito televisivo in varie trasmissioni per la promozione .
I risultati discografici non sono favorevoli , lontani dai clamori della prima metà degli anni '70 , inducono così Gagliardi a distaccarsi dalla scena discografica per qualche anno , dedicandosi a progetti specifici , come per esempio la composizione di musiche teatrali ed altri progetti collaterali , pur continuando l’attività live in Italia ed all'estero .
Dopo un album nel 1984 con arrangiamenti di Peppe Vessicchio , l'Artista Napoletano decide di allontanarsi dalle scene musicali per poi tornarvi nel 1993 , con la partecipazione sanremese del brano "L'alba" che viene inserito nell’album "Il Viaggio" , pubblicato dalla casa discografica Ricordi .
Il distacco dall’ambiente musicale tuttavia rimane sino al 2003 , anno in cui decide di riproporsi in concerti a due pianoforti e voce , accompagnato dal figlio Massimiliano , collaborazione 'familiare' che ha prodotto e dato alle stampe l'antologico cd " La mia storia , la mia musica , tutto continua ..." , revisitazioni contemporanee dei suoi successi con un paio di inediti , uscito nel 2007 .
Un'Artista oggi trascurato , una carriera costellata da moltissimi album , singoli di successo , partecipazioni televisive , un glorioso passato per un indimenticabile melodico , PEPPINO GAGLIARDI è riuscito nell'intento di trovare il giusto equilibrio tra la tradizione della Musica Melodica Italiana con quella popolare Napoletana , tramite l'impiego di elaborati refrain molto orecchiabili e mai scontati .
Un post volutamente nostalgico e perdutamente confidenziale , memore di stagioni ormai troppo lontane .
Vi invito all'ascolto e ad un eventuale lento 'cheek to cheek' .

Inguaribile Romantico .
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"... e piangeranno solo gli occhi miei ..."

domenica 24 ottobre 2010

STEFANO PULGA - Danza Intelligente

Una richiesta esaudita adesso , con netto ritardo .

Dalla Sardegna , il Sassarese STEFANO PULGA ha rappresentato una tra le massime espressioni nazionali nel genere Italo Disco tra la fine dei '70 e gli anni '80 .
Musicista di notevole spessore , Pulga è un'Artista , a 360° , pianista , tastierista , cantante , produttore discografico , compositore , arrangiatore , direttore d'orchestra , programmatore , sound designer e tecnico del suono , un vero e proprio factotum del panorama musicale Italiano , ma come spesso succede nel Belpaese , viene pochissimo menzionato dai vari media (carta stampata , radio e tv) , rete inclusa , non riconoscendogli il giusto merito , in primis quello di aver sviluppato una Dance 'intelligente' , non finalizzata al classico 'tormentone' (che magari gli avrebbe fruttato maggior guadagni) , una musica sì commerciale , ma di ricerca continua , con chiare influenze Prog all'inizio , 'Disco' accattivante poi virata molto in seguito verso un definitivo ed esclusivo Pop dal timbro Cantautoriale .

La sua carriera parte da lontano , nel 1971 si trasferisce a Milano , decide di interrompere gli studi classici (il pianoforte sopra ogni cosa) al Consevatorio e per circa due anni suona nelle balere , nei night club e nei piano bar (termini oggi ormai obsoleti per le giovani generazioni audiofile) .
Viene così notato da un componente dei Dik Dik , che gli propone di unirsi a loro , rimasti senza tastierista .
L'allora speranzoso e prodigo Stefano accetta e per qualche mese vive questa prima esperienza professionale di rilievo .
Successivamente approda , con un balzo da gigante (ma il talento è palesemente manifesto) alla Numero Uno (mitica etichetta di Lucio Battisti) , entrando a far parte della neonata formazione dei Flora Fauna e Cemento .
Nello stesso periodo , Pulga conosce sconosciutissimi cantanti , che poco dopo daranno luogo ad una propria e fortunata carriera solista , come Gianna Nannini ed Ivan Graziani , tanto che dopo qualche anno Stefano suonerà in alcuni loro album .
Verso il 1975 costituisce un gruppo che deciderà di farsi conoscere col nome di Crisalide , suonando inizialmente come support band per la giovane Loredana Bertè , reduce dal successo del suo primo singolo .
L'anno dopo , con lo stesso gruppo , Stefano accompagna Fausto Leali e dopo ancora , Crisalide inizia a suonare con Eugenio Finardi .
Dopo la registrazione del singolo "Affetto" , Stefano decide di terminare l'attività con il gruppo e si dedica 'anema e core' al lavoro di musicista 'da studio' di registrazione .
Un lavoro che procede per qualche anno e lo porta a suonare nei dischi di molti rinomati et affermati cantanti e musicisti di quel periodo tra cui Loredana Bertè , Mario Lavezzi , Anna Oxa , Fiorella Mannoia , Alberto Radius , Fausto Leali , Gianna Nannini , Riccardo Cocciante , Roberto Vecchioni e la più grande di tutti , cioè Mina .
Nel 1979 Stefano realizza così un primo album solista , prodotto dalla major CGD , dal titolo "Suspicion" , di cui scrive le musiche e cura gli arrangiamenti , mentre i testi (cantatti tutti in Italiano) sono firmati da Ivano Fossati (!!!) e la produzione è curata da Mario Lavezzi .
L'album , un gradevole connubio di Pop , Disco e fantasie Progressive , riesce ad avere critiche positive dalla stampa musicale ed un discreto riscontro di vendite .
Alla fine del 1980 , il tastierista Sardo decide di esplorare nuove sonorità .
Nasce così il progetto KANO , mirato esclusivamente alla musica Dance , iniziativa che incontrerà un notevole successo , con oltre un milione di copie vendute e piazzamenti ai primi posti in classifica su Billboard negli Stati Uniti ed in Europa .
Il successo verrà ripetuto con il secondo singolo e con l'album "New York Cake" . Nello stesso arco temporale , Stefano suona nell'album omonimo di Fabio Concato .
Considerato l'exploit ed il successo ottenuto come Kano , viene affidata a lui ed al suo team di musicisti collaboratori , la realizzazione di un nuovo progetto denominato PINK PROJECT .
L'operazione sembrerebbe alquanto banale e scontata , ma si rivelò allora abbastanza originale ed azzeccata , prendere brani di successo , in questo caso "Mammagamma" di Alan Parsons e "Another brick in the wall" dei Pink Floyd , risuonarle esattamente come le originali e mixarle tra loro .
Altro successo testimoniato , oltre che dalle vendite , dai complimenti di Alan Parsons in persona .
Le produzioni artistiche continuano con un altro album di successo per il cantante americano Jimmy Ross .
Il singolo "First true love affair" , che porta fra le altre la firma di Stefano come autore , si posiziona ai primi posti delle classifiche europee e statunitensi .
Stefano Pulga è un vero ricercatore di suoni (ancora analogici visto il periodo) , un vero 'Master of keyboards' , attraverso l'utilizzo Fender Rhodes , MiniMoog , Arp Odissey , Clavinet Hohner, Oberheim 8 e Poly-Moog .
Nel 1982 pubblica sempre per CGD e sempre con la produzione di Lavezzi , il suo secondo album dal titolo "Indio", come il precedente un misto di musica strumentale e di brani cantati .
Finita la promozione del disco, riparte la produzione di un altro album di Kano , "Another life" , altro grande successo in tutta Europa .
Nel 1983 esce invece il secondo album di Pink Project , con la possibilità di andare a registrare negli Stati Uniti .
Da notare che per il prodotto Pink Project , insieme a Stefano Pulga ha partecipato in prima persona un'icona della 'Break'Dance e del Black Funk sound targato '70 e '80 , cioè il mitico Afrika Bambaataa .
Tornato in Italia e con lo stesso team di collaboratori , inizia la realizzazione e gli arrangiamenti dell'album del noto cantante francese Gilbert Montagnè .
Il singolo "On va s'aimer" è un grande successo e vende circa tre milioni di copie , l'album invece raggiungerà il milione .
Nel 1984 pubblica il terzo album solista , "If" , cantato esclusivamente in lingua inglese , anticipato dal 45 giri "Desideri Pensieri/Love Taker" (il solito brano in versione Italiana ed inglese) nel 1983 .
Nell'album (probabilmente il suo 'masterpiece') spiccano brani da ribalta internazionale come "Take me higher" , Super girl" ed "Alone again" , di cui esce un videoclip , girato interamente a Londra , altro meritato successo .
Nel 1985 il nostro factotum collabora con Edoardo Bennato nel disco "Kaiwanna" e lavora agli arrangiamenti di un altro album di Montagnè .
Due anni dopo coproduce invece l'album "OK Italia" , ancora di Edoardo Bennato , poi premiato con un Disco di Platino .
Nel 1988 Pulga apre un proprio studio di registrazione , nel quale comincia a collaborare con Mediaset componendo e registrando le sigle televisive di alcune trasmissioni .
Nel 1991 realizza l'album d'esordio di un giovane cantautore Romagnolo , Marcello Pieri , che ottiene un discreto successo di critica e di pubblico .
La crisi del mercato discografico italiano , la ingravescente diminuizione delle vendite , in generale , impone un nuovo approccio , allora Stefano Pulga comincia a interessarsi alla realizzazione di vari jingles pubblicitari (tra cui , cinque anni dopo , quello di un noto brandy nazionale di cui non faccio il nome , dato che non mi arriverebbe un euro ... per la pubblicità) .
Nel 1992 realizza comunque il secondo album di Marcello Pieri e per la WEA l'album di un'altra giovane esordiente Napoletana , la cantante Ninè .
I due giovani nel 1993 debuttano a Sanremo , dove Pulga li accompagna nella veste di direttore d'orchestra (in verità , entrambi i cantanti non avranno in futuro , diciamo , 'enormi soddisfazioni' ...) .
Nel 1994 realizza la colonna sonora di un film a cartoni animati di Guido Manuli sulla vita di Garibaldi e nello stesso anno compone e registra le canzoni del suo quarto album , "Viale dei passi perduti" , nel quale abbandona definitivamente il suono 'da Discoteca' , per affidarsi completamente al Pop d'Autore confidenziale , in cui è la voce ad essere principalmente interessata .
L'album purtroppo non ha il meritato risalto , sebbene ben confezionato , passa per lo più inosservato sia dal pubblico che dalla critica , forse per la mancanza di battage pubblicitario (è uscito tramite la propria etichetta Step) o per l'assenza di un singolo 'di traino' , forse perchè troppo 'da Cantautore' ed intimo .
Nel 1999 oltre alle campagne pubblicitarie compone la musica , registra e mixa il singolo "Vivere a colori" dello showman Fiorello versione cantante .
Dal 2000 al 2002 lavora come arrangiatore e tecnico del suono nel suo studio in alcune produzioni per l'eterna Patty Pravo , ancora Loredana Bertè ed i 'redivivi' Shel Shapiro e Donatella Rettore .
Per la stessa produzione , Pulga realizza inoltre la sigla della trasmissione televisiva 'Striscia la notizia' .
All'inizio del 2006 realizza altri 4 pezzi inediti per il 'nick' Kano , realizzando inoltre gli arrangiamenti delle canzoni (insieme a Mauro Spina , composte da Edoardo Bennato) e la realizzazione delle musiche di supporto del musical 'Peter Pan' , che si rivela come lo spettacolo teatrale più visto del 2007 .
L'"Uomo di ieri" , come diceva il titolo di un suo brano tratto dal primo album , è decisamente cambiato , musicalmente parlando .
E' di questo anno , l'ultima fatica dal titolo "Il cielo e la sposa" .
Affermato polistrumentista , arrangiatore e producer di talento , sperimentatore di nuove sonorità analogiche prima e digitali adesso , STEFANO PULGA ha regnato prima come importante 'master of ceremony' e pioniere dell'Italo Disco , mentre ai giorni attuali entra a pieno diritto nel Pop d'Autore , con stile ed eleganza , ahimé (ed ahinoi) ben poco pubblicizzato e con l'umiltà e la bravura di un serio professionista , secondo il mio modesto parere , ingiustamente poco valorizzato ancora oggi .
Non poteva mancare tra le Pinzillacchere Musicali di questo Blog .

Sonic Producer .
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"... vedo il mondo a testa in giù , ancora avvolto dal mistero ..."

martedì 19 ottobre 2010

JO CHIARELLO - Mancate Esigenze

Come recitava Nanni Moretti , 'continuiamo così , facciamoci del male ...' .

In quanto popolo fantasioso ed estroverso , anche nella Musica Pop non siamo secondi a nessuno .
Saltando un decennio , ritorniamo nei 'plastici' Anni '80 , fucina di vere e proprie bizzarrie in campo musicale .

Nuovamente dalla Sicilia , la Palermitana Maria Concetta Chiarello , in arte JO CHIARELLO , è stata un cantante che ha vissuto un brevissimo momento di popolarità tra gli '80 ed i '90 , una meteora caduta nell'oblio del 'dimenticatoio' , che poco viene ricordata dai vari media , mentre nella rete la si trova più spesso 'legata' al mondo Trash , con critiche e giudizi non proprio 'benevoli' , ma del resto concordo con l'adagio 'Libero Fischio in Libero Stato' .

Agli inizi della sua carriera , questa stralunatissima artista ebbe come pigmalione e mentore Franco Califano ; il 'Califfo' dopo averla inquadrata , le suggerì un'immagine di donna aggressiva , emancipata e disinibita , fondamentalmente insoddisfatta .
Apparentemente dotata di una buona personalità , grintosa , con una voce a tratti acuta all'inverosimile (soprattutto nei primi singoli) e squillante , nel 1981 partecipa al Festival di Sanremo , con il brano "Che brutto affare" firmato da Califano (un testo obiettivamente da 'capolavoro' trash ...) , non arriva in finale , ma ottiene un certo successo grazie al passaggio radiofonico .
Ingaggiata dall'etichetta discografica Lupus , nel 1982 pubblica un nuovo 45 giri , dal titolo "In Bianco" , canzoncina dal testo , come dire , abbastanza eloquente .
Jo Chiarello continua la propria attività , pubblicando altri singoli ("Che ora sarà" del '83 , "Lei no" l'anno successivo) , che passano però come 'alieni' per la stampa di settore , un po' meglio invece per quanto riguarda l'airplay radiofonico .
Con il cambio di casa discografica (inclusa la rottura con Califano) ed un nuovo look , la ora biondissima Jo pubblica "Ma io mollo e vado al mare" , il nuovo singolo del 1985 , che richiama nuovamente l'attenzione di pubblico e critica , dopo due anni invece , nel 1987 porta alle stampe "Ma che bella storia d'amore" , un bel singolo che ottiene anche un discreto riscontro di popolarità e vendite oltralpe , in Francia .
Il brano in inglese "Over me" del 1986 , tenta la carta del mercato estero , ma sebbene sia valido non 'sfonda' .
Nel 1988 partecipa ad 'Un Disco per l'Estate' con il brano "Come nasce un nuovo amore" che ottiene , contro ogni pronostico della vigilia , la prima posizione nella sezione 'Giovani' .
L'anno seguente , Jo Chiarello torna ancora una volta al Festival di Sanremo , presentandosi 'clandestina' tra le 'Nuove proposte' , riesce così nel classificarsi seconda con la ballata "Io e il cielo" , alle spalle della 'vera' esordiente Mietta .
Il brano sanremese , con altri buoni inediti , titola anche il primo album , inciso per la Yep , uscito sempre nel 1989 .
Il disco mostra una Chiarello molto differente dai singoli d'esordio , più intimista nei testi , con l'uso vocale adesso più 'dosato' e maturo , ma nonostante ciò l'album passa quasi completamente inosservato all'interno del panorama musicale nazionale (oggi è abbastanza difficile da reperire ed è anche piuttosto costoso ...) .
Dopo diversi anni di assenza dalla scena musicale , nel 1993 Giò Chiarello (notare la modifica del nome) ci riprova con un nuovo album "Prima le donne e i bambini" , pubblicato ancora dalla Yep , prodotto da Massimo Mastrangelo .
Anche se in quel periodo (mi riferisco ai primi anni '90) ci furono uscite discografiche ben peggiori ma meglio 'retribuite' per ascolti e vendite , il nuovo 'tentativo' discografico della Chiarello fallisce , determinando così la fine della sua avventura musicale .
Nel 1998 viene pubblicata D.V. More Record , una raccolta omonima , con rivisitazioni dei suoi brani , contenente parte della produzione anni '80 .
Con una carriera esigua di produzioni e direi quasi del tutto priva di successi e gratificazioni musicali , JO CHIARELLO rappresenta ad ogni modo un esempio di 'Italianità' nel senso affettivo e buono del termine , giovane divertente e sfrontata all'inizio , più intima e ragionevole nel corso degli anni successivi .
Dalla sua , il fatto di essere stata abbastanza sfortunata in ambito artistico , sono convinto che voci ed interpreti molto peggio di lei , senza fare nomi , hanno ottenuto successi del tutto ingiustificati ed immeritati nel corso degli anni ed oggi sono spacciati in certi casi , per eroi nazionalpopolari della Musica Italiana .
Con questo post intendo così ricordarla ed annoverarla all'interno del mio blog , pur cosciente del fatto che per molti di Voi , Seguaci et Visitatori , conosciuti ed anonimi vicini e lontani , possa risultare leggermente 'provocatorio' .

Rinnovo dunque l'invito all'ascolto 'senza se e senza ma' , ringraziandoVi dell'eventuale partecipazione , 'scusandomi' invece (anche se non vedo sinceramente il motivo ...) con coloro che non hanno 'gradito' .
Icona Mancata .
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" ... nuova gente intorno , nuovi mondi , nuovi grandi guai ..."

lunedì 11 ottobre 2010

I GENS - Colori dei Giorni Andati

Altro post targato Anni '70 .

Dalla Sicilia , I GENS , una formazione di Musica Leggera che ebbe un breve ed intenso periodo di gloria e che oggi risulta misconosciuta e dimenticata .

Il gruppo si forma a Messina nel 1967 , I componenti iniziali erano William (vero nome Filippo Ricciardi fondatore della formazione , alla voce) chiamato il 'Baronetto' , Pippo Landro alle tastiere , Pino Salpietro alla batteria , Ettore Cardullo al basso e Gilberto Bruno alla chitarra.
Purtroppo Gilberto Bruno mori' nel 1969 , a poco più di vent'anni , in un incidente stradale , proprio dopo un concerto , ad Orzinuovi in provincia di Brescia .
Ne segui' un periodo di riflessione e lutto , nel quale essi si chiesero se fosse il caso di andare avanti senza l'amico perduto .
Poi arrivo' Mauro Culotta , Genovese di origini Siciliane , l'unico componente non Messinese del complesso , che porto' , oltre alla sua chitarra , nuova linfa ed entusiasmo .
Nel 1968 partecipano (con il nome The Giants) e vincono il terzo 'Torneo EuroDavoli' , svoltosi in agosto al tennis club di Tirrenia , con la cover di "Is it yes , is it no" di James Brown , tradotta da "in Brucerà" , vittoria che procura loro un contratto con l'etichetta Det .
Mutato il nome (in Latino) , I GENS fanno uscire "In fondo al viale" , pubblicata su 45 giri , brano che ottiene allora un ottimo successo di vendite ed ascolti , forse il loro più grande successo .
La canzone sul retro del singolo , "Laura dei giorni andati" , è scritta per loro da un ancora giovane Roberto Vecchioni .
Nel '69 , dopo diversi mesi dal triste evento accaduto al loro chitarrista e l'inserimento del nuovo musicista , il successo viene comunque replicato da "Insieme a lei" , pubblicata ancora su 45 giri (il brano sul retro è "Vestita di bianco") .
Dopo una discreta attività concertistica per tutta l'Italia , vengono notati e partecipano al Festival di Sanremo 1970 con "La stagione di un fiore" (migliore , secondo me , il brano del lato B dal titolo "Fotomodella") , la bella "Ancora e sempre " sempre nel '70 , tornano poi al Festival l'anno successivo , nel '71 , con "Lo schiaffo" , incisa per la nuova casa discografica , la Amico , con un nuovo cantante , Alberto Tadini, che sostituisce Ricciardi per due 45 giri (diverrà molto noto nel 1978 cantando il brano "Goldrake" , con la collaborazione del grande Vince Tempera tramite il progetto Actarus , presente nella colonna sonora di "Atlas Ufo Robot" , con il nome d'arte di Michel Tadini) .
In questo periodo il gruppo abbandona le sonorità Beat (avevano anche collaborato con il cantante , loro conterraneo , Salvatore Ruisi , al bellissimo singolo "Luisa dove sei ?" del '70) , per passare ad un Pop melodico dai richiami Progressive .
Passati alla Philips , vincono il Cantagiro del 1972 con "Per chi" , cover di "Without You" dei Badfinger , portato al successo però dal più celebre Harry Nilsson , il successivo singolo , "Anche un fiore lo sa" raggiunge i vertici della Hit Parade , confermando il momento di sintonia con il grande pubblico . Hanno ottenuto un terzo posto al Festival di Zurigo e successo in numerose manifestazioni europee .
Ottiene un buon successo anche il brano "Cara amica mia" , singolo del '73 .
Nel 1974 escono i singoli "Quanto freddo c'è" incluso nel loro primo album omonimo , un album che contiene altri inediti , tra cui la bellissima "La casa di Ethel" e "Sciogli le tue ali" , disco uscito sempre per la Philips .
Seguirà un altro bel singolo , "L'uomo nasce" , che resterà la loro ultima produzione anni '70 .
Nonostante il discreto successo , avviene lo scioglimento del gruppo .
Filippo Ricciardi insieme al batterista Pino Allegro forma Gli Opera , formazione che produsse diversi singoli e partecipò alcune volte al Festival di Sanremo , mentre il chitarrista Mauro Culotta collabora con Ivano Fossati alla realizzazione dell'album "Il grande mare che avremmo traversato" del 1973 , scrivendo anche la musica del brano "La realtà e il resto" .
Successivamente il 'tenore' Ricciardi , il bassista Ettore Cardullo insieme al tastierista Pippo Landro forma il gruppo La Nuova Gente , che incide alcuni 45 giri .
Pippo Landro poi avvierà una carriera come produttore discografico .
Ricciardi continuerà l'attività di cantante tenore , apprezzatissimo ancora oggi anche a livello internazionale .
Nel 1990 , in occasione della trasmissione di Red Ronnie 'Una rotonda sul mare', si riformano i Gens .
Con l'ingresso nella formazione del Genovese Enrico Bianchi alla voce ed alle tastiere, i Gens incidono per Radio Italia , il longplaying "Uomini non dei" , raccolta di loro brani rivisitati con tre inediti , partecipando poi a diverse trasmissioni televisive ed entrando nella classifica di Sorrisi e Canzoni Tv nell'estate 1992 .
A distanza di molti anni , nel 2006 il gruppo pubblica "Il meglio" , un'altra compilation di loro brani (per l'etichetta Duck) e partecipa ad una raccolta tributo per Lucio Battisti , con la bella cover del brano chiamato "L'aquila" .
Personalmente reputo I GENS come una tra le più innovative e meritevoli formazioni Italiane di Musica Leggera anni '70 , immagino le enormi difficoltà che il gruppo possa aver incontrato , gli ostacoli posti dall'industria discografica nei confronti di un progetto musicale che veniva dalla Sicilia , i palinsesti sanremesi , l'organizzazione dei concerti ed i costi annessi , non doveva essere certo facile per questi allora giovani musicisti Messinesi .
Rendiamo loro giustizia dunque , come per altri Artisti 'perduti' , ricordandoli in questo blog .
Ascoltateli senza pregiudizi (mi riferisco ai Visitatori più giovani) , consci di un epoca ormai lontana , ma che fu sicuramente ricca di buona Musica , sentimenti e , per dirla sempre con Battisti , nuove sensazioni .

La Stagione dei Fiori .
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"... ti accorgerai che sono gia' perduto , lontano ..."