I MAGIC POTION da Roma sono stati tra le formazioni dette 'NeoPsichedeliche' più rappresentative sul finire degli anni '80 in Italia , la migliore Psichedelia Romana degli eighties , altamente creativa e probabilmente fuori tempo massimo .
In pieno periodo Wave e Punk , la rinascita della Psichedelia ebbe un discreto seguito anche in Italia (con il forte 'aiuto' del cosidetto 'Paisley Underground' britannico e d'oltreoceano) ; con l'aiuto e la produzione di Federico Guglielmi (giornalista , scrittore , critico musicale e produttore discografico , considerato uno dei massimi esperti a livello nazionale , 'maître a penser' del movimento Punk e Rock Italiano) , i Magic Potion entrano a far parte della High Rise (etichetta Capitolina per cui Guglielmi si sarebbe occupato della scelta dei gruppi e della produzione artistica e Disfuzioni Musicali delle questioni tecniche e commerciali) , label indipendente che insieme a poche altre (Electric Eye , gestita da Claudio Sorge e collegata alla rivista Rockerilla , la Toast records e la Contempo di Firenze) si 'getta' sulla scena NeoPsichedelica , producendo anche altri ottimi progetti tra cui Pale Dawn , Garçon Fatal , Technicolour Dream ed altri .
I Magic Potion erano costituiti da Marco Coluzzi (chitarra e voce) , Fabio Porretti (chitarra , già nei Technicolor Dream) , Alberto Popolla (basso) e Max Palego (batteria , voce , organo) , affascinati e certamente influenzati dai Pink Floyd (i primissimi Floyd , con il 'Cappellaio Matto' Barrett alla guida ovviamente) , i Beatles del "White Album" , probabilmente anche da Open Mind , Blossom Toes ed Strawberry Alarm Clock , ma anche da alcuni loro coevi come i Rain Parade , Julian Cope , gli Egyptians di Robyn Hitchcock ed i Dream Syndicate .
L'esordio discografico è del 1987 , con il singolo 45 giri "I Live With The Monks" e l'anno successivo il loro primo longplaying "Four Wizards In Your Tea" (High Rise, 1988) ricevendo ottime recensioni dai principali magazines nazionali del circuito Indipendente , con brani di spicco tra i quali "She Locks" (Syd Barrett redivivo !!) , "Happy Times" , "When my Friend Calls" e "You Make My Dreams" .
Dopo due anni , intervallati da una non assidua attività on stage , Federico Guglielmi produce la loro seconda opera a 33 giri , dal titolo "Misplaced In Your Perfect World" (High Rise, 1990 , registrato però nel '89) , un lavoro meno 'pulito' del precedente , più aggressivo e maturo , con sonorità a tratti Garage , al cui interno alcune vere e proprie chicche , come "Look at me im you" ed "Errating work of a machine" (... fuzz guitar sound strepitoso !!) , altri ottimi brani come "Father's name is dad" , "Unicorn" , "I feel possessed" (che risente di 'umori' piuttosto NewOrderiani del primo periodo) .
Un gran bel disco , che riceve ulteriori conferme sia di critica che di pubblico (...intendo chiaramente un pubblico sempre di 'nicchia' ...) , ma che sancisce anche l'ultimo capitolo della band che si scioglierà poco dopo .
Un gruppo formidabile i MAGIC POTION , secondo me uno dei più rappresentativi per quanto riguarda la (Neo)Psichedelia Italiana targata '80 (con i Leanan Sidhe , i già citati Technicolor Dream , i Birdmen of Alkatraz , gli Effervescent Elephants , i No Strange , gli Allison Run , i Vegetable Men , i Peter Sellers & The Hollywood Party , gli Steeplejack , tanto per citarne alcuni) , esempio di una vera e propria 'Italian way to Psychedelia' , citati addirittura nella 'Bibbia' del Rock nazionale (mi riferisco all'Enciclopedia del Rock Italiano dell'Arcana) nonostante la 'stringata' discografia , purtroppo mai troppo celebrati nemmeno postumi (l'intero 'movimento' non ha mai goduto di eccessiva 'risonanza' , dovuto a mio parere in gran parte alla fitta nebbia critica , calata su quel periodo musicale) e caduti ingiustamente nel limbo dei ricordi .
Ho trovato giusto ricordarli , nella speranza che qualcuno si proponga nel ristampare (magari anche con brani inediti) le loro produzioni , coloratissime ed oscure allo stesso tempo , in modo da rinverdirne i loro allora giovanili e psichedelici fasti .
Ascoltateli ... and Enjoy the Trip ...
Ottime Mele ed Arance Psicoattive.
"... What a funny thing to do 'cause I'm feeling very pink ..."
Avevo il loro primo lp, "Four Wizards In Your Tea": praticamente inascoltabile, complice una "produzione artistica" che aveva rovinato completamente le canzoni, con scelte di missaggio tra il dilettantesco e il ridicolo.
RispondiEliminaMein freund Allelimo
RispondiEliminaho notato una certa 'acidità' nel tuo giudizio , apparentemente appropriata visto il post 'pseudolisergico' , forse perchè non sono musicista o produttore , ma non concordo .
L'album in questione è anche in mio possesso ed ascoltandolo oggi , a molti anni di distanza , non lo trovo così orribilmente registrato , certo immagino che questi (allora) ragazzotti non siano andati a provare negli studi di Abbey road , il capitale economico disponibile credo non fosse molto , ma ho avuto modo di sentire altri celebrati album 'Underground' registrati veramente da 'amatori' , sia esteri che nazionali (alcuni esempi : il primo Lp dei grandiosi Morlocks , "Freak out" dei The Morticians ed , a malincuore , il disco di debutto dei miei adoratissimi Avvoltoi , con il fustino del Dixan al posto della batteria ...), per non citare le produzioni Punk ed Hardcore (i dischi dei Crass o dei Rudimentary Peni dovrebbero , secondo la logica del 'Mixing' e sempre sapessero di che si tratta , esseri inceneriti subito ...) .
Sono invece del parere che nel circuito Indie certi aspetti siano indubbiamente importanti , ma si debba , in quanto audiofili a 480°, essere 'magnanimi' ed apprezzare l'operazione nella sua 'complessità' , con tentativi che a volte riescono , ma più spesso falliscono miseramente .
Accidenti , mi sono innervosito , mi prendo un bel lorazepam e mi sento Mauthausen Orchestra ... e che vada al Diavolo il missaggio ...
Aspetto Tuoi nuovi commenti .
Viele Grüsse !!
Probabile ristampa nel 2011... un cd doppio con i due album, il singolo, due pezzi apparsi solo su compilation, qualche outtake, un paio di versioni demo e, forse, qualcosa dal vivo.
RispondiEliminaForse sarò di parte, ma di tutti i dischi "neo sixties" italiani quelli dei Magic Potion mi sembrano tra i migliori, per quanto riguarda la qualità di registrazione... non sono mai stato soddisfattissimo del pressaggio del vinile, specie del primo lp, ma nel complesso direi che ci si può stare.
Grazie dei bei ricordi! (Federico Guglielmi)
Gentilissimo Federico , mi ritengo onoratissimo della Tua partecipazione al blog , sono io che Ti ringrazio , auspicandomi che l'operazione vada in porto riguardo la sopracitata ristampa .
RispondiEliminaIn ogni caso , nuovamente grazie per il precedente ed il futuro lavoro svolto .
Acidità? Perchè penso che il disco sia stato prodotto e mixato male?
RispondiEliminaNon capisco il collegamento.
Come non capisco cosa c'entri il fatto che esistano dischi registrati anche peggio di questo. Rimane un disco che avrebbe potuto essere migliore se ben mixato e ben prodotto.
Quello che ascoltandolo mi aveva dato all'epoca molto fastidio erano le scelte dilettantesche, che nessun professionista avrebbe mai fatto, in un mal riuscito tentativo di suonare "professionale".
Poi oh, sono ricordi di sensazioni avute quasi trent'anni fa, se preferisci la prossima volta lascio il solito commento del tipo "ah che bello, che bei ricordi, come eravamo più giovani, come eravamo tutti più bravi e belli"... :)