mercoledì 28 aprile 2010

BLACK ROSE - Eterea Promessa

Altro post 'Indie' .

Sul finire dei 'generosi' anni 80 , un'altra formazione Italiana (provenivano dalla Lombardia , Brescia per la precisione) si fece notare in ambito underground ,
proponendo un sound classicheggiante e delicatamente Dark Wave , tale da essere 'ingabbiato' nel genere delle 'Voci Celestiali' (Heavenly Voices o Ethereal) grazie alle riviste musicali nostrane ed estere .
I BLACK ROSE erano un duo , costituito da Erri Longhin (alle tastiere e vari strumenti) e Mara Bressi (poetessa e 'voce celestiale' appunto) , dopo una cassetta autoprodotta dal titolo "Encounters" (Dark Wave di buona fattura , contente otto brani , tra cui la cover di "New Dawn Fades" dei Joy Division , un demotape del 1986 , veramente raro da trovare) il loro esordio discografico è datato settembre 1989 , con l'album "Silent Tears" , uscito in bellissimo vinile trasparente per l'etichetta Mantra Records (una piccola Indie-Label di Roma che ebbe breve vita , ma permise ad altri Artisti tra cui gli Allison Run , i Marbre Noir , i Limbo , di dare alle stampe alcune loro produzioni) .
Il disco è estremamente ricco di atmosferiche e plumbee sonorità elettroniche (merito di Erri) unite alla classicità del pianoforte che può ricordare a tratti le "Gymnopedies" ed i "Nocturnes" di Satie , ad esempio nei brani "Memories" e "Confession" , con la voce angelica e misteriosa allo stesso tempo di Mara , il cui intimo cantato emoziona e commuove sin dal primo ascolto . All'interno del longplaying , fu inserito un libretto contenente poesie in Italiano (mentre i brani sono cantati tutti in Inglese) , immagino scritte dalla stessa Mara Bressi , con una finale citazione di Herman Hesse .
Questa prima prova discografica ebbe un discreto risalto , con ottime recensioni da parte della stampa musicale di settore , che lì accostò , non a caso , ad alcune produzioni dell'etichetta britannica 4AD (come i primi Cocteau Twins , ma senza il chitarrismo atipico di Guthrie) , i Dead Can Dance (privati dell'aspetto 'medievale') , i Cindytalk per il loro cupo 'mood' , fino alle eteree sonorità , sempre di stampo Dark , d'oltreoceano come i Black Tape For A Blue Girl , elegante 'creatura' di Sam Rosenthal , ancora oggi attivo .
Dopo due anni , il 'melanconico' duo produce il secondo album "The Room inside" , grazie alla Contempo di Firenze , con cui hanno firmato , arricchendone la prestigiosa scuderia . L'album ricalca l'opera precedente per quanto riguarda le sonorità , con la 'prestigiosa' collaborazione di Gordon Sharp , leader dei sopracitati Cindytalk , gloriosa formazione albionica , 'ferratissima' in materia di elettronica oscura , di cui i nostri coverizzano due brani , "Touched" e "Circle of shit" , con lo stesso Sharp (colpito dal lavoro precedente dei Black Rose) in supporto di Mara Bressi .
Un lavoro di ottima fattura , un buio soundscape che avvolge ed inquieta , ancora una volta apprezzato dalla stampa e pubblico , sebbene in aumento , ma pur sempre 'di nicchia' . All'album , sempre nel '91 , segue un Ep di quattro pezzi (sempre per la Contempo) dal titolo "Twilight" , che vede la partecipazione al violoncello di David Ragonesi dei Pankow , compari di etichetta .
Dopo la ristampa (1992) di "Silent Tears" , e la partecipazione avvenuta l'anno prima alla compilation "Contemporary '91" (vinile pubblicato in merito all'evento live svoltosi a Firenze nl''estate '91, che celebrava allora l'etichetta Contempo , insieme a Lassigue Bendthaus , i Pankow ed i blasonati ed allora redivivi Clock DVA , 'accalappiati' dalla Label Fiorentina , futuro e triste presagio sia per la band di Sheffield che per l'etichetta , 'defunte' entrambi ...) , i Black Rose pubblicano sempre nel '92 , "Waves" , un maxi singolo cd di tre brani , che mantiene invariato il loro sound style , così come il successivo ed ultimo lavoro 'griffato' Contempo , l'album dal titolo "Beyond the wall of sleep" , uscito nel 1993 , contenente anche i brani del maxi singolo precedente , un'altra ottima produzione a cui probabilmente la label non dà troppo risalto nè troppo battage pubblicitario , incrinando in modo definitivo probabilmente il rapporto con il duo Bresciano .
All'interno del cd sono comunque presenti splendidi brani , tra cui "Oh dolci dolenti canti" , "The little snowflake lullaby" e "Liebe" , la già edita "The Fear" presente anche in "Waves" .
La loro carriera discografica vede come ultima produzione il cd "Into the glass house" del 1995 , edito dalla teutonica e gotica etichetta Hyperium Records , un lavoro elettronico in cui risalta l'uso piu determinato di chitarra ed accordion da parte di Erri Longhin , pur restando inalterata la loro attitudine 'Classico moderna' .
Da segnalare una partecipazione dei Black Rose all'interno di una gran bella compilation dal titolo "The Mask" (1999 Ramses rec.) , che li vede partecipi con il brano "Wind" insieme ad altri Artisti del panorama Industrial/NeoFolk Europeo (Young Gods , In My Rosary , Collection D'Arnell-Andrea ed i gloriosi Einstürzende Neubauten) .
Da lungo tempo ormai , il progetto BLACK ROSE ha cessato di dare segni di vita , discograficamente parlando , ho così pensato di dar loro tributo all'interno di questo blog , invitandoVi cari seguaci e semplici curiosi nel cercare la loro splendida produzione , il cui enigmatico suono , carismatico e ricco di 'sintomatico mistero' (per dirla con Franco Battiato ...) , può dare un tocco 'ambient' d'eleganza et malinconia durante quelle giornate piovose che rimangono prima dell'estate , a patto di non essere eccessivamente depressi .
In religioso silenzio , ascoltatevi dunque questa 'vinilica prece' e ... siate timorati !!

Silenti Lacrime Dissolte .


"... we share our tears trying to run from fears ..."

mercoledì 21 aprile 2010

NEW DADA - Perfetto Beatnik Style

Altro 'Flashback' a ritroso nel tempo .

I Milanesi NEW DADA sono stati un fenomenale gruppo 'Bit' Italiano attivo a metà degli anni '60.
Formatosi duranti gli studi superiori di Ragioneria a Milano , il gruppo aveva una formazione iniziale costituita da Maurizio Arcieri (Leader e Voce solista) , 'René' Vignocchi (chitarra) , Franco Jadanza (altra chitarra) , 'Ferry' Sansoni (alle tastiere) , Giorgio Fazzini (al basso) e Riki Rebaioli (alla batteria) , tutti con la sfrenata passione per il Rock'n'Roll , il Beat ed il Garage di matrice anglosassone .
Giovani ragazzi senza esperienza musicale (solo Ferruccio 'Ferry' Sansoni ha avuto una piccola esperienza musicale con il gruppo dei Dandies nel 1962) , ma con una grinta ed una tecnica musicale da vendere ed energie da spaccare il mondo intero .
I New Dada iniziarono a crearsi un repertorio , composto per lo più da cover di brani stranieri , dopo aver trovato il nome , ispirato al movimento artistico dei primi del '900 fondato da Tristan Tzara , il Dadaismo appunto , si esibirono nei principali locali del capoluogo meneghino , tra cui il Gallery Club , dove vengono notati dall'impresario e talent scout di origine polacca , ma Milanese d'adozione , Leo Watcher , che li fa scritturare dalla Bluebell .
La casa discografica pubblica il loro primo 45 giri (1965) , di scarso successo , "Ciò che fai" (cover di "When you walk in the room" di Jackie De Shannon , una cantautrice Folk americana) .
Dopo questo singolo , Riki Rebaioli lascia il gruppo per entrare nei Nuovi Angeli (poi nel 1969 nei De De Lind) , viene così sostituito da Gianfranco 'Pupo' Longo , conosciuto da Ferry in quanto ex batterista dei Dandies .
Con questa nuova formazione incidono "La tua voce" (sempre il 1965) , in breve tempo vincono il Festival dei Complessi Beat di Rieti e soprattutto hanno l'opportunità , l'onore e gloria di suonare come gruppo 'spalla' nella storica ed unica tournée Italiana dei Beatles , organizzata dallo stesso Watcher (insieme a Fausto Leali , Angela e Peppino Di Capri) , diventando conosciutissimi e consacrandoli come gruppo Beat per eccellenza .
I New Dada mostrano , oltre alla bravura come musicisti , una particolare e curata attenzione al look , presentandosi ai concerti sempre ben vestiti , come veri e propri 'dandy' (il batterista suona con i guanti bianchi) , in contrasto al tipo di musica suonata che però li rende ancor più originali .
Maurizio Arcieri , il bellissimo cantante , verrà da allora idolatrato da molte ragazzine di quel periodo , anche negli anni seguenti .
I 45 giri successivi hanno molto successo , con "Non dirne più" si classificano al terzo posto del Cantagiro del 1966 (dopo Equipe 84 e The Rokes) , permettendo loro di presenziare in programmi televisivi di prima serata , come la storica trasmissione 'Studio Uno' , ed esibendosi anche al mitico Piper di Roma , vera tappa d'obbligo per ogni 'Bit' che si rispetti .
Il successo riscontrato dalle vendite , autorizza la Bluebell a far loro incidere un 33 giri (resterà il loro unico album) , intitolato "I'll go crazy", che racchiude alcune canzoni già pubblicate su 45 giri e alcuni inediti , tra cui "15° frustata", un trascinante brano in stile Garage .
All'inizio del 1967 viene pubblicato l'ultimo 45 giri , la cover di "Lady Jane" dei Rolling Stones , altro successo di vendite .
Nonostante ciò , sembra dopo un litigio , il gruppo improvvisamente si divide , procedendo addirittura per le vie legali : Maurizio , con Fazzini e Longo , mantiene il possesso legale del nome , chiamando a suonare il bassista Giandomenico Crescentini , il chitarrista Gilberto Ziglioli e il tastierista Roberto Rossetto , così dopo poche settimane il singolo "Lady Jane" esce nuovamente con un nuovo retro brano , non più a nome del gruppo ma attribuito al solo Maurizio (preceduto da un altro 45 giri del cantante ormai direzionato verso la carriera solista) , determinando in pratica la fine del gruppo .
Maurizio Arcieri , ormai solista , firma un contratto con la Joker , ottenendo l'anno successivo un grandissimo successo con "Cinque minuti e poi..." (1968) , con cui partecipò al Disco per L’Estate .
La canzone non vinse ma risultò essere uno dei più grandi hit dell’anno .
Arcieri continuerà ad 'ammaliare' le fans e sperimentare i territori musicali , così alla fine degli anni '70 , dal Punk alla Wave insieme alla moglie Christina Moser con cui fonda i Chrisma (poi Krisma) , formazione 'familiare' che ho già celebrato in un post precedente .
Il bassista di Maurizio , Crescentini , diventerà nei mesi successivi il protagonista dell'avventura Psichedelica del gruppo Le Stelle di Mario Schifano , mentre il chitarrista Ziglioli si farà apprezzare notevolmente come session man , suonando anche con Fabrizio De André (nel disco "Rimini" del '78) e con Enzo Jannacci in alcune tournée , il batterista Longo entrerà a far parte del gruppo I Ragazzi della via Gluck , support band di Adriano Celentano dal '66 al '70 .
Gli altri tre New Dada , membri della formazione originale , Ferruccio , Franco e Renato , non potendo usare il nome del gruppo , adottano quello (decisamente di scarsa fantasia) di Ferry, Franco, René, Danny e Gaby (inserendo il batterista Gaby Lizmi, proveniente dal Patrick Samson Set e Danny Besquet , ex bassista de I Profeti) , incidendo due 45 giri per la CBS (di cui il secondo contiene una canzone scritta da Roberto Vecchioni , dal titolo "Se te lo raccontassi" del '67) riuscendo inoltre nella titanica impresa di essere il gruppo di spalla alla tournée dei Rolling Stones (aprile 1967) , suonando così , nel giro di due anni , con i due gruppi più importanti della storia della musica internazionale (vero e proprio primato non c'è che dire !!)
Da notare , la loro presenza come support band anche per un altro 'gruppetto' , Eric Burdon & The Animals , durante il loro tour italiano (per dirla con 'il Principe della Risata' , "... Alla faccia del bicarbonato di sodio ...") .
Nonostante questa intensa e prestigiosa attività 'on stage' (mi riferisco a Ferry, Franco , René , Danny e Gaby) , anche loro si dividono .
Franco Jadanza , ex chitarra dei New Dada , inciderà alcuni 45 giri come solista usando lo pseudonimo Luca D'Ammonio (ottenendo un discreto successo nel 1977 con il brano "Ragazzina") , formando poi il gruppo di Rock Progressive dei Dragon , con cui incide un album nel 1981 , prodotto dall'etichetta di sua proprietà Hit Promotion , mentre l'altra storica chitarra dei New Dada , René Vignocchi aveva costituito una cover band , la Shadows Revival Band , è purtroppo dipartito molti anni dopo , nel febbraio 2000 .
I New Dada , nonostante una carriera tutto sommato brevissima , furono senza ombra di dubbio il complesso più particolare dell’intera scena Beat Italiana , tra i più apprezzati e celebrati , personalmente tra i miei favoriti di quel periodo , 'infattamente' e 'quantunquemente' non potevano non essere ricordati anche in questo mio umile blog .

Dandy ma non troppo .


"... batti i pugni , non lasciarti andar ..."

venerdì 16 aprile 2010

C U D U' - Limpide Astrazioni Sonore

Dal meraviglioso ed infinito cosmo della Musica Indipendente Italiana , eccoVi una nuova proposta audiofila .

I CUDU' provenivano dalle vicinanze di Firenze , una band che definirei 'Art Rock' che ebbe una breve ed intensa carriera discografica , purtroppo mai troppo 'omaggiata' e mai portata alla ribalta delle cronache musicali quanto avrebbe meritato , una formazione aperta che aveva in Paolo Lotti , polistrumentista Toscano proveniente da una lunga militanza nel campo della musica Jazz ed Avantgarde , il cardine fondatore del progetto , che provò a riunire alcuni musicisti per dar vita ad una band di musica , come dire , 'intelligente' , capace di raccogliere i contributi di varie esperienze sonore .
Con Paolo Lotti , da subito c'è Pierfranco Maturo , altro ottimo musicista dell'area Fiorentina .
Saranno proprio loro due , i fondatori del primo nucleo dei Cudù fra il 1985 e l'86 .
Viene inizialmente costituito un quintetto con Ignazio De Stena (ex Esprit Nouveau) alla voce , Pierfranco Maturo alle tastiere e sintetizzatori , Walter Scarnicci (ex I Refuse It) alla batteria , Paolo Lotti chitarre , sax , flauto traverso e Luca Mazzantini (ex Alpha Centauri) al basso .
Nel periodo estivo del 1986 entra nel gruppo Andrea Bini (tromba e trombone) , esce così il miniLp dal titolo "Neck" , rappresentando dunque la prima creazione discografica , l'inizio del rapporto con l'etichetta indipendente Materiali Sonori , che risulterà determinante .
Un disco dalle influenze Wave e No Wave e dagli accenti P-Funk , con riferimento a band inglesi ed americane in quel periodo loro coeve , quali A Certain Ratio , Rip Rig & Panic ed i Contortions , con brani a tratti schizoidi come l'omonima "Neck" o "Bring help to me" oppure virati verso l'intimità noir e Blues dei Bad Seeds di Caveiana memoria come nei tratti iniziali di "Baby snakes" .
L'anno successivo il gruppo si ridimensiona , da sestetto diventa un trio , rimangono così Paolo Lotti , Luca Mazzantini ed Andrea Bini .
Con questa formazione i Cudù suonano dal vivo in varie occasioni , ma soprattutto progettano e realizzano il secondo lavoro discografico .
Nel 1988 esce allora , sempre sotto l'egida Ma.So , l'album "Delivery" .
Apprezzato dalle principali riviste di Musica indie (come del resto il loro primo lavoro d'esordio) , l'album è rivolto a sonorità più eteree , un Jazz ambientale , dove si sentono con più risalto le tastiere (presente e partecipe come musicista anche Giampiero Bigazzi , 'patron' e produttore insieme al fratello Giancarlo della Materiali Sonori) , avvicinandoli per certi aspetti ad alcune songs dei Tuxedomoon , brani come "España" , "No Result" , "Apocalypse Blues" , oppure la bellissima cover di "Sweet Jane" dei Velvet , risaltano e rendono profonda l'atmosfera dell'intero disco .
I Cudù partecipano nello stesso anno ad 'Arezzo Wave' , avvenuta nell'aprile del 1988 , insieme ad altre importanti formazioni underground nazionali , quali Diaframma , CCCP , i Boohoos , i No Fun , sicuramente una delle migliori 'annate' per quella importante manifestazione , oggi in pesante declino .
Il successivo disco , dall'esplicito titolo "Vivo" , anno 1989 che segna la 'dipartita' musicale dai Cudù di Andrea Bini e quindi la riduzione a duo , affiancati da Gianc'Arlo' Bigazzi , Gianni Sangalli e Stefano Saletti (fondatore dei bravissimi Novalia) , un album 'on stage' , dove spiccano le cover di "Biko" e "Purple Haze" , un lavoro dal piglio maggiormente 'Rock' nel suo complesso .
Questo , tutto sommato , è un disco che forse poco appartiene alla 'mentalità' dei Cudù , ma ciò nonostante possiamo trovare anche brani che li caratterizzano , come "Prague Glance" (scritto e composto insieme ad Andrea Bini , autore del testo) e la versione di "No Result" .
Nel 1990 per il progetto Cudù (cioè Lotti e Mazzantini) è la volta di "Waterplay" , importante collaborazione con Steven Brown e Luc Van Lieshout (entrambe colonne portanti dei Tuxedomoon , anche loro nome di punta della Materiali Sonori , ormai da dichiarare Toscani a tutti gli effetti) e Christian Burchard (percussionista e fondatore dei 'krauti' Embryo) , un album dal sound elegante e raffinato , 'jazztronico' , tra i cui brani si elevano "Debussy Sur La Mer Avec Arpège" , " Sonata Per Gabbiano" e l'eterea "Loneliness Island" , un disco prodotto ancora una volta da Arlo Bigazzi .
Questo fino ad oggi , resta l'ultima produzione dei Cudù .
Nel 1997 Paolo Lotti è purtroppo deceduto , lasciando un vuoto incommensurabile anche nel panorama musicale Italiano .
Musica 'Intelligente' , dal non facile ascolto , che però dimostra quanto una ricercata attenzione per il suono si trasformi in eccellente risultato , una elegante ed alchemica miscela quale è stata la rarefatta progettualità chiamata C U D U' .
Con la speranza di un loro prossimo ritorno discografico , Vi invito ad un rilassato ascolto (... dal vinil rippato) .

Il Lato Luminoso della Luna .


"... And anyone who ever played a part ..." by Lou Reed

domenica 11 aprile 2010

ART FLEURY - La Forza del Pensiero

Con un salto nel tempo torniamo ai 'plastici' anni '80 .

Provenienti dalla Lombardia (Brescia per la precisione , almeno credo) gli ART FLEURY sono stati una importante formazione 'Rock' Italiana , che nonostante la breve carriera ed una scarna produzione discografica , deve essere assolutamente ricordata e non poteva certo mancare nel mio blog .
Intorno alla metà degli anni '70 tre spavaldi 'avanguardisti' del suono , Augusto Ferrari (alle tastiere) , Maurizio Tomasoni (ai fiati) e Giangi Frugoni (basso , chitarre e clarinetto) fondano il progetto AMG (dalle iniziali dei loro nomi) , un gruppo di sperimentazione sonora .
Nonostante fossero giovanissimi , ebbero la possibilità di suonare prima degli Area al Festival del Parco Lambro del 1976 e poi di aprire alcuni concerti degli Henry Cow in Italia .
Dopo diverse performance dal vivo (non conosco produzione discografica a loro carico) , il progetto AMG muta diventando Art Fleury (siamo nel1977) ed entra nella cooperativa 'L’Orchestra' collegandosi a 'Rock in Opposition' per l’organizzazione dei concerti in Europa .
Il primo album , dal titolo “I luoghi del potere” (1980 etichetta Italian Records) , è un disco interamente strumentale , un 'concept album' nato come colonna sonora di un film immaginario , che suscitò molto interesse nella critica musicale di allora (nella stampa originale del longplaying , in vinile bianco , era stata inserita al suo interno una piccola striscia di pellicola cinematografica) .
Dopo questa esperienza , gli Art Fleury passano musicalmente attraverso stili differenti , attratti principalmente dal vento Wave in arrivo dalla 'perfida Albione' e da quelle sonorità 'cosmiche' (il fantastico KrautRock) di matrice tedesca in primis , ampliando inoltre l’organico della formazione , così che nel 1980 entrano nel gruppo Matteo Borghesi e Furio Ciulini .
Nel 1980 esce , sempre per Italian Records , il 45 giri dal titolo provocatorio , "L'Overdose" , dalla 'prorompente' front cover e dai marcati timbri elettronici .
Terminata la breve collaborazione con Betty Vittori , cantante del gruppo diventa Francesca Albini con la quale nel 1981 viene registrato “Radio Memorie” , un concept edito in due separati dischi , usciti questa volta per la No Sense Rec. , con i titoli “The last album” e “Hard fashion girls” (da cui viene tratto il singolo "Uk is dead") , due ottimi lavori , dal piglio Wave 'krautizzata' , con l'utilizzo , quasi totale , dell'idioma inglese per quanto riguarda la voce cantata .
Come da tradizione del gruppo Art Fleury si avvale di numerose collaborazioni con musicisti di varia estrazione , nel 1982 al gruppo si unisce Luciano Lucchini e viene registrato “New Performer” per Suono Records , anticipato dal singolo omonimo , sarà anche l'ultimo album targato Art Fleury ad oggi , cantato tutto in inglese .
L'album incontra il favore anche della critica internazionale e vide confermarsi la partecipazione di Robert Vogel , collaboratore e produttore di Fred Frith , Tom Cora ed altri appartenenti all'area Jazz Avant .
Nel 1984 esce “Five'O Five” , un dodici pollici per la CGD firmato con il nome di Ay Ken , marcatamente Synth-Pop .
Nel corso del 1985 il gruppo sospende l’attività che viene però continuata da alcuni membri inseriti in altre neonate formazioni .
Nell’aprile 2007 , la formazione Lombarda torna sul palco in una reunion che si avvale della collaborazione di alcuni nuovi giovani musicisti e nel maggio 2007 esce la ristampa de “I luoghi del potere” per Die Schachtel .
Pur avendo esordito discograficamente in piena era New Wave , gli Art Fleury dovrebbero essere considerati forse più correttamente vicini ad alcuni gruppi dell'Avanguardia del periodo Progressive '70 , che a qualsiasi altra cosa realizzata in Italia intorno al 1980 .
Un gruppo , un progetto Italiano formidabile , secondo me , pienamente da rivalutare .
Vi propongo allora un attento utilizzo audiofilo di questo 'ripping' vinilitico , spero non troppo usurato .

Nuova Alba Svanita .


"... ballerai per me questa sera , per l'ultima volta ..."

martedì 6 aprile 2010

CLAUDIO LIPPI - One Man Show

Inauguro il mese di aprile con un altro post dedicato ai meravigliosi e 'ricchi' anni 60 .

Il Milanese CLAUDIO LIPPI è stato un valente Cantante melodico nazionale poi passato al mondo dello spettacolo come conduttore tv , diventando un simpaticissimo personaggio , apprezzato dal pubblico , ma oggi spesso ingiustamente 'discriminato' e tenuto 'in panchina' , forse perchè troppo ben educato e schivo nei confronti della 'monnezza' urlante e rissosa presente e padrona nell'odierna televisione Italiana , pubblica e privata che sia .
Tornando al Lippi cantante , iniziò la carriera nei primi anni '60 , come solista prima e poi col gruppo I Crociati .
In questo periodo incide per la Bluebell alcuni 45 giri , tra cui "Cosa importa" , "Per ognuno c'è qualcuno" , "La ragazza che mi va" , per citarne alcuni (nel mercato collezionistico del vinile sono piuttosto quotati e costosi) .
La sua discografia inizia nel 1964 e termina (non sono sicuro) nel 1979 , comprende canzoni melodiche , alcune dai tratti 'intimi e disperati' altre invece allegre e 'ballerine' fino alle sigle per trasmissioni tv e cartoni animati .
Claudio Lippi ha partecipato a tournée teatrali con Memo Remigi e compare in alcune prime ospitate televisive in programmi di Mike Bongiorno (nel 1963 in 'La fiera dei sogni') e Pippo Baudo ('Settevoci') , sempre in veste di cantante o di ospite brillante . Poi partecipa come concorrente a Un disco per l'estate 1968 .
Durante una breve avventura imprenditoriale , con la creazione dell'etichetta discografica Disco Azzurro insieme al fratello Franco Lippi , fonda il gruppo musicale La Pattuglia Azzurra , di cui fa parte anche Massimo Boldi .
Nel 1972 approda alla radiofonia , conducendo alcune trasmissioni per la RAI , tra cui 'Mille e una luce' , nel 1974 effettua il passaggio alla televisione conducendo prima programmi per ragazzi ('Aria aperta' e 'Giocagiò') , poi i varietà 'Tanto piacere' e 'Rivediamoli insieme' .
Nel 1975 lavora come doppiatore alla serie televisiva di animazione 'I Barbapapà' , dando la voce a tutti i personaggi maschili e con Roberto Vecchioni e Orietta Berti canta anche la celebre sigla di apertura "Ecco arrivare i Barbapapà" .
Nel 1978 lavora per TeleMilano, la futura Canale 5 .
Nel 1980 la RAI trasmette il primo quiz in fascia preserale dal titolo 'Sette e mezzo' , quiz condotto da Raimondo Vianello , mentre la seconda parte del programma vede come conduttore proprio Claudio Lippi , che ha così l'occasione di riproporsi al grande pubblico.
Nel 1984 lascia ufficialmente la RAI per passare a Mediaset , per cui realizza il quiz 'Tuttinfamiglia' .
Negli anni tra il 1988 e il 1990 fa brevi ritorni in RAI per condurre 'Giochi senza frontiere' , ma nell'ottobre del 1990 , con l'abbandono di Corrado , viene scelto per presentare il quiz del mezzogiorno di Canale 5 , 'Il pranzo è servito' .
Già nel 1985 Lippi era stato chiamato da Corrado per una breve sostituzione a 'Buona Domenica' .
Dopo un periodo di crisi personale e la rottura con i vertici Mediaset, lavora per Telemontecarlo .
Nel 1996 si propone quasi casualmente per il ruolo di conduttore di 'Mai dire gol' , programma di punta di Italia 1 , per la defezione di Teo Teocoli , rimane al programma per diversi anni con buon successo .
Nel 1998 effettua una comparsata in 'Paparazzi' , film di Natale della coppia Massimo Boldi & Christian De Sica , per la regia di Neri Parenti e nello stesso anno conduce per un breve periodo 'Striscia la notizia' .
In seguito , partecipa alla 'Buona Domenica' di Maurizio Costanzo e di Lorella Cuccarini , nel 2002 invece è impegnato con 'La sai l'ultima?' , show di prima serata insieme a Natalia Estrada , programma a cui entrambi torneranno nel 2004.
Nel 2003 , durante una crisi con Mediaset , ritorna su Rai 2 , dove conduce 'Eureka' e partecipa a 'Domenica in' , lo storico programma concorrente di 'Buona Domenica' , ma la collaborazione sarà tuttavia breve e Lippi tornerà alla tv commerciale .
Nel 2006 tornato a 'Buona Domenica' annuncia clamorosamente di lasciare la trasmissione , dopo sole cinque puntate , per divergenze con gli autori , motivando di non condividere il nuovo corso del programma , troppo dedito alla volgarità e al trash , un gesto sicuramente 'eroico' e dignitoso per la sua carriera di uomo di spettacolo .
Dopo il periodo di inattività televisiva , dal marzo 2009 , presenzia 'Dahlia in campo' su Dahlia TV .
Una carriera musicale relativamente breve (dal 1964 al 1979) , che certo non gli ha dato molte soddisfazioni per quanto riguarda successi e vendite , ma che secondo me andrebbe rivalutata , se non altro per l'artista Lippi in generale , timido ed introverso come cantante , divenuto poi simpatico , bravo e sincero personaggio televisivo .
Viva Claudio Lippi e ... Buon ascolto !

Raffinata Simpatia .
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"... per ognuno c'è qualcuno sempre ..."