sabato 31 dicembre 2011

mercoledì 28 dicembre 2011

RENZO ARBORE - Geniale Ironia


Autentica espressione di 'Genialità Italiana' .

Nasce in Puglia nel 1937 , più precisamente a Foggia , Lorenzo Giovanni Arbore in arte RENZO ARBORE , uno tra i personaggi più popolari ed amati nella nostra penisola , che ormai da molti anni imperversa e porta alta la bandiera in tutto il globo terracqueo .
Cantautore, showman, conduttore radiofonico, personaggio televisivo, attore, sceneggiatore e regista , Arbore è un vero e proprio 'patrimonio nazionale' .
Con modi semplici , ma sottili , ironici ed autoironici , con le sue bizzarre trovate musicali e non , rappresenta ormai da tempo immemore l'Italianità , fatta di molti pregi e molti difetti .
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza , appassionato di Jazz , inizia giovanissimo a distinguersi come clarinettista , al seguito di una Jazzband Foggiana (i Parker's Boys) , poi si trasferisce presto a Napoli dove frequenta il quartiere americano e viene scritturato dal Club Uso (United States Organization) di Calata San Marco per suonare ogni sera davanti ai militari della Nato .
Poi A Roma, dove mostra subito il suo vero talento e non si fermerà più .
Nel corso degli anni , prima nei '70s con memorabili trasmissioni radiofoniche (spesso assecondato dal grande Gianni Boncompagni) come Bandiera Gialla , Alto gradimento e Radio anche Noi .
Seguiranno programmi tv come Speciale per voi , una sorta di processo ai cantanti in voga alla fine degli anni '60s (un processo sui generis , al Festival di Sanremo , lo realizza nel 1990) e L'Altra Domenica , il suo primo vero successo .
È in quest'occasione che per la prima volta il pubblico entra in diretta comunicazione con la televisione .
Con il giovane critico cinematografico Roberto Benigni , il cugino americano Andy Luotto , i cartoni animati di Maurizio Nichetti , i collegamenti con Mario Marenco da Roma ed Isabella Rossellini da New York .
La lunga serie nel piccolo schermo continua successivamente con Tagli, ritagli e frattaglie (1980) e Cari amici vicini e lontani (1984) .
Il boom di Arbore è dietro l'angolo .
Arriva con Quelli della Notte , appuntamento notturno , divenuto 'cult' , con un gruppo di comici es intellettuali davvero 'ispirati' .
Il risultato è una notte d'evasione e di caciara , volutamente cialtrona : con Riccardo Pazzaglia , il filosofo partenopeo, Massimo Catalano , l'intellettuale viveur ,
Maurizio Ferrini il rappresentante comunista-romagnolo , Simona Marchini che sogna amori appassionanti davanti alle telenovelas , la cuginetta Marisa Laurito in perenne attesa del fidanzato .
Ma soprattutto Andy Luotto travestito da arabo e l'incomprensibile e dadaista Nino Frassica da Frate Antonino .
La trasmissione segna un'epoca e le battute , veri tormentoni , diventano lingua Italiana quotidiana .
Arbore bissa il successo con Indietro Tutta, una parodia della Tv tutta quiz .
Tra i mitici protagonisti , Nino Frassica in versione sgangherato presentatore, le ragazze coccodè e le ballerine brasiliane del Cacao Meravigliao, Robertino (Mario Marenco in versione baby con grembiule) , la sgangherata orchestra diretta da Gianni Mazza .
Arbore ha avuto il merito/demerito di scoprire e lanciare allora nuovi personaggi fra i quali Roberto Benigni, Gegé Telesforo, Franco e Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito, Nino Frassica, le mitiche Sorelle Bandiera , Milly Carlucci, Francesco Paolantoni, Paola Cortellesi (la voce cantante di "Cacao Meravigliao"), Daniele Luttazzi e valorizzarne altri come Michele Mirabella, Luciano De Crescenzo , l'attrice Maria Grazia Cucinotta .
Si dedica anche al cinema e come regista dirige "Il Pap'occhio" (1981) e "F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene ?" (1983) , entrambi censuratissimi , causa le molte e sferzanti battute e le poco velate allusioni politico-religiose, in tempi dove la censura era ancora molto presente .
Ma Renzo Arbore vuol dire anche Musica .
Come musicista pubblica il suo primo album ("Ora o mai più ovvero cantautore da grande") nel gennaio 1981 , cui faranno seguito molte altre uscite , tra cui mi piace ricordare "Quelli della Notte" (1985) , "Discao Meravigliao" (1988) , "Tonight Renzo Swing !" (2002) , sempre accompagnato da gruppi nutriti di bravissimi turnisti/musicisti (La New Pathetic Elastic Orchestra , gli Arborigeni , gli Swing Maniacs) .
Nel 1986 celebra il suo grande amore per il Jazz con il brano "Il clarinetto" con il quale si presenta a Sanremo , piazzandosi al secondo posto .
Nel 1988 porta dal vivo in tv il meglio degli artisti italiani e internazionali nel programma Doc su Raidue .
Dopo aver dato vita all'Orchestra Italiana , amplia formazione che rivisita la tradizione Musicale Napoletana (altra grandissima passione del nostro Arbore) con la quale incide vari dischi con moltissime ed estenuanti tournée in giro per il mondo , ottiene spesso ulteriore successo , come quello trionfale nel 1993 al Radio City Music Hall di New York .
Attualmente , lui Pugliese , è certamente il più popolare 'Ambasciatore' della Musica Napoletana nel mondo .
Già presidente di 'Umbria Jazz' , da molti anni è presidente dell'associazione dei Disc-Jockey italiani e da oltre vent'anni è testimonial della 'Lega del Filo d'Oro' , associazione onlus che assiste persone sordocieche .
Dopo molte onoreficienze , nel 2010 gli è stato attribuito il 'Premio America' dalla Fondazione Italia-USA .
Nel 2011 Renzo Arbore e la sua Orchestra hanno compiuto un lunghissimo tour in giro per l'Italia , per festeggiare 'in primis' i 20 anni insieme e celebrare al tempo stesso i 150 anni dell'Unità d'Italia .
Il gran finale è previsto per il 31 dicembre a Torino , in piazza San Carlo , con un grande concerto dedicato alla Musica Popolare , in compagnia del Coro Alpino Italiano .
Allora , prima del brindisi , Cari Seguaci 'Vicini e Lontani' , gustatevi questo ... 'aperitivo' , carico di ironia e buona Musica .

Archetipo della Modernità .
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"... tu nella vita comandi fino a quando , ci hai stretto in mano il tuo telecomando ..."

sabato 24 dicembre 2011

domenica 18 dicembre 2011

FRANCO CERRI - Il Jazz in Ammollo


Una importante figura della Musica Italiana presente fin dalla fine degli anni '50 e purtroppo ben poco ricordata dalle cronache musicali dell'attuale secolo .

Nasce a Milano , FRANCO CERRI , considerato il chitarrista Italiano più autorevole nel campo del Jazz Tricolore .
Proprio il Jazz grazie alla sua simpatia ed alle sue partecipazioni in Tv (varie trasmissioni Rai specialmente negli anni '60 e '70) , permise di avvicinarsi ad un grande fetta di Italica popolazione , da sempre piuttosto ostile nei confronti di quel suono 'impegnato' e allo studio della chitarra .
Una discografia infinita quella del M°Cerri , sempre molto apprezzato a livello internazionale , ha lavorato infatti al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Pino Presti, Jean Luc Ponty .
È uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell'Enciclopedia Treccani (gli altri due sono Carlo Pes e Lanfranco Malaguti) . Franco Cerri inizia ad imparare a suonare da autodidatta , lavorando nel frattempo come ascensorista presso la Montedison .
Durante la Seconda guerra mondiale si esibisce in spettacoli per i lavoratori nei dopolavoro , insieme con alcune orchestrine , riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecnica.
La sua attività professionale 'svolta' come chitarrista nel 1945 , con l'ingresso nell'orchestra di Gorni Kramer , a cui viene presentato dai componenti del Quartetto Cetra .
Negli anni seguenti ha modo di esibirsi insieme a molti grandi nomi del Jazz , tra i quali , nel 1949 , Django Reinhardt che è stato uno dei musicisti che lo hanno influenzato musicalmente .
Sempre con il gruppo di Kramer ha le prime sessioni di registrazione nei dischi incisi dai Cetra .
Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti , con cui decide di formare un gruppo autonomo , il Franco Cerri Quintet , con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa , continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del Jazz mondiale .
Nel 1954 ha una parentesi nella sua carriera come attore e ballerino , lavorando con Renato Rascel nella commedia musicale 'Tobia, candida spia' .
La Rai lo chiama inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul Jazz per la neonata televisione Italiana (... quando si dice il Servizio Pubblico ...) ed è proprio in queste occasioni che si mette in luce come showman oltre che come musicista , al punto da essere chiamato spesso come ospite in 'Il Musichiere' .
Ha anche avuto un'esperienza come contrabbassista , suonando nel 1959 nel quartetto del clarinettista Aurelio Ciarallo (completato da Sal Martirano al pianoforte e da Gil Cuppini alla batteria) .
Nell'ottobre del 1966 debutta negli USA esibendosi al 'Lincoln Center' di New York , ottenendo notevoli affermazioni anche presso i jazzisti americani .
Come session man e compositore Franco Cerri ha portato avanti , oltre alla sua carriera come jazzista , anche quella di turnista in sala d'incisione , lavorando con molti degli artisti più rappresentativi della Musica Leggera Italiana di quel periodo .
Già nel 1950 suonò con Bruno Martino per poi lavorare tra gli altri con Renato Carosone , Flo Sandon's , Nicola Arigliano , Peter Van Wood e Johnny Dorelli .
Negli anni successivi lavorerà con Mina e Roberto Vecchioni .
Si è dedicato inoltre alla composizione di canzoni , scrivendo tra le tante "Mister Jackson" per il Quartetto Cetra , "Se mi vuoi" e "Stazione Termini" per Bruno Martino , "La riconoscerei tra mille" e "Passavo di qui" per Nicola Arigliano , componendo alcune musiche per spot pubblicitari .
Negli anni '70 si prestò come attore in uno tra gli spot TV più celebri , che pubblicizzava un noto detersivo per il bucato , il Bio Presto , nel quale compariva in piedi , inquadrato a mezzo busto , immerso in una vasca di vetro piena d'acqua fino al collo: ottenne un successo popolare e divenne famoso come "l'uomo in ammollo" .
Tra i vari gruppi jazz da lui guidati in questo periodo è da ricordare il Franco Cerri quartet, in cui suonano anche, tra gli altri , Tullio De Piscopo, Angelo Arienti, Franco Bombino e Giorgio Azzolini .
Nel 1973 rinuncia al vecchio quartetto , costituisce così un nuovo complesso costituito da Nando De Luca al pianoforte , Pino Presti al basso elettrico , Giorgio Baiocco al sax e flauto , tenendo della vecchia formazione solo il batterista Tullio De Piscopo .
Con questi musicisti si esibirà in molte città italiane e sarà al fianco del violinista Jazz Stéphane Grappelli per una serie di concerti al Jazz Power di Milano nel 1973 .
Per la Fratelli Fabbri Editori realizza , in collaborazione con il chitarrista classico Mario Gangi , un corso in sessanta lezioni , che verrà ristampato per quattro edizioni .
Dal 1977 al 1979 è ospite fisso , insieme a Nicola Arigliano , nella trasmissione televisiva di cabaret 'Non stop' .
Forma poi nel 1980 un duo con un altro grande Italiano del Jazz , il pianista Enrico Intra , con il quale realizza numerose incisioni .
Nel 2000 viene colpito da un gravissimo lutto , la perdita del giovane figlio Stefano , anche lui bravissimo e valente chitarrista .
Il jazzista Meneghino non abbandona però la cosiddetta Musica Leggera e nel 2005 al Festival di Sanremo , sale sul palco dell'Ariston per accompagnare l'amico Nicola Arigliano insieme ad Antonello Vannucchi , tastierista dei Marc 4 .
Sempre nel 2005 gli viene conferito il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2009 riceve il premio Honorary Award per la 3ª edizione degli Italian Jazz Awards .
Una discografia sterminata la sua , attraversando tutte le sfumature del Jazz chitarristico , con moltissimi longplayings , dal 1952 fino all'ultimo del 2011 , dal titolo "Bossa with Strings" per Blue Serge .
Artista eclettico , autentico 'muro portante' del Jazz made in Italy , il M°FRANCO CERRI ha condotto generazioni di audiofili fino ad oggi , con tecnica, ironica simpatia e discrezione , attraversando molti lustri con esperienze e ricordi musicali difficilmente ripetibili , destreggiandosi tra la Musica Leggera ed i molti epici nomi tutelari del Jazz nazionale ed internazionale ormai scomparsi .
Decido così di inserirlo doverosamente in questo blog di 'memorabilia' , rivolgendo un sentito invito ai più giovani , nell'interessarsi a questo bravissimo Musicista ed al suo Lavoro .

Sotto Le Stelle del Jazz .

"... Pochi capivano il Jazz ... troppe cravatte sbagliate ..."

giovedì 24 novembre 2011

M G Z - La Parola del Profeta

Un progetto folle e funambolico , una vera Apocalisse sonora dalla difficile classificazione che imperversa da ormai più di vent'anni sulla scena alternativa nazionale .

Provengono dalla Liguria , Savona per esattezza , gli MGZ sono forse il più bizzarro 'ensemble' ad oggi in circolazione , un disegno mutante e mutevole nel corso degli anni , che si avvale oltre di un 'leader' carismatico e di un fedelissimo ed eterogeneo pubblico 'di nicchia' .

Ho scritto un leader carismatico , perchè gli MGZ ruotano sostanzialmente intorno al proprio bizzarro 'Technosciamano' , ovvero Mauro Guazzotti .
Il Guazzotti in questione è sicuramente una personalità eccentrica e geniale nel contesto dell'Underground tricolore .
Nasce infatti grazie ad i suoi 'sforzi' uno dei primissimi gruppi Italiani in area 'Industrial' e mi riferisco ai grandissimi F.A.R. , con i quali il degenerato e futuro 'profeta' mette in circolazione , all'inizio del decennio '80s , alcune cassette e ben tre ottimi album , che invito , con 'viva e vibrante soddisfazione' , nel reperire .
L'evoluzione di Guazzotti è vincolata certamente alle nuove sonorità , la famigerata 'Techno' in primis , che si auscultavano fin dai primi anni '90s .
Nel 1988 ecco spuntare l'opera prima di MGZ , distribuita da Technological Feeling (etichetta dei F.A.R. curata dal Guazzotti stesso) , il mini album dal titolo "Wounded" , prodotto dal carattere 'noise' , che esce in edizione limitata di color rosso a 45 giri , con la inquietatnte copertina che vede sempre il nostro Guazzotti fotografato in una non ben specificata 'posizione' .
Andati definitivamente perduti il clangore 'Industrial' dei F.A.R. e quella 'seriosità' talvolta troppo opprimente intorno a quel circuito , MGZ entra nel vivo del proprio nuovo e mefistofelico progetto .
Dopo la pubblicazione di alcuni Eps , nel 1995 esce l'album "Cambio Vita" (per la Wide Records) , esplicito fin dal titolo , un agglomerato di sonorità Techno , Metal , Pop demenziale , dai testi ironicamente acidissimi sulla condizione della società attuale , un leit-motiv che porterà avanti sine die senza spostarsi di una virgola .
All'interno del disco sono diversi i brani di rilievo , quali "Muovete le manine" , "Largo ai Giovani" , "Abracadabra" e "Rock malato" , delle vere MGZ Hits .
Proprio un 'Rock malato' quello del 'profeta' Guazzotti , come spesso si definisce , come se Nine Inch Nails 'coverizzasse' Elio e le Storie Tese e viceversa .
Autentiche filastrocche Elettrometal , Reggae 'apocrifo' , tutto 'politically uncorrected' , che MGZ mette in scena nelle vesti di un Ettore Petrolini schizofrenico trasportato nel XXI°secolo oppure di un Giorgio Bracardi sotto chetamina cantante nei Rammstein .
Una sorta di 'Frank Zappa della Riviera Ligure' , con le debite proporzioni , che ama miscelare componenti sonore estremamente instabili , seguito fedelmente da Le Signore (suffisso attualmente abbandonato) altra 'disturbata' accolita di improbabili musicisti , coriste , animatori/trici che affollano il palco durante i concerti , eventi imperdibili per dinamicità musicale , colori e costumi .
Con l'avvento del nuovo secolo , MGZ e Le Signore (Brainzuk all'arrangiamento e Bob Stones alle chitarre) mettono in scena l'atto secondo del profeta , il disco in questione è "Non riesco a starmene Tranquillo" , prodotto tramite Alternative Records esce nel 2002 (anticipato due anni prima dal cd singolo "Karakiri") , contenente dieci brani tra le quali alcune 'perle' come "La Belva del Condominio" , "Fantasmi" e "Stelline" , il tutto prodotto dal bravissimo Madasky .
L'impronta dei Prodigy nei suoni del disco si sente e come , ma personalmente ritengo l'eroico MGZ ben superiore e certo più 'alternativo' , Hardcore Techno e Metal 'Maranza' di ottima fattura con additivo Pop 'anticonformista' e Guazzotti indefesso provocatore demenziale .
Con una discreta attività 'on stage' e come Dj (altra attività del
'Technosciamano') , MGZ se la prende comoda e sforna il successivo lavoro 'appena' dopo sette anni .
Nel 2009 esce sul mercato "Ho visto tempi migliori" , questa volta grazie all'etichetta Green Frog Records , prodotto ancora una volta da Madasky .
Il combo Savonese ('MGZ' Guazzotti alla voce , Brainzuk tastiere e programming , Bob Stones sempre alle chitarre) non si muove di un millimetro e le sonorità , sfornando ben quindici canzoni , dalle sonorità 'fedeli alla linea' , intenti nel replicare un clichè già esplorato ed ormai consolidato .
Dal pianeta di Burulandia , MGZ decide poi di pubblicare l'opera summa et sua ultima uscita , il cd antologia del 2010 (distribuzione Self ed etichetta Biggie Records) , dal titolo "La Bolla (Greatest Hits)" , una ventina di brani in tutto , con alcuni inediti tra cui coinvolgente title track , riassumendo così la carriera discografica del 'profeta alieno' .
Prodotto del Genio bizzarro e creativo , MGZ resta ancora oggi un baluardo senza tempo per ciò che riguarda il circuito Andergraund , solo apparentemente 'disimpegnato' data l'immagine , ma in realtà prodigo di 'pensieri' e slogan scaricati senza timore sull'incolpevole microfono , semplice ed istintiva esegesi di una comunicazione irriverente ma confortante .
Non siate timorosi di sentirlo , non abbiate pregiudizi , siate curiosi e soprattutto ... diffondete il Verbo !!

Infantile Rivelazione (Intra)terrestre
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"... la nostra Religione è solo una Canzone ..."

venerdì 4 novembre 2011

FABIO FABOR - Librerie Musicali

La fantomatica 'Library Music' è un categoria musicale piuttosto bizzarra e difficilmente classificabile , negli ultimi anni 'resuscitata' dal Web e da molti magazines musicali italiani ed internazionali .

Una Musica solo apparentemente 'minore' o 'secondaria' , creata e composta appositamente per molteplici finalità quali video , documentari , jingles e spot , sigle musicali per la tv , per il cinema ed altre ancora .

Tra i tantissimi autori nazionali ed internazionali , nel panorama musicale nostrano sono molti i nomi illustri , in questa 'materia' , uno su tutti , un vero capostipite è stato il Maestro Fabio Borgazzi .

Nato nel 1920 a Milano , Fabio Borgazzi , in arte FABOR , è stato un grande compositore e musicista , riconosciuto come un vero'Lord' sia umanamente che professionalmente , apprezzato e stimato dall'intera 'elite' discografica ed artistica Italiana .
Dal 1941 Borgazzi si era iscritto alla Siae (dove avrà poi ricoperto importanti incarichi) come autore e compositore di opere liriche e sinfoniche , cantate e musica da Camera .
Fabor ha composto oltre 500 canzoni e partecipato per ben otto volte al Festival di Sanremo , tra i suoi interpreti figurano artisti celebri della nostra musica nazionale , dal 1950 in poi , tra cui Nilla Pizzi e la 'rivale Carla Boni , Vanna Scotti , Tony Dallara , Miranda Martino , i 'crooners' Nicola Arigliano e Fred Buscaglione , Flo Sandons , Milva e molti altri nomi celebri .
Compositore attento , ricercatore assiduo , fra i suoi differenti interessi vi era la musica elettronica .
Il Maestro Borgazzi (tra i suoi alias anche Giorgio Fabor) aveva poi sviluppato il filone della musica per film , documentari , la sopracitata 'Library Music' , nonché quello di commentare numerose opere musicali e liriche create anche per il teatro , la radio e la televisione .
Nella infinita e difficilmente databile discografia (tanti 'Libraries' Lp non riportano la data di pubblicazione) , Fabor ha prodotto alcun 'perle' , oggi prezzatissime presso il collezionismo di vinile .
Tra queste consiglio di trovare/acquistare/ascoltare il longplaying dal titolo "Infini" , split album con Armando Sciascia (altro rinomato compositore) del 1972 , "Melos e Psyche" del 1976 (etichetta World Produzioni Discografiche) , il bellissimo "Aquarium" del 1980 , il misterioso e ricercatissimo "Pape Satan" (197...?) , un album molto ricercato e mai ristampato dalle timbriche sintetico 'sataniche' , dal mood 'Currentiano' ed esoterico , una vera rarità in vinile (...'cerca trova'...) .
La musica elettronica , come ho gia scritto sopra , divenne un vero 'pallino' per il nostro Fabor .
Album quali "Abstraction, Suspense Et Mystère" (con l'etichetta francese Sonimage , per cui produsse anche Giuliano Sorgini , altro grande compositore 'Libraio') nel quale vengono affrontate sonorità astratte ed aleatorie , già presenti in "Aleatoric Piano Collages" del 1970 , altro 'ostico' longplaying (edito dalla Vedette) , una solida palude sonora fatta di echi e riverberi , di cui consiglio l'ascolto .
Nell'aprile 2010 , all’Oratorio del Gonfalone a Roma , aveva festeggiato il proprio compleanno e le Edizioni Musicali Minstrel avevano presentato 'Concerto per gli Amici' , una retrospettiva delle musiche di questo emerito compositore Milanese .

Sempre a Roma , il M° Fabio Borgazzi si è spento il 3 agosto 2011 , alla venerabile età di novant'anni .

Poco avvezzo alle Hit Parade e probabilmente misconosciuto ai più , con FABIO FABOR scompare un pezzo dI storia della Musica Italiana , un compositore/musicista che ha sempre mantenuto fede alla sua Arte , rispecchiando la sua creatività eclettica che ha sperimentato nei molti diversi generi (dal teatro al cinema , la musica da camera , elettronica e canzoni) , senza mai assecondare alcuna moda o ideologie imperanti .

Con la speranza che il redivivo interesse per questa 'Library Music' , permetta di ristampare alcune di queste ormai gemme perdute , Vi invito all'ascolto di questo vero e proprio 'Mastro Libraio' .

Nota di Biblioteca .
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"... Sed fugit interea fugit irreparabile tempus ..."

domenica 31 luglio 2011

SANTI LATORA - Mr.Farfisa

Ultimo post per questo Luglio 2011 .

Torniamo con qualcosa di 'leggero' , occupandoci nuovamente di 'Lounge Music' , ovvero tutto ciò che porta relax ed intrattenimento , senza lanciare messaggi o proclami
di sorta , ma vibrando note a più non posso .


Una autentica 'gloria' in questo campo musicale , ma misteriosamente passato inosservato da bloggers e programmi televisivi (tipo il meraviglioso 'Da Da Da' , unica cosa decente che trasmette adesso la Rai ...) , è stato il bravissimo 'organista professionale' SANTI LATORA .
Santi Latora e’ nato a Palermo nel luglio del 1935 (Buon Compleanno Maestro !!) e presso il conservatorio del capoluogo Siciliano si e’ diplomato in violino .
Dal 1955 al 1966 fa parte dei piu’ noti gruppi orchestrali italiani e dal 1960 intraprende una attivita’ con la celebre casa discografica Durium .
Sempre negli anni '60s fonda un suo gruppo musicale con il quale si esibisce nei migliori club Italiani di quel periodo , dal 'Gallery' al 'Bounty' di MIlano , alla 'Cabala' di Roma ; nell’estate del 1967 ha suonato all’ hotel Santa Cristiana a Marcelli di Numana (Ancona) ed e’ stato li che l’allora presidente della Farfisa Paolo Settimio Soprani , avendolo sentito suonare e conosciuto di persona gli propose di entrare a far parte del gruppo Farfisa come consulente musicale e dimostratore .
Nel dicembre del 1967 Santi Latora scioglie il suo gruppo ed entra a far parte della Farfisa .
Da quel momento la sua attivita’ discografica continua utilizzando in sala di incisione solo ed esclusivamente strumenti musicali Farfisa , diventando così il principale portavoce ('portanote' forse è il termine più consono) di quel favoloso organo .
Ottiene grandi successi in tutto il mondo , dalla fiera di Francoforte alla Convention di Chicago ed in innumerevoli tournees concertistiche in Germania , Inghilterra , Canada , Usa ed in Italia , con alcune sue incisioni rimaste per lungo tempo nelle classifiche .
Consulente musicale e dimostratore alla Farfisa dal 1967 al 1979 , Santi Latora può vantare una notevole discografia tra longplayings e singoli 45 giri , tutti o quasi con il marchio della Durium .
Una discografia imponente e ricca di albums strumentali , carica di ritmica e passione , di cui voglio ricordare "Sentimentale" del 1965 e "Sentimentale 2°" del 1970 ,
bellissimi 33 giri nei quali Latora ripropone alla sua maniera brani immortali quali "Over the Rainbow" , "More" (il celebre tema di "Mondo Cane" del grande Riz Ortolani) , "Hymne a l'amour" , "As time goes by" (di Bogartiana memoria) , "Midnight Cowboy" (del grande John Barry) con altre sue personali composizioni quali "Sentimentale" e "Gipsy" .
Due album che tutti gli amanti/collezionisti della musica strumentale dovrebbero avere obbligatoriamente .
Altri album di rilievo , dalle bellissime sgargianti e sensuali copertine , furono "Blue Flame" del 1971 , "The Sound Maker" ed "Emotion" del 1974 , "Latin Soul" del 1975 .
Un altro gran bel disco , uscito per la francese Pickwick sempre nel lontano 1975 , dal titolo "Santi Latora a l'Orgue" , vede l'organista 'ufficiale' della Farfisa alle prese con altre covers , come "I shot the Sheriff" , Bella senz'anima" , "Can't get enough of your love babe" .
Tra gli ultimi titoli degni di nota , l'album del 1977 "Music for friends" , "He's Magic" del 1981 e "Memories" del 1982 .
Attraversando epoche e storie , ritmi e suoni , tecnologie e strumenti , il maestro SANTI LATORA ci ha regalato le sue melodie con passione e tecnica , valorizzando il 'made in Italy' musicale sempre all'insegna del savoir faire e del divertimento , con raffinata eleganza e briosa giocosità tastieristica .
Un altro 'Master of Italian Lounge' senza alcun dubbio .
L'invito al relax è d'uopo durante questo mese , magari con l'aiuto di cocktails e buona musica .
Mes Amis ... approfittatene !!

Lounge Rendez Vous .
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"... More than greatest love the world has known ..."

giovedì 21 luglio 2011

ROSEMARY'S BABY - Requiem Eterno

Back to the '80s Italian Underground .

Ancora oggi un vero e proprio ''Culto'' , per quanto meteora musicale , già omaggiati ed affrontati da molti altri bloggers nazionali ed esteri .
Alla metà degli anni '80s , si fecero timidamente avanti questi giovani ragazzi provenienti da Verona e fin dal nome incutevano timore .
La formazione dei ROSEMARY'S BABY fu decisamente tra i progetti più affascinanti e seducenti di quel periodo , non solo in ambito musicale , ma anche culturale e ideologico .
Un progetto particolarmente 'a rischio' visti gli argomenti che trattavano (religione , occultismo , società , mass-media) all'interno di un contesto come quello nazionale , in cui la Chiesa aveva , ieri come oggi , una forte predominanza culturale .
I componenti del gruppo (dai misteriosi nomi quali Pierre Z. , Stefano S. , Dorella G. , Nicoletta F.) misero in piedi una struttura musicale decisamente difficile da approcciare , legati senza troppe velature a quel suono 'Industrial/Esoterico' di matrice britannica , da poco tempo in voga allora , con molti importanti protagonisti a livello internazionale , ma sempre di 'culto' per non dire 'carbonari' .
Una vera rivoluzione musical-culturale iniziata sul finire degli anni '70s , che ebbe con i Rosemary's Baby , un fiero ed apprezzato esempio proveniente dalla nostra cara Italia .
Cominciò tutto nel lontano 1981 a Londra , quando i Throbbing Gristle , padri fondatori storici del movimento Industrial , si sciolgono ; due di loro , Genesis P-Orridge e Peter “Sleazy” Christopherson (R.I.P.) , non perdono tempo e danno vita ad un nuovo progetto visual-musicale battezzato Psychic Television .
Progetto piuttosto diverso dalla loro precedente esperienza , tanto da spiazzare tutti musicalmente fin da subito con l’album di debutto "Force The Hand Of Chance" .
Il retro copertina dell’LP raffigura i due in una foto in cui indossano camicie con colletti da prete , sembra che i due vogliano presentarsi come sacerdoti di un nuovo 'Credo' .
Con la nascita di Psychic TV viene fondato il Temple Ov Thee Psychick Youth (T.O.P.Y.) , un’organizzazione che professa l’assurdità di ogni Fede , eccezion fatta per quella in sé stessi , e nelle potenzialità dell’essere umano , in particolare della sua mente .
La convinzione di dover agire magickamente sul proprio essere per poter giungere alla realizzazione di qualsiasi cosa si desideri (“Force The Hand of Chance” = “Forza
la mano del caso”) , tutte tesi e concetti derivanti da colui che venne definito successivamnte come 'l'Uomo più Malvagio di tutti i tempi' , cioè Alesteir Crowley .
La necessità di risvegliarsi dal torpore indotto dalla società moderna e liberarsi da ogni forma di controllo per poter agire in tal senso .
'Stato nello Stato' , con una plateale venerazione in tal senso per Charles Manson e la sua 'Family' o per il reverendo Jim Jones e il suo Peoples Temple , esperienza conclusasi con il clamoroso suicidio di massa di Jonestone .
Per la serie 'continuamo così ... facciamoci del male' , tanto per intendersi .
Ben presto cominciano a fiorire molteplici basi operative del TOPY in tutto il mondo , comunicanti e cooperanti tra loro , mediante scritti , scambi di materiale e soprattutto produzioni discografiche .
Ed ecco quindi come , anche in Italia , viene posta la base per una filiale del 'Tempio' , creata proprio dai nostri Rosemary’s Baby , mediante la fondazione dell’associazione culturale Ricerche Studi Babalon , con sede operativa a Verona , la quale comincia ben presto a raccogliere soci aderenti noti come Babalon Babies .
L’entrata in scena dei Rosemary’s Baby avviene il 1° Novembre 1984 .
Durante la notte di Ognissanti nella città Scaligera è successo qualcosa di scioccante : quando al mattino i cittadini veronesi escono di casa per andare ad omaggiare i propri defunti al cimitero, notano delle strane epigrafi appiccicate ai muri della città , su cui in inchiostro rosso sangue , campeggia la scritta 'Rosemary’s Baby is born' .
Un esordio che non passa inosservato : l’edizione del 2 novembre de “L’Arena di Verona” si butta a capofitto nella cronaca dell’evento , parlando di messe nere e satanismo .
Quasi un anno dopo i Rosemary’s Baby avranno l’occasione di precisare il senso del loro gesto sulle pagine dello stesso quotidiano , quando il loro atto sarà collegato ad altre
presunte azioni 'sataniste' nei dintorni , sottolineando il loro collegamento col TOPY di Londra .
Riguardo all’attività musicale dal vivo , la loro prima esibizione sembra esser stata all’Helter Skelter (mai nome di locale fu così appropriato) , come gruppo di supporto ai CCCP .
Sembra esser stata una performance pazzesca : Pierre canta e urla come un pazzo mentre il resto del gruppo, per la maggior parte impassibile ed allucinato, offre un tappeto sonoro potente e incessante , il tutto condito da gesti di autolesionismo come tagli sul corpo , con il pubblico attonito alla fine di questo concerto .
La cassetta "Magia Sexualis" circolò in tre diverse edizioni : le prime due sono probabilmente contemporanee o quasi, la terza è una successiva riedizione .
Sono molto poche le notizie in merito , si vocifera che le tre versioni non fossero nemmeno musicalmente del tutto identiche , pur presentando, almeno le prime due , gli stessi brani .
La cassetta si presenta musicalmente come una vera e propria cerimonia religiosa , suddivisa in riti e liturgie .
Il lavoro si apre con la registrazione originale di un canto tibetano e lentamente cominciano a crescere le manipolazioni sonore del gruppo fino ad arrivare alle loro vere e proprie composizioni .
Un inquietante viaggio tra campionamenti di cori , gemiti , piagnucolii , orgasmi , miscelati da frequenze distorte ed opprimenti .
L’effetto è un disturbante alternarsi tra atmosfere pesanti , oppressive ed atmosfere più rarefatte e sepolcrali .
Fino alla lunga conclusione : la registrazione di un rosario, sempre più disturbata dai rumori e dalle distorsioni man mano che ci si avvicina alla fine.
La loro scarna discografia vede poi la pubblicazione nel 1985 di "Love Songs" , il primo Lp (o meglio Ep) del gruppo .
Il magazine Italiano Rockerilla del dicembre 1985 dedica due pagine ai Rosemary’s Baby , con intervista e recensione del disco , venduto all’epoca direttamente dalla band a 8.000 lire , spese di spedizione incluse .

Oggi , sebbene il costo sia decisamente aumentato , rimane il loro vinile più facilmente rintracciabile .
Questo disco presenta provocatori riferimenti alla Family di Charles Manson , a partire dalla copertina , vale a dire la celebre foto in bianco e nero del sensuale abbraccio tra i corpi nudi di Roman Polanski e Sharon Tate, massacrata assieme al figlio che portava in grembo da alcuni accoliti mansoniani .
Fino al messaggio nascosto tra i crediti del retro copertina , ottenuto unendo solo le lettere in grassetto ('Death to pigs') , lo stesso scritto col sangue dagli assassini su di un muro della casa del regista .
Il primo lato di "Love Songs" si apre con “Om”, la registrazione di un’omelia di Giovanni Paolo II .
Poi improvvisamente parte “The power of love…” , versione riveduta e sviluppata di “Sanguis et semen” presente nella cassetta " Magia Sexualis" .
Sedici minuti circa di rumori , distorsioni , mormorate blasfemie , ideale colonna sonora per qualche oscuro ed osceno rituale a base di sperma e sangue .
Il lato B del disco si apre invece col tema principale di Rosemary’s Baby , il film di Roman Polanski da cui la band ha preso il nome , campionato in “Emabs Byos Y’Rra” , che introduce “See Woman See Human” , pezzo veramente ipnotico grazie all’ossessiva e tribale ritmica e alla prova vocale di Pierre , che dimostra di aver appreso la lezione vocale di Genesis P.Orridge , riguardo malsanità e seduzione vocale .
Chiude le danze il brano “1 Vortex” , vero e proprio vortice cacofonico di urla e grida sonore .
L'ultima produzione dei Rosemary’s Baby esce l'anno seguente , nel 1986 , con il longplaying in edizione limitata dal titolo "Andrew Woodhouse" .
Tiratura del disco in 500 copie (250 in distribuzione , allora , gratuita) , con libretto allegato , Il cui titolo stesso dell’album simboleggia il mutamento avvenuto nel gruppo .
Nel film di Polansky , Andrew è il nome che Rosemary vorrebbe dare al figlio , mentre alla fine , la 'creatura' sarà chiamato Adrian .
L’intero lato A del disco è occupato da una imponente cover di “The End” dei Doors , eterea e sognante , piena di percussioni .
Ci si ritrova galleggianti in una fumosa foschia per l’intera durata del pezzo , anche nel più movimentato finale , per la cui registrazione i Rosemary’s Baby hanno utilizzato alcuni strumenti usati dai monaci tibetani per l’ultimo pezzo del lato B .
Il testo è modificato, lo si può leggere interamente scritto a mano in una copia di una pagina di agenda datata 3 Luglio (morte di Jim Morrison…) , anche questa allegata al disco .
La seconda facciata dell'album è costituita da tre brani ,“Êni” un canto bizantino celebrato e cantato nel Monastero di Xenophontos , “La Ilahe Illallah” preghiera musulmana che ripete ossessivamente il titolo (trad. “Non esiste altro dio che Allah”) .
L'ultimo pezzo , “Swayambunath” , chiude il disco e la loro produzione , consiste nella registrazione di un mantra tibetano eseguita dai Rosemary'sBaby stessi , nel tempio di Swayambhu .

Un disco di culto per i collezionisti , oggi costosissimo e praticamente introvabile .
L’esperienza Ricerche Studi Babalon si chiude così come il progetto musicale .
Esempio di progetto musical 'anti-Pop' , blasfemo ed illuminato al tempo stesso , un gruppo veramente 'ostico'quello dei ROSEMARY'S BABY , rimasto sicuramente nel cuore dei molti 'adepti' della musica Underground Italiana , in primis di coloro che facevano parte della schiera 'dura e pura' , attratta dal suono Industrial e dalle sue derive ritual-esoteriche (ricordo anche con piacere e nostalgico rimpianto , i miei concittadini LashTal) , tra cui colui che scrive .
Si astengano sensibili e deboli di cuore , puristi della Melodia , inguaribili romantici e Rockers 'politically correct' .
Perdete ogni speranza voi che ascoltate ... ma non questo 'rippaggio' da vetusto vinile !!

Ite Messa Est .

La Litania Occulta .
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"...Non ti noccia la tua paura
ché , poder ch'elli abbia ,
non ci torrà lo scender questa roccia ..."

Dante Alighieri (Inferno VII)

lunedì 27 giugno 2011

VINCE TEMPERA - Largo al Factotum


Altro 'A'rtista importante , mai abbastanza ricordato , legato in modo indissolubile alla Musica Leggera Italiana ed ai suoi 'derivati' .

Nato a MIlano , Vincenzo Tempera, noto come VINCE TEMPERA , è stato un prodigioso tastierista , compositore et arrangiatore , poi direttore orchestrale .
Attivo fin dagli anni 70's in band come The Pleasure Machine e Il Volo , è probabilmente più noto come l'autore o coautore delle sigle di diversi cartoni animati degli anni 70's e 80's e diverse colonne sonore .

Già nel 1966 suona con il suo gruppo La Nuova Era in giro per l'Italia , fermandosi per lunghi periodi nei locali come gruppo principale delle serate , sembra gli piacesse suonare a piedi nudi e saltare in continuazione sulla tastiera .
Nel 1970 assume il ruolo di tastierista nel complesso The Pleasure Machine , poi Fourth Sensation , insieme al batterista Ellade Bandini ed Ares Tavolazzi (che finirà poi nei mitici Area) , occupandosi poi anche degli arrangiamenti dell'album "Terra in bocca" de I Giganti (primo censuratissimo 'concept album' che parla/canta di mafia , nel '71) e di "L'isola non trovata" di Francesco Guccini .
Tempera partecipa all'incisione del brano "Luci ah!" nell'album "Il mio canto libero" di Lucio Battisti , pur non essendo accreditato nella copertina a causa di un diverbio avuto con il Cantautore .
Nel 1974 forma con i chitarristi Mario Lavezzi e Alberto Radius , il bassista Bob Callero e il batterista Gianni Dall'Aglio , il supergruppo Il Volo , con cui pubblica due albums , "Il Volo" del 1974 e "Essere o non essere? Essere!Essere!Essere!" (1975) , per la Numero Uno di Lucio Battisti .
Sempre nel 1974 collabora alla realizzazione del bellissimo "La casa del lago" dei Saint Just di Jenny Sorrenti ed arrangia la canzone di Mina "Caravel" .
Un vero fiume in piena , Vince Tempera collabora , nella seconda metà dei 70's , agli arrangiamenti di diversi dischi di Loredana Berté e Mario Lavezzi , continuando
allo stesso tempo la collaborazione con Francesco Guccini , ormai inseparabile amico .
Nello stesso periodo ha inciso alcuni importanti lavori solisti , 33 e 45 giri per la Harmony , usando anche lo pseudonimo Andrè Carr .
Tra i suoi album mi piace ricordare "Temperix" del 1976 , una riproposizione di brani celebri in chiave Soul Funk , dal piglio Black danzereccio grazie all'impiego di svariati keyboards e sintetizzatori , magistralmente 'trattati' da Tempera stesso .
Altro bel longplaying del Tempera solista è del 1973 , dal titolo "Art" , che vede il musicista presente in copertina con il suo pianoforte , in questo caso è la classicità dello strumento a farla da padrone per l'intero album .
Le colonne sonore dei films sono state un'altra fruttuosa attività di questo grande musicista .
Accompagnato quasi sempre da Franco Bixio e Fabio Frizzi , voglio ricordarne , tra le molte scritte , una su tutte , la mitica original soundtrack "Fantozzi" del 1975 .
Tempera sarà comunque più volte ricordato come co-autore di diverse sigle di cartoni animati .
Tra gli anni 70's e 80' scriverà le celebri sigle "Atlas Ufo Robot" , "L'Ape Maia" , "Capitan Harlock" , "Daitarn" , "Anna dai capelli rossi" , "Remì" e molte altre .
Oggi il Maestro Tempera partecipa nel sostegno della campagna Rai contro il plagio condotta dal giornalista Michele Bovi .
'Pacatamente , piano piano e ...sottovoce' , per dirla con Marzullo/Crozza , avrei qualche 'piccolo dubbio' proprio in merito ad alcune sigle sopra elencate , in certi casi sembra che sia stata ripresa 'a mani basse' parte della discografia dei vetusti Boney M. e riarrangiata neanche troppo velatamente .
In alcune interviste televisive, ma anche in altri incontri pubblici , sembra Vince Tempera abbia però ammesso di essersi ispirato per "Anna dai capelli rossi" addirittura e nientepopòdimenoche ... all'inno "Bandiera rossa" !!!
Nel 1978 Il più grande successo fu senza dubbio quello della sigla "Atlas Ufo Robot" , scritta insieme a Luigi Albertelli ed Ares Tavolazzi , per cui il 'Disco d'Oro' , superando il milione di copie vendute.
Negli anni successivi Tempera è stato più volte direttore d'orchestra del Festival di Sanremo .
Nel 1998 è direttore dell'orchestra della trasmissione televisiva 'Barracuda' , condotta da Daniele Luttazzi e trasmessa su Mediaset .
Fino dal termine dei 70's inizia la collaborazione con Francesco Guccini e da allora fa spesso parte dei suoi musicisti , accompagnandolo nei concerti alle tastiere e al pianoforte.
Come solista , ma ormai in rare esibizioni , si esibisce anche in concerti 'modern Jazz' .
Nel 2003 Il regista 'Pulp' Quentin Tarantino ha scelto per la colonna sonora del film "Kill Bill vol.1" , la musica della colonna sonora del bellissimo giallo "Sette note in nero" di Lucio Fulci , un film del 1977 scritta proprio da Vince Tempera con Bixio e Frizzi , dall'inquietante sound tastiera - carillon , principale caratteristica e fondamentale indizio nella trama della pellicola .
Un personaggio eclettico , un virtuoso della tastiera , VINCE TEMPERA è sicuramente da annoverare tra i musicisti più qualificati e validi del Belpaese, mai troppo lodati e spesso dimenticati .
Un giusto omaggio , Cari Visitatori et indomiti Seguaci , provate anche Voi a rivalutarne le imprese musicali , con questo raro rippaggio vinilitico niente male .
Buon Ascolto (PS - però ... Niente Sigle !!) .

The Man Machine .
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"... perchè il bene tu sei ... sei con Noi ..."

giovedì 9 giugno 2011

ARMANDO TROVAJOLI - Il Musichiere

Dopo una breve parentesi legata alla mia 'fede' sportiva (Vi prego di mantenere il solito 'aplombe' e non inviarmi commenti critici ed ingiuriosi , pena la censura ...) , anche se di questi tempi c'è poco da star sereni , 'calcisticamente' e 'spessatamente' parlando ... .

Come preannunciato , ecco il ritorno alla Musica Italiana .

Da un po' di tempo i miei ascolti sono quasi del tutto limitati alle colonne sonore '60s e '70s dei grandi compositori nostrani , ed in quanto appassionato et conoscitore , modestamente lo nacqui (... come avrebbe detto il grande Totò ...) , ecco dunque lo stimolo per questo post , dedicato con affetto e riconoscenza ad uno tra i principali 'capisaldi' delle Original Soundtracks targate 'made in Italy' .

Nato a Roma nel 1917 , Armando Trovajoli (cognome talvolta trascritto come Trovaioli) è un stato pianista , un formidabile compositore e direttore d'orchestra Italiano .
Da bambino inizia a studiare il violino , grazie all'aiuto del padre , violinista pure lui , rivelando un notevole talento musicale , per poi in seguito diplomarsi in pianoforte e composizione al conservatorio di musica di S. Cecilia in Roma .
Nel 1937 entra nell'orchestra di Rocco Grasso , che l'anno dopo lo vorrà come pianista nel proprio complesso , mentre due anni dopo , nel 1939 il giovane Armando suona con l'orchestra di Sesto Carlini , una delle più rinomate formazioni Jazzistiche italiane dell'epoca .
Dopo la guerra torna ad alternare l'attività di musicista Jazz con quella nella Musica Leggera .
Nel 1949 viene scelto a rappresentare l'Italia al 'Festival du Jazz de Paris' dove , con i celebri Gorni Kramer al contrabbasso e Gilberto Cuppini alla batteria , suona nella celebre Salle Pleyel .
In quel periodo suonerà con i più qualificati jazzisti del mondo quali Duke Ellington , Louis Armstrong , Miles Davis , Chet Baker , Django Reinhardt e molti altri .
L'anno successivo inizia una serie di incisioni discografiche , pubblicate col titolo "Musica per i vostri sogni" .
Con lo stesso titolo , realizza in collaborazione con Piero Morgan (cognome 'materno' che poi diverrà Piccioni) per un ciclo di trasmissioni radiofoniche , uno tra i primi tentativi italiani di presentare esecuzioni pianistiche di Jazz con orchestra d'archi .
All'inizio degli anni 50 , la RAI gli affida la direzione di un'orchestra , che Trovajoli imposterà magnificamente con l'organico di dodici violini , quattro viole , quattro violoncelli , flauto , oboe , clarinetto , corno , l'arpa , il vibrafono , chitarra elettrica , contrabbasso , batteria e naturalmente il piano suonato da Trovajoli stesso .
Con questa gigantesca formazione e la collaborazione di alcuni cantanti , trasmetterà dai microfoni di Radio Roma , eleganti pezzi musicali con una netta impostazione Jazzistica .
Ancora insieme al grande Piero Piccioni nel 1952 e nel 1953 , Trovajoli sarà protagonista del settimanale musicale serale 'Eclipse', nella quale l'orchestra viene diretta in alternanza dai due eccelsi compositori in pezzi estremamente ricercati e sofisticati , ben diversi dallo stile delle orchestre radiofoniche del periodo .
Nel frattempo Trovajoli aveva esordito, con lo pseudonimo Vatro, come autore di canzoni , tra cui "È l'alba" per Nilla Pizzi , "Dimmi un po' Sinatra" per il Quartetto Cetra e molte altre .
Nel 1951 è invitato da Dino De Laurentiis a scrivere musica per la colonna sonora di 'Anna' , film diretto da Alberto Lattuada .
La canzone "El Negro Zumbon" diventa un best seller mondiale : ispirata a ritmi tropicali , nel film è cantata in playback e danzata dalla stupenda Silvana Mangano , ma in realtà è eseguita dalla voce di Flo Sandon's .
Nel 1953 l'ormai affermato Armando Trovajoli partecipa come direttore d'orchestra al Festival della Canzone Italiana di Sanremo e trionfa con l'arrangiamento della canzone vincitrice "Viale d'autunno" cantata da Carla Boni e ancora da Flo Sandon's .
Nel 1956 ottiene un secondo successo internazionale con "Che m'è mparato a ffà" , lanciata ed incisa in disco da Sophia Loren .
Nel 1962 Trovajoli che in precedenza aveva collaborato ad alcuni spettacoli di rivista , viene chiamato a comporre la musica per un film scritto da Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa .
Il film non verrà realizzato , ma il copione viene ripreso poi da Garinei e Giovannini , che lo utilizzeranno per realizzare "Rugantino" , la famosa commedia musicale , ambientata nella Roma papalina del XIX secolo , con Nino Manfredi nella parte di Rugantino ed altri grandissimi artisti come Aldo Fabrizi , Lea Massari , Bice Valori (tutti presenti nella prima edizione , quella diretta proprio da Trovajoli) , una importante opera teatrale dove risaltana canzoni quali "Ciumachella de' Trastevere" , cantata da Lando Fiorini (nel ruolo del Serenante) e l'immensa "Roma nun fa' la stupida stasera" cantata da Manfredi e da Ornella Vanoni , sostituta di Lea Massari .
Armando Trovajoli si segnala all'attenzione degli intenditori per lo studio condotto sui motivi popolari Romani dell'Ottocento , sapientemente riecheggiati nelle sue composizioni .
Ottenne altrettanti successi con "Ciao Rudy" e "Aggiungi un posto a tavola" sempre di Garinei e Giovannini .
La più suggestiva ed orecchiabile canzone resta comunque quella sopracitata , "Roma nun fa' la stupida stasera" , un vero 'evergreen' intramontabile a livello mondiale .
Nel repertorio delle colonne sonore cinematografiche , Trovajoli vanterà la collaborazione con registi del calibro di Vittorio De Sica , Dino Risi , Luigi Magni e Ettore Scola , con moltissimi titoli in carriera .
Un vero e proprio Maestro , Armando Trovajoli resta tra i principali compositori di soundtracks , con molti capolavori al suo attivo dalla metà circa dei '60s per arrivare al termine degli '80s , 'gareggiando' con altri grandi compositori Italiani (da Morricone a Piicioni , da Gianni Ferrio a Piero Umiliani , da Stelvio Cipriani a Bruno Nicolai , etc ...) ,spaziando tra diversi generi , dalla Bossa allo Shake , dallo Swing al Funk , dal Groove (aiutato per un certo periodo dai mitici MARC 4) al Pop , con il Jazz sempre nel cuore e velatamente onnipresente nelle partiture .
Da diversi anni ormai è considerato un vero e proprio 'Master of Lounge Music' a livello internazionale , grazie anche alle numerose ristampe delle sue colonne sonore .
Il Maestro Trovajoli nel febbraio 2000 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2007 ha ottenuto il 'Premio Speciale David di Donatello' alla carriera .
Poco incline al gossip ed alle copertine , personaggio riservato e genuino , il Maestro ARMANDO TROVAJOLI resterà senza dubbi un punto fermo per la nostra musica nazionale , eclettico come musicista , grandissimo e stimatissimo compositore e direttore orchestrale , un protagonista a modo suo della storia d'Italia , che ha sempre raccontato 'in note' durante tutti questi anni .

Lounge Supreme .
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"... Scegli tutte le stelle , più brillarelle che poi ..."

sabato 21 maggio 2011

Grazie Campioni !!!

Perdonatemi , per la prima volta , una "parentesi" extramusicale .

In attesa di un nuovo post (l'attivita lavorativa ultimamente non mi concede abbastanza tempo) , volevo dedicare questo breve intermezzo alla mia 'Squadra del Cuore' , che dopo diversi anni , senza dimentare i numerosi precedenti , è finalmente tornata alla ribalta del successo , diventando così 'maggiorenne' .

ORA E SEMPRE FORZA MILAN !!!
GRAZIE INFINITE !!!!

L'attività di 'Blogger Musicofilo' riprenderà il proximo mese , con nuovi et inusuali post dedicati come sempre alla Musica Italiana .

Ad Majora

giovedì 28 aprile 2011

KAOS ROCK - '80s Punk in Milan


Per la serie ' Giovani Ribelli Crescono' .

Ecco un bel post 'omaggio' per questi ex scapestrati giovanotti di allora , oggi probabilmente integerrimi padri di famiglia , che misero a fuoco e fiamme il sottosuolo musicale del BelPaese , sul finire degli Anni '70 .

Da Milano , Il gruppo KAOS ROCK si forma nel 1979 presso il centro sociale autogestito S. Marta e annovera tra i suoi ranghi un ragazzo Romano , il giovanissimo Luigi Schiavone alla chitarra , Gianni Muciaccia al basso , Maurizio Granata alla batteria , Gianfranco Segatto all’altra chitarra e Cesare Pedrotti alla voce .
Questi ragazzi , giovani adolescenti piuttosto irrequieti , vennero immediatamente attratti dai venti Punk Rock , provenienti dalla 'Perfida Albione' nonchè dai bassifondi della malsana Lower East Side e dal CbGb's di newyorchese memoria (r.i.p.) , un suono grezzo e potente che andava cancellando melodie e romanticismi ,
caratteristici della Musica Leggera Italiana , la vera 'padrona' per tutto il decennio '70s (Canzone d'Autore , Prog e Disco esclusi) .
Un autentico rinnovamento , una rivoluzione musicale , una vera scarica elettrica che scaturì da moltissime 'cantine' nazionali e che vide in Milano , come spesso accade ancora oggi , 'fulcro' di questo movimento giovanile .
Dal capoluogo Lombardo , i giovani Kaos Rock ebbero così la possibilità di farsi conoscere nell'acerbo underground locale , con una frequente attività on stage , insieme ad altre formazioni , tra cui Jo Sqillo Eletrix e soprattutto i Decibel del giovane e carismatico Enrico Ruggeri , di cui divennero i principali antagonisti , si fa per dire .
Messi sotto contratto dalla storica etichetta Cramps , pubblicarono Il loro primo album "W.W. 3" (trad. World War 3) nel 1980 , disco che contiene quattordici brani ,
scritti tutti dal bassista Muciaccia , con "Metropoli" , "Libertà di Pensiero" e "Io sono normale" tra i pezzi migliori .
Dopo l'album , vennero inoltre pubblicati, sempre nel 1980, due singoli in vinile a 45 giri , “Basta, Basta” e “Oh! caro amore” , sempre sull’etichetta Cramps Records di Gianni Sassi , che di lì a poco avrebbe purtroppo chiuso i battenti .
I Kaos Rock si segnalarono poi per aver partecipato ad altre importanti uscite discografiche , prima fra tutte il concerto-tributo a Demetrio Stratos , tenutosi il 14 giugno 1979 all’Area Civica di Milano per rendere omaggio al leader degli Area appena scomparso .
L’album che racchiude questo evento è un doppio lp dal titolo “1979 – Il Concerto” , nel quale i Kaos Rock cantano dal vivo la loro “Basta, basta” .
Lo stesso brano e “La rapina” sono invece contenuti nell’antologia della Cramps , dal titolo “Rock ’80″ (Cramps) ed ancora il brano “La rapina” è presente nella raccolta inglese dedicata al Punk Italiano ed edita dalla Redrum nel ’97 dal titolo “Killed by death d’Italia” .
Nel 1981 , Schiavone fuoriesce dal gruppo per unirsi al 'rivale' Ruggeri (uscito anche lui dai Decibel) , dando così vita al gruppo Champagne Molotov , determinando la fine del progetto .
Una brevissima ed intensa carriera quella dei KAOS ROCK , che ebbe comunque modo di consegnare questo gruppo nell'Olimpo del Rock 'Marcio' tricolore .
Tanto per citare il grande Memo Remigi : "Sapessi come è strano ... suonare il Punk Rock a Milano ..." , perciò riscopriamoli !!

Fulgida Meteora Punk .
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"... Fumo , Gas , Diossina ... ecco la mia Vitamina ..."

giovedì 14 aprile 2011

LA BIONDA - Disco Music Bros

EccoVi un bel 'Disco' Post .

Pionieri e Paladini del genere Disco Music , gli storici fratelli LA BIONDA sono un duo musicale formato da Carmelo e Michelangelo La Bionda , attivi fin da giovanissimi daranno vita con il loro avvento alla 'variante' del cosidetto fenomeno 'Italo Disco' , imperversando sui dancefloors nazionali et internazionali dalla metà dei '70s e per tutti gli '80s .

Siciliani della provincia di Catania ma cresciuti a Milano , i due fratelli iniziano la loro attività sin dal 1970 come compositori , artisti , produttori discografici .
Esordiscono come autori proprio nel 1970 con la canzone "Primo sole , primo fiore" interpretata dai Ricchi e Poveri al Festival della canzone di Venezia .
Nei primi anni '70s incidono due album 'acustici' , "Fratelli La Bionda srl" nel '72 e "Tutto va bene" nel '75 (registrato negli Apple Studios di Londra) avvalendosi della importante collaborazione del grande pianista Nicky Hopkins , section player dei Rolling Stones .
Il duo scrive poi per Mia Martini "Neve bianca" , "Amica" , "Gentile se vuoi" , mentre Michelangelo La Bionda è coautore con Bruno Lauzi di "Piccolo uomo" , sempre cantata dalla bravissima Mimì .
Nel 1975 inoltre suonano le chitarre acustiche nell'album "Volume VIII" di Fabrizio De André .
La grande popolarità giunge dopo la svolta verso la nascente 'Disco Music' .
Per sviluppare il loro progetto decidono di trasferirsi a Monaco di Baviera , centro pulsante della Disco europea .
I primi grandi successi giungono sotto lo pseudonimo di D. D. Sound , seconda identità (esclusivamente Disco) , che li accompagnerà per tutta la carriera discografica . Con "Disco Bass" e "Burning Love" arrivano i primi successi internazionali , il primo dei due divenne molto noto in Italia , in quanto sigla storica della prima edizione a colori de 'La Domenica Sportiva' , a cui seguirà poco dopo l'uscità dell'album "Cafè" nel 1978 .
Nel 1977 esplode "1, 2, 3, 4… Gimme Some More" , un brano scanzonato con tanto di riff con armonica a bocca . Contemporaneamente ritorna nei Fratelli La Bionda (poi resterà resterà il solo nome La Bionda) , il desiderio di ripercorrere e sperimentare altri stili musicali , per cui lo pseudonimo D.D. Sound non è più indicato , quindi tornano sul mercato con il loro nome .
Nel 1978 nasce l’album "La Bionda" che contiene "Sandstorm" , la ballata "There for me" e soprattutto , il loro grande cavallo di battaglia e ancora oggi successo mondiale , ovvero l'immortale 'tormentone' "One For You, One For Me" . Dal 1978 al 1981 escono gli album "Bandido" , "High Energy" e l'innovativo "I Wanna Be Your Lover" (brano omonimo campionato poi da Caparezza in "Titoli" e riproposto dal duo Il Genio nel 2009) e gli album "D.D. Sound Café" nel '78 e "The Hootchie Cootchie" nel '79 , seguiti dagli ultimi singoli ufficiali "Boxes" e "Wake Up in the Night" . A partire dai primi Anni '80s i Fratelli La Bionda si concentrano sulla composizione e sulla produzione musicale e nell'attività di editori musicali .
Nel 1984 esce il disco dei transalpini Rockets nella nuova formazione , 'album comprendente il singolo "Under the Sun" ed intitolato "Imperception" e prodotto dai La Bionda (il disco, comunque non avra' alcun successo essendo ormai i Rockets agli estremi sgoccioli della loro carriera) .
Carmelo e Michelangelo La Bionda compongono inoltre diverse colonne sonore per film , "Chi trova un amico trova un tesoro" , "A tu per tu" con Johnny Dorelli e Paolo Villaggio , "Roba da Ricchi" , "Bello mio , bellezza mia" con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato , "Cane e gatto" e "Miami Supercops" , musicando anche la serie televisiva "L'ispettore Giusti" con Enrico Montesano .
Per la pubblicità compongono e producono diversi jingles (come il celebre "Sorrisi is Magic" sigla dei 'Telegatti' , quello del "Cuore di Panna" ed altri ancora) .
Nel 1983 inizia anche la loro fortunata e fruttuosa collaborazione con i Righeira , con cui scrivono "Vamos a la playa" , "No Tengo Dinero" e "L’estate sta finendo" , veri 'evergreen' ormai da molti anni in Italia e nei paesi latini , e dopo tanti collaboratori internazionali si avvalgono del prezioso aiuto di Rocco Tanica ed Elio e le storie tese .
Nel 1984 Carmelo esce con il brano da solista "I Love You" , che a distanza di molti anni verrà campionato con un'altra canzone dei La Bionda , "You're So Fine" , dai bravissimi Neon Indian , emergente Indieband dell'avanguardia newyorchese .
I fratelli La Bionda hanno fondato e continuano a gestire gli studi di registrazione Logic Studios di Milano , dove nel corso del tempo hanno ospitato artisti di fama mondiale come Ray Charles , Robert Palmer , Paul Young . I Depeche Mode vi hanno registrato "Violator" nel 1990 e tra i più recenti artisti del lungo elenco dei Logic Studios ci sono Laura Pausini , Rihanna , gli 'highlander' Pooh , Nek e la giovane Alessandra Amoroso .
La musica dei LA BIONDA ha sempre incontrato i favori del pubblico , con oltre dieci milioni di dischi venduti , piazzandoli nel palmares degli artisti Italiani più apprezzati , un duo che ha fatto ballare e divertire intere generazioni di giovani , a cui deve andare , 'senza dubbiamente' , il plauso di questo blog e del suo umile autore .

High Energy Makers .
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"... Voices on the speakers , Whisper in my ear ..."

domenica 3 aprile 2011

DONATELLO - Signori Si Nasce


Un post 'Flower Power all'Italiana' targato '70s .

Cantante e chitarrista ormai dimenticato che ebbe giusto un breve ma intensissimo periodo di gloria nella Musica Leggera Italiana .

Dal Piemonte (Tortona in provincia di Alessandria) , Giuliano Iliani , in arte DONATELLO , rappresentò una importante 'new entry' nel panorama musicalnazionale proprio all'inizio del decennio '70 .

Dopo aver imparato a suonare la chitarra , nel '68 entra nel complesso che accompagnava Gianni Morandi . Fu però grazie a Maurizio Vandelli , che lo prese sotto la sua 'giurisdizione' e gli permise nel 1969 di firmare un contratto discografico con la Ricordi . La casa discografica crede subito al 'nuovo acquisto' , facendolo debuttare al Festival del ventennale in coppia coi Dik Dik . Donatello pubblica così il suo primo 45 giri , "Io Mi Fermo Qui" , che vende inaspettatamente più del previsto .
La Ricordi ci crede (a differenza di Morandi) e rilancia il nostro 'capellone' immediatamente , col singolo estivo "Cento volte lei" , cover di "All I Have to do is a dream" , brano del 1958 degli Everly Brothers , con "Quaggiù in Città" sul lato B del 45 giri .
Sempre nel 1970 Donatello partecipa come chitarrista all'incisione dell'album "ID" dell'Equipe 84 , vincendo poi la 'Gondola d'Argento' alla 'Mostra Internazionale di Musica Leggera' di Venezia con quello che rimane il suo 45 giri di maggior successo , "Malattia d'amore" , singolo prodotto e arrangiato da Maurizio Vandelli , che arriva al primo posto della classifica Italiana .
Iniziano quindi le serate , Donatello chiama per il suo gruppo due ex compagni , presenti precedentemente nei tour con Morandi , cioè Piero Leidi e Tino Nicorelli , a cui si aggiunge il batterista Tanino Castellani ed il secondo chitarrista Claudio Dentes . Il suo primo longplaying , molto bello e dal titolo omonimo , viene pubblicato nel dicembre del 1970 sempre per la Ricordi .
Dal 1970 al 1973 , Donatello partecipa a tutte le edizioni del Festival di Sanremo : dopo quella prima citata nel 1970 , ritorna nel 1971 con "Com'è dolce la sera" (cantata in coppia con Marisa Sannia) , nel 1972 si presenta con il brano "Ti voglio" , mentre nel 1973 sarà la volta di "Tu giovane amore mio" .
Durante questo breve arco temporale , il giovane Cantante pubblicherà diversi singoli , tra cui "Alice è cambiata" e "Anima mia" nel 1971 , "Gira Gira sole" nell'estate del '72 , oltre ai brani sopracitati e portati al Festival , tutti usciti come singolo e tutti con notevoli riscontri di vendite e successo in quel periodo .
Donatello pubblica questi 45 giri , grazie anche all'aiuto e la collaborazione di alcuni autori tra cui Ricky Gianco e Maurizio Fabrizio .
Nel 1973 ha perfino una parentesi cinematografica , come attore , in "Diario di un italiano" di Sergio Capogna (tratto da un racconto di Vasco Pratolini) , interpretato da Alida Valli e da una giovanissima Mara Venier .
Nel '74 , Donatello collabora con gli Albero Motore , importante gruppo Prog di Roma , suonando nel loro primo album "Il grande gioco" .
Lo stesso anno partecipa al 'Disco per l'Estate' con la canzone "Irenè" scritta da Gianco , Gian Pieretti e Claudio Dentes .
Cambia poi casa discografica , passando alla Intingo , di proprietà dello stesso Ricky Gianco .
Il passaggio discografico vede anche un cambiamento nelle sue sonorità , avvicinandosi ad un sound prossimo alla West Coast californiana ed abbandonando certe sonorità più leggere presenti nei suoi dischi precedenti .
Nel 1975 pubblica l'album "Il tempo degli dei" , con testi scritti da Gianfranco Manfredi e le musiche di Donatello (il disco uscirà a nome Giuliano Iliani) . Vengono fatti uscire anche due 45 giri , ma queste nuove incisioni , però non riscuotono il successo sperato .
Per il Manfredi solista , 'Donatello' Illiani scrive anche alcune musiche (finite negli albums "Ma non è una malattia" e "Zombie di tutto il mondo, unitevi") collaborando anche agli arrangiamenti .
In fase 'calante' per quanto riguarda il successo e popolarità , nel 1978 passa alla Moon , la casa discografica di Vandelli , per cui incide un disco acustico recuperando brani della Tradizione Piemontese , insieme al gruppo Folk del Canzoniere Popolare Tortonese , dal titolo "A mio nonno ambulante" .
Un progetto che lo allontana ulteriormente dalle classifiche e dalle apparizioni televisive , per niente commerciale , ma che lo coinvolge talmente tanto da collaborare ancora con quest'ultimo gruppo , nell'incisione di due loro dischi , "Cantà par no murì" (già prima nel 1977) e "E ben ch'u vena mag" (1978) , suonando ovviamente la chitarra .
Decide poi di tornare a collaborare con Ricky Gianco , accompagnandolo in tournée . Nel decennio successivo lavora per l'etichetta Baby Records come fonico e durante i'90s , Giuliano Iliani ha ripreso a fare serate con il nome di Donatello ed il suo vecchio repertorio , partecipando anche a numerosi programmi revival-televisivi .
Un personaggio di valore questo DONATELLO , nome 'nobile' e raffinato , azzeccato per l'aspetto da menestrello del '400 con cui si è presentato in talune circostanze , dal viso timido e pulito , con una voce dal timbro personalissimo e senza inflessione , allora giovane e timido 'capellone' di casa nostra ha scrisse importanti pagine nella Musica Leggera (oggi la chiameremmo più anglofonicamente con il semplice termine Pop) del nostro Bel Paese , un album tra i più rappresentativi di certe sonorità del decennio '70s (secondo me anche tra i più puri e belli di quel periodo) , una cometa che ha poi preso altre direzioni , allontandosi inevitabilmente dai clamori delle Hit Parade e delle televisioni , una scelta tanto ardita quanto poco remunerativa economicamente , questo è sicuro .
Ma il denaro non è tutto , avrà così pensato con ogni probabilità .
Nell'attuale panorama musicale , risulterà soltanto un nome che nessuno più ricorda , misconosciuto ai giovani 'romantici' , invasati dal vintage musicale e dalla 'facile' zampa di elefante , che devono per forza di cose provarlo a riscoprire .
Vi garantisco ed invito dunque all'ascolto di questo Italico Artista , con un'autentica gemma , perduta ormai nel tempo , ma 'risorta' in questo blog .

Perduto Amor .

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"... tutto il freddo tutto il caldo che hai nel cuore ..."

giovedì 24 marzo 2011

LEO NERO - Le Tastiere Isteriche

Un altro valido e talentuoso Artista Italiano , caduto nel 'dimenticatoio' , oggi poco conosciuto (seppur 'ripescato' e celebrato per fortuna da alcuni prodi blogger nostrani) , che ha percorso gli anni '70s ed '80s , lasciando diverse traccie nell'universo sonoro Tricolore .

Presumibilmente Napoletano (non ho trovato in rete notizie precise sul suo luogo di nascita) , il tastierista e futuro cantante Gianni Leone , in arte LEO NERO , è stato inizialmente colonna portante de Il Balletto di Bronzo , mitica ed entusiasmante formazione Prog partenopea (determinante il suo apporto al secondo album , "Ys" del '72) , proveniente da un'altra formazione partenopea , i Città Frontale .
Fin da giovanissimo , Leone comincia a studiare pianoforte classico e dopo breve tempo già suona nelle 'cantine' col suo primo complessino .
Negli anni '70s , approda ai sopracitati Città Frontale , il nucleo originario degli Osanna (Napoletani e bravissimi pure loro) , effettuando frequenti concerti alla base Nato di Napoli .
Poi il suo percorso artistico lo vede approdare come tastierista e cantante nella seconda formazione de Il Balletto di Bronzo (non è invece presente nell'album "Sirio 222") , una tra le formazioni sicuramente più 'avant' , sia per la musica che per l'immagine , dell'intera nuova scena Progressive nazionale di quel periodo .
Come tastierista partecipa anche alla realizzazione dell'album di Adriano Celentano , dal titolo "I mali del secolo" nel 1972 ed al commento musicale di "Metrapolis" , album di poesie scritte e recitate dal poeta Guido Ballo .
La scissione improvvisa della band e la scoperta della propria essenziale singolarità ed unicità come musicista e compositore , sono i probabili fattori che determinano il passaggio da tastierista di un gruppo ad artista solista , intraprende così la sua nuova attività con il 'criptico' nome di Leo Nero .
Alla metà degli Anni '70s , si trasferisce a New York , integrandosi nell'ambiente più underground , con l'Hotel Chelsea dove alloggia e la variegata fauna della downtown , attivandosi in frequenti contatti con l'avanguardia artistica newyorkese , ritrovandosi persino a fare musica con Don Cherry , trascorrendo serate e session musicali con gli amici New York Dolls al Matrix .
Il suo primo disco nasce proprio a New York , nella primavera del 1976 , dove Leo Nero è giunto con il suo produttore Corrado Bacchelli .
Ecco allora "Vero" , il primo album da solista , pubblicato l'anno successivo nel '77 dalla Harvest .
L'album è interamente suonato e cantato dallo stesso Leo Nero , e nonostante alcune canzoni di stampo più commerciale ed intimo , come la bella "Sono stanco anche io" , contiene degli ottimi brani , in parte nello stile del suo gruppo precedente , come "La discesa nel cervello" , "Castello" e l'intenso brano di chiusura "Una gabbia per me" , ma i 'vaggiti' del Punk Rock si iniziano ad avvertire .
Ovviamente il suono è basato principalmente sulle tastiere , ma Leone suona anche batteria , parti di basso con il minimoog ed anche la chitarra in alcuni brani .
Un estratto dell'album , la già citata "Sono stanco anche io" finisce sulla B-side del singolo del 1978 , "Fremo" pubblicato dalla Emi .
Il 'feeling' con l'ambiente discografico Italiano non è però dei migliori , l'album esce nell'indifferenza generale privo di qualsiasi battage pubblicitario e pur essendo davvero un bel disco , non ottiene i risultati sperati .
Sul finire degli '80s , decide di trasferirsi nuovamente in America , stavolta nella West Coast , ad Hollywood .
Leone ha l'opportunità di vivere la nascita della New Wave di Los Angeles , collaborando con i musicisti più in vista della scena sotterranea .
Vedono così la luce il contro9verso ed ambiguo 45 giri "Strada" , con il brano "Piangi con me" (cover di un pezzo reso celebre nei '60s in Italia dai Rokes con testo di Mogol , che anticiperà il clamoroso ritorno agli anni '60 , che esploderà soltanto un anno più tardi , con Ivan Cattaneo come 'portavoce') e l'album "Monitor" , che ha in sé i 'germi' Wave di future storiche bands americane , gli Screamers , gli Avengers ed i Devo su tutti .
Pubblicato sempre dalla Emi nell'Anno Domini 1980 , l'album si avvale di musicisti di talento provenienti da diverse bands di L.A., che formano in questa occasione , un ensemble significativamente denominato 'Optical Band' , presente nella facciata A del longplaying . All'interno della facciata B , suonata esclusivamente da Leo Nero il disco si rivela dissacrante e provocatorio , con il compositore 'mascherato' da una voce falsa ed alterata , "Volpe Robot" fornisce le coordinate di un Rock elettronico che di lì a poco Alberto Camerini svilupperà in "Rock'n'Roll Robot" , in "Tell my why" , "Abat Jour" e "Nè ieri nè domani" c'è invece tutta la sua versatilità di interprete , "No, no, no, no" è uno sberleffo al rock'n'roll , mentre ne "Il nuovo mondo" esprime quella che è la sua filosofia di vita .
L'album viene mixato nei Cherokee Studios (dove in quegli stessi giorni erano impegnati anche Ron Wood e Rod Stewart ...) e il look della copertina è stato firmato da Marlene Stewart , futura costumista di Madonna e Cher .
Leo Nero tornò in Italia nel 1981 per promuovere l'album "Monitor" , ottenendo 'parzialmente' anche in un passaggio televisivo a Discoring .
Scrivo 'parzialmente' dal momento che Leo Nero sembra volesse presentare la canzone "Strada" , ma la censura non glielo permise a causa del testo , ripiegando poi sul brano "Tell me why" .
Nel 1982 esce il 45 giri "Indossa il mio colore" .
Intorno al 1985 , Leo Nero raggiunge i vecchi compagni del Balletto di Bronzo , i quali , ormai naturalizzati svedesi , hanno un loro studio di registrazione (Hulman), punto di riferimento della più creativa scena musicale svedese .
In queste gelide terre registra alcuni brani destinati alla sua produzione solistica .
Con concerti da solista , a Vienna partecipa (unico artista italiano a 'U-Mode '85') , all'annuale rassegna di moda/musica cui prendono parte stilisti e musicisti provenienti da vari paesi europei .
Successivamente , ritorna a presentarsi come Gianni Leone .
Dopo un'intensa attività concertistica , accompagnato dal batterista Duilio Sorrenti e dal bassista Max Gazzè , nel 1993 fa pubblicare un Cd con due provini inediti di "YS" cantati in inglese e risalenti al 1971 , fino ad allora inutilizzati .
Tra il '95 ed il '97 Gianni Leone collabora con un gruppo Rock Prog , dal nome Divae , partecipando come ospite sia sul Cd che nei concerti , alcuni dei quali vedono la presenza anche di Gary Green , chitarrista di Gentle Giant .
Col batterista ed il bassista dello stesso gruppo riforma Il Balletto di Bronzo in versione trio .
Nel 1999 viene pubblicato del Balletto di Bronzo "TrYS" , registrato dal vivo e pubblicato da Mellow Music .
L'anno seguente , con il gruppo partecipa al 'Nearfest' in Pennsylvania , al 'MexProg Festival' a Città del Messico ed al 'Rio Art Rock Festival' a Rio de Janeiro .
Nel 2002 partecipa al 'Baja Prog Festival' in Messico , al 'Prog'Sud Festival' svoltosi a Marsiglia , poi un tour in Giappone con Il Balletto di Bronzo (Tokyo , Osaka) , concerti e collaborazioni con Ars Nova e Gerard .
Mentre in Italia il Balletto di Bronzo di esibisce , fra l'altro , come opening act per Carl Palmer Band ed Ozric Tentacles .
LEO NERO , musicista attento e fine ricercatore , è sempre risultato decisamente 'sopra le righe' , ostile ai compromessi e ben poco 'promozionato' dall'industria discografica nazionale , forse per la sua bizzarria ed eccentricità , ma ci ha lasciato una discografia 'povera ma bella' , con due album di enorme valore a mio parere (soprattutto il primo) , insomma un grande talento nostrano .
Gentili Visitatori ed integerrimi Seguaci di Pinzillacchere Musicali , siate dunque curiosi e non mancate di ascoltarlo !!
Post scriptum - si tratta di una vera 'leccornia' , ma perdonatemi il ripping ...

Bizzarro Enfant Prodige .
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"... sono fuori di me e so bene il perchè ..."

venerdì 11 marzo 2011

LE MASQUE - Sonorità Seducenti

Una 'realtà perduta' dal panorama Indipendente degli Anni '80s .

Emozionati ed ispirati dalla poesia di Baudelaire , poema contenuto ne "Les Fleurs du Mal" , cui devono il nome , e dalle atmosfere gotiche del Post Punk dei primi '80s , i giovani LE MASQUE nascono a Milano nel 1979 da un'idea di Edgardo Moia Cellerino (chitarrista , cantante ed autore dei testi) e Tiberio Boncristiano (batterista) , entrambi fondatori del primo nucleo della formazione , che ha vissuto diversi cambi di musicisti sia in entrata che in uscita , per quanto riguarda l'impiego di basso , tastiere , pianoforte , saxofono e clarinetto .
Proprio il più affascinante dei poeti francesi (almeno in ambito Dark Wave) e l'oscuro palpitare del sound Post Punk di matrice britannica , 'binomio' allora piuttosto in voga tra le giovani formazioni 'indipendenti' , determinano l'imprinting del gruppo e ne definiscono compiutamente la poetica anche negli anni a venire , con testi crepuscolari e decadenti , affidati al leader Moia Cellerino , sorretti da musiche suonate magistralmente , che successivamente , nei loro dischi forse più riusciti , si allontanano sia dal Rock sia dai canoni tradizionali dello stile 'cantautorale' , per modellare melodie ed arrangiamenti originali , più intimi e quasi 'cameristici' , dal notevole impatto emotivo .
La pima incisione del gruppo Milanese , avviene su cassetta autoprodotta , dal titolo "Trouvailles pour Comediens" nel 1983 , sei brani tutti cantati in inglese nonostante il titolo francofono , a cui seguirà una intensa attività concertistica ed il primo vinile , "The Happy Flock" , un bellissimo Ep del 1984 , contenente tre canzoni con testo sempre in inglese , stampato da una piccola etichetta di Savona , la Mask Productions .
Nel 1986 , grazie alla storica Indie-Label Supporti Fonografici , pubblicano un altro Ep molto bello dal titolo "Colloquio" , comprendente tre brani ed uno strumentale , disco che rappresenta per loro il definitivo passaggio alla lingua Italiana .
Il testo della title track viene recitato , estratto dal lungo poema del 1906 , "Un giorno" di Carlo Vallini , che assieme a Gozzano e Corrazzini fu tra i principali esponenti del movimento poetico 'Crepuscolare' del primo '900 Italiano .
Nel Novembre dello stesso anno partecipano al secondo 'Meeting delle Etichette Indipendenti' , che si svolge a Firenze e viene trasmesso in diretta nel programma 'Stereodrome' , in onda su Rai Stereouno .
Proprio in questo periodo vengono notati dalla EMI che nel 1990 pubblica il mini album dal curioso titolo "Il Signor Gustavo Coscenza" , sei brani dove spiccano "Le terre di Monluè" e "L'uomo felice" , canzoni che riportano alla memoria alcuni grandi della Canzone Italiana come Luigi Tenco .
Prodotto da Angelo Carrara , vengono abbandonati del tutto i 'lamenti sonori' del nero Post Punk per una più matura 'Chanson' appena venata di Wave , così che Le Masque partecipano proprio alla XVI° Edizione del 'Premio Tenco' , ottenendo un notevole successo da parte della critica .
Nel 1991 pubblicano "La Memoria di Venere" (per Target Music) , il loro primo vero longplaying , con alcuni brani veramente notevoli ("Makrya" , "La Bella Estate" e la title track su tutti) ed intraprendono un faticoso tour di concerti nelle principali città Italiane .
Nel 1993 vengono nominati all'interno della Enciclopedia del Rock Italiano , volume edito dalla Arcana editrice , dove viene sottolineata l'originalità della loro proposta musicale .
Nel 1995 viene pubblicato "Le Masque" (No Way Record/Sony Music) , disco con cui il gruppo tenta il 'grande salto' ed uscire dal pubblico 'di nicchia' che tanto li aveva celebrati .
L'album in questione è piuttosto controverso , le canzoni sono 'rivestite' di arrangiamenti forse al passo coi tempi , ma talvolta 'inappropriati' rispetto alla natura dei brani e dei testi di Cellerino , come sempre centrati sui temi della solitudine , dell'inadeguatezza .
Undici brani di piacevole Pop , a tratti Techno Pop , taluni addirittura dall'incipit quasi 'houseggiante' , con la presumibilmente 'proustiana' "Marcel" come apripista commerciale , presente anche la cover de "La Banda" .
E' giusto ricordare che , nei concerti del periodo , i Le Masque si staccano dagli 'errori' di produzione del disco , restituendo alle canzoni la loro vera ed intima natura , dimostrando inoltre di essere musicisti eccellenti .
Nel 1997 la UPR (distribuzione Sony Music) pubblica il cd singolo "Dandies" , comprendente il brano omonimo ed una cover del "Leggenda di Natale" di Fabrizio De Andrè , tratta dal bellissimo "Tutti morimmo a stento" del 1968 , secondo album in studio del grande Genovese , ispirata a sua volta da "Le Père Noël et la petite fille" di Georges Brassens .
Nel 1998 , i Le Masque pubblicano "Dal Diario di un Soffiatore di Vetro" (uscito per la Fuoco , collaborazione tra la Eibon Records e la Amplexus) , una bellissima antologia comprendente materiale prodotto dal 1994 al 1998 , alcune versioni registrate dal vivo al Premio Tenco , ed un inedito "La Lunga Notte di Gianni" , dedicato allo stilista scomparso Gianni Versace .
Nel 2003 , dopo diversi anni di silenzio , grazie alla Snowdonia (ottima etichetta indipendente , nella cui scuderia sono presenti i bravissimi Maisie) , il progetto Le Masque ritorna con il cd "Gli anni di Globiana" .
L'album mantiene salde le sue radici nella Canzone d'Autore Italiana , e rimane com ultima produzione ufficiale del gruppo Lombardo , escludendo la recente ristampa 'expanded' uscita nel 2008 ("Colloquio") e quella futura (con il dodici pollici "The Happy Flock" e la prima rara cassetta del '83 , assemblati insieme) .
Nel 2009 il cantante del gruppo Edgardo Moia Cellerino , oltre ad aver partecipato nuovamente , ma come solista , al celebre 'Premio Tenco' , ha pubblicato un altro importante compendio sonoro , dal titolo "L'Amore che gira il Mondo" , raccolta a suo nome , di brani tratti dal materiale prodotto dai Le Masque , uscito tra il 1995 ed il 2003 (includendo anche i brani del singolo "Sai" del '99) e la title track , canzone nuova ed inedita .
Una formazione quella dei LE MASQUE che fu valorizzata all'epoca (vari rinomati magazines del periodo , quali Rockerilla , Buscadero etc ...) ed attualmente molto poco viene ricordata , per non dire 'rimossa' mentalmente .
Asserendo ciò , mi riferisco soprattutto al pubblico 'indie' di allora , che non ha forse mai 'perdonato' la loro svolta musicale e linguistica (pubblico audiofilo ormai quarantenne , di cui facevo/faccio parte , con 'il tappo nell'orecchio' in certi casi , spesso e volentieri quando si trattava di artisti nostrani , per dirla come potrebbe fare solo il sagace e grandissimo Jannacci "... quelli che ... se sono 'indie' e cantano Italiano ... devono fare solo il Rap ..." , tanto per capirci ...) , sebbene questi ex-giovanotti abbiano fatto canzoni stupende , pur non usufruendo di quei badget economici che avrebbero meritato , anche se passati alle major , considerati una 'scommessa' a rischio , per non dire persa .
Adesso , nel mio piccolo , Giustizia è fatta .
Palco d'Onore all'interno di Pinzillacchere Musicali , che altresì vuol significare gratitudine da parte di un appassionato fruitore e collezionista di vinili , con 'affinità elettiva' nei loro confronti , come dimostra la minuta foto del mio profilo .

La Luce del Tramonto .
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"... Noi vediamo pulviscoli di polvere inafferrabile ..."

venerdì 4 marzo 2011

IRENE FARGO - Le Parole Nude

Una delle voci femminili più belle ed interessanti degli Anni '90s .

Arriva dalla provincia di Brescia , Flavia Pozzaglio in arte IRENE FARGO .

Fin da giovanissima con la passione per la Musica e dalla spiccata vocalità , inizia la sua esperienza nel coro polifonico 'Città di Chiari' , ricoprendo spesso il ruolo di cantante solista , in cui Pergolesi , Mozart , Schubert , Vivaldi sono solo alcuni dei compositori ai quali dà voce , con sensibilità , calore e precisione .
Dopo questa esperienza 'chiesastica' , dove mostra una voce duttile ed intensa , ha la possibilità di diventare una delle voci nuove del Pop Italiano .

Nel 1988 la prima importante tappa della sua carriera è la partecipazione al 'Festival di Castrocaro' , in questa occasione Irene presenta il brano "Le donne dei soldati veri" , conquistando la finalissima .
Viene notata da un discografico della Carosello , Enzo Miceli , che immediatamente la mette sotto contratto .
Incide così il suo primo album d'esordio , dal titolo omonimo "Irene Fargo" , disco Pop poco commerciale tutto sommato , ma dal forte impatto emotivo .
Con un look 'da bibliotecaria' , nel 1990 la Fargo si affaccia nel mondo del Pop nazionale , con i brani di questo album scritti dallo stesso Miceli , in collaborazione di Gaetano Lorefice , mentre tra i musicisti sono presenti Lucio 'Violino' Fabbri , Paolo Costa e Vittorio Cosma .
Tra le canzoni piu' riuscite di questo album troviamo oltre il brano presentato a Castrocaro , "Nannarella" , ispirata dall'attrice Anna Magnani , e "Dialoghi" che sara' anche il primo singolo inciso con la Carosello (1989) e la scanzonata ed estiva "Le ragazze al mare" .
In questo lavoro troviamo anche due splendide interpretazioni di due evergreen della Chanson francese , "Mon homme" e "Milord" , tratte dal repertorio di Edith Piaf .
Nel 1991 Irene partecipa al Festival di Sanremo con il brano "La donna di ibsen" , ispirata da un testo teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen intitolato Casa di bambola .
Il pezzo permette alla cantante di dimostrare la sua grande estensione vocale e la sua dizione chiara e perfetta .
Al Festival Irene si piazza al secondo posto della categoria 'giovani' .
Il successo e' tale che induce la Carosello alla ripubblicazione dell'album d'esordio precedentemente poco promosso , con l'aggiunta di due inediti: quello sanremese e "Ti do' una canzone" , incisa con Grazia Di Michele .
Nell'autunno dello stesso anno viene immesso sul mercato un nuovo singolo (uscito anche anche mix a dodici pollici) , "Ugo" , un brano ironico e funkeggiante , che mostra l'altra faccia artistica di Irene Fargo .
Nel 1992 l'artista Lombarda e' nuovamente in gara al 'Festival di Sanremo' con il brano "Come una Turandot" , un brano di ispirazione lirica alla famosa opera Pucciniana , confermando le sue capacità e la sua estensione vocale .
Alla manifestazione si classifica nuovamente al secondo posto della categoria 'giovani' e dopo la partecipazione sanremese esce il suo nuovo lavoro discografico , chiamato "La voce magica della luna" .
Tra i brani principali di questa lavoro troviamo "Sabbia d'Africa" , "I separati" , scritto da Vincenzo Spampinato , "Mimi'" , "Camminando" e "Il professore" scritto per lei da Grazia Di Michele .
La Fargo partecipa al 'Nuovo Cantagiro '92' con il brano "Sabbia d'Africa" , piazzandosi al terzo posto .
Sempre nell'estate del '92 partecipa al 'Festivalbar' .
Abbandonato ormai il look dell'esordio per una immagine più avvenente e sensuale , verso la fine dell'anno viene pubblicata la versione remixata di "Sabbia d'Africa .
L'anno seguente , nel '93 , pubblica il suo terzo lavoro dal titolo "Labirinti del cuore" , un disco ricco di collaborazioni importanti , con la produzione e gli arrangiamenti sono di Fio Zanotti , mentre diversi sono gli autori che scrivono per lei tra cui Roby Facchinetti , i Kaballà , Mariella Nava .
Tra i brani dell'album , "Ma quando sara'" con la partecipazione vocale di Roby Facchinetti , "Io ti vedo (uomo lo sai)" che vede Dodi Battaglia alla chitarra solista , "Inverno" della Nava e la già citata "Sabbia d'Africa" .
Nel 1994 Irene Fargo partecipa a 'Viva Napoli' , in onda sulle reti Mediaset , dove propone una personale versione del classico "Reginella" .
Il pubblico presente si accorge di quanto la sua voce sia adatta a cantare i brani in lingua Partenopea e le fa conquistare la finale della gara .
Nel 1994 entra nel cast di "Domenica in" , famoso contenitore domenicale della Rai . Irene torna a 'Viva Napoli' nel '95 , con la bellissima "Era de maggio" , riproposta stupendamente anche da Franco Battiato , all'interno di uno dei suoi "Fleurs" , molti anni dopo .
Innamoratasi della Canzone Napoletana , sempre nel '95 la Fargo partecipa a 'C'era una volta il Festival di Napoli' , trasmesso dall'allora TMC , dove propone "Malinconico autunno" ed alla manifestazione televisiva 'Napoli prima e dopo' , trasmessa dalla Rai .
A seguito di questa partecipazione esce un album , "O' core Napule" , contenente alcuni classici Napoletani , impreziositi dalla voce di Irene , nel disco supportata da un'orchestra diretta dal maestro Paolo Ormi .
Nel 1996 incide due brani con il Piccolo Coro Arcobaleno , dedicati ai bambini , dal titolo "Ghiri" e "Ma è Natale" , brani che vengono immessi nel cd "Ghiri ghiri" , il cui ricavato andra' devoluto in beneficenza per alcuni enti assistenziali dell'infanzia .
Nello stesso anno si aggiudica il primo premio alla trasmissione 'Ma l'amore si' , in onda sulle reti Mediaset , dove rilegge la famosa "Io che non vivo" del grande Pino Donaggio .
L'anno successivo pubblica , sempre per Carosello , un nuovo lavoro discografico intitolato "Fargo" . L'album contiene cinque brani inediti tra i quali spicca "Tu mio io" , la partenopea "Si nun tuorne" e "Ah l'amore" scritta per lei da Daniele Fossati , mentre la seconda parte di questo lavoro e' costituito da alcuni brani del suo repertorio , presi da un live .
Nel 1999 incide un nuovo lavoro , "Appunti di viaggio" , una rivisitazione di alcuni brani di successo del suo repertorio con un nuovo arrangiamento piu' tre inediti , "Sei tu" , un brano tradizionale portoghese con testo adattato nella nostra lingua da Irene stessa , il classico internazionale "Ebb tide" (già cantato da Sinatra e dai Righteous Brothers) ed un brano della Piaf , particolarmente cara alla Fargo , l'emozionante "Je ne regrette rien" .
Nel 2000 incide un ottimo album dal titolo "Vai da lei" contenente le piu' note canzoni scritte da Paolo Limiti nel corso della sua carriera di autore , inoltre partecipa frequentemente alla trasmissione 'Alle due su Rai uno' condotta sempre da Paolo Limiti .
Nel 2002 , ormai cantante affermata , per Irene un nuovo debutto , questa volta a teatro , nel ruolo di attrice interpretando Maryanne nel 'Il ritratto di Dorian Gray' .
L'anno successivo Irene torna a teatro con la Fondazione Teatro di Napoli , nel famoso musical "I promessi sposi" tratto dal celebre romanzo , nel quale ha due ruoli , vestendo i panni della famosa monaca di Monza ed anche della madre di Cecilia .
Verso la fine dell'anno 2003 , Irene incontra Francesco Palmieri , giovane autore che scrive per lei una nuova canzone dal titolo "Trappole" , pubblicata in un nuovo cd singolo .
Nel 2005 , la cantante Bresciana torna con un nuovo lavoro discografico dal titolo "Insieme" , costituito da alcuni inediti e reinterpretazioni di classici della Canzone Napoletana (come "la Palummella" e "E' spingole frangese") , della Chanson (le immancabili "Vie en rose" , "Le Feuilles mortes" e "Hymne a l'amour") e dal Fado portoghese ("i brani "Fado Português" e "Ferreiro") .
Dopo altre partecipazioni teatrali come attrice/cantante , tra cui un musical dedicato a Glenn Miller e Gershwin , un nuovo album di inediti , con la direzione artistica di Rosario Di Bella , sembra almeno dal suo sito , pronto per essere pubblicato , in occasione anche dell'uscita editoriale di un libro , nel quale l'artista racconta alcuni aneddoti della sua vita .
Ancora oggi , a mio modesto parere , IRENE FARGO e' sicuramente una delle interpreti femminili più dotate vocalmente all'interno del panorama musicale Italiano , artista a 480° , che si è sempre rimessa in gioco affrontando diverse fasi musicali nella sua carriera , considero così la sua presenza in questo blog un atto dovuto ed un giusto riconoscimento al merito .

Première Chanteuse .
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" ... potrei metterci tutto anche le storie andate perse ..."