venerdì 28 gennaio 2011

GIORGIO LANEVE - Solo tra gli Atomi

Con questo ultimo post del Gennaio 2011 , ritorniamo alla Canzone d'Autore '70 , un vero marchio di origine controllata e garantita per quel periodo , una costellazione musicale fieramente 'Made in Italy' .
Un personaggio da 'dietro le quinte' , professionista integerrimo , oggi probabilmente anonimo e poco rivalutato , un autentico songwriter che ha scritto pagine sonore notevoli a mio parere , oggi difficilmente reperibili .

Da Milano , nel 1970 allora giovanissimo GIORGIO LANEVE , futuro ingegnere elettronico , fece capolino nel cantautorato nazionale .
'Armato' di una chitarra e della poesia , si fece timidamente largo nell'establishment musicale popolare , con il Folk , Leonard Cohen , Fabrizio De Andrè e George Brassens , probabilmente , come idoli pagani da venerare e prendere per modello .

La 'prima volta' in ambito discografico ebbe luogo proprio in quell'anno , dopo esser stato scritturato dalla Philips , diede vita al suo primo omonimo album "Giorgio Laneve" , che lo vede in chiaroscuro in una copertina , un po' alla maniera del Caravaggio , crepuscolare ed obumbrato , munito del suo strumento .
Il disco del 1970 resterà , secondo me , il suo apice discografico e lirico , con all'interno intimi , introversi e delicatissimi brani quali "Cerchi rosa cerchi blu" , "Cronaca della città" , "Che cosa dire di te" , "L'amore stasera è venuto nella mia stanza" e "Amore dove sei ?" .
Proprio quest'ultima canzone (brano molto bello che resterà il suo 'hit' più conosciuto) verrà fatta uscire anche come 45 giri , con la melanconica e notevole "Sono un vagabondo" nel lato B del singolo .
Con questa canzone , Laneve si presenterà all'importante manifestazione del 'Disco per l'Estate' , sempre nel '70 , al fianco di più celebrati e rinomati artisti del calibro di Reitano , Dorelli , i Nomadi , la Berti , Gagliardi e molti altri (un totale di 54 canzoni in gara , una vera kermesse) .
Il ventitreenne Giorgio Laneve , sbaragliando critiche avverse e pregiudiziali , vista la sua giovane età , si piazzerà sorprendentemente tra i dodici finalisti (arriverà ottavo , "Lady Barbara" di Renato dei Profeti sarà il brano vincitore) , portandolo così alla ribalta della cronaca e delle intransigenti platee dell'epoca .
In un primo momento , il cantautore Milanese verrà accostato , un po' per l'aura di ombroso narratore , alla figura inarrivabile di Luigi Tenco , scomparso pochi anni prima nel 1967 , un raffronto del tutto errato , una tesi sempre rifiutata da Laneve stesso .
Bisogna far presente che allora tale paragone non aveva una valenza molto 'positiva' , in quanto lo stesso Tenco non era 'apprezzatissimo' dai magazines nazionali (di spettacolo , musicali e di gossip) , a causa del carattere introverso e della sua inverosimile 'scontrosità' , poco incline nel rilasciare interviste e farsi fotografare , per non citare le sue opinioni 'contro' al sistema politico e sociale , imperante ormai dal dopoguerra .
Nel 1971 Giorgio Laneve incide un nuovo singolo sempre per la Philips , dal titolo "La leggenda del mare d'argento" , con il retrobrano "Riapri gli occhi" , due autentiche poesie musicali che finiranno all'interno del suo secondo 33 giri , "Amore e leggenda" , un disco che ondeggia tra il reale e l’irreale , album nettamente 'positivista' , nel quale tutto risulta come una luminosa energia , dove tutto rinasce .

Opera di rilievo , per certi aspetti 'cosmica' , nel quale sono diverse (oltre ai due brani già citati) le canzoni degne di nota , tra cui una poesia del Poliziano 'adattata' in chiave musicale .
Autocostruitosi il suo strumento di lavoro , la chitarra , Giorgio Laneve ha sempre affermato di non sentirsi 'Pop' nel senso più comune del termine , ma al tempo stesso di volersi distaccare dall'etichetta di 'intellettuale tout court' , che usa parole difficili , bensì di voler raccontare le problematiche dell'individuo con parole 'belle' .
Nel 1973 Laneve passa alla Decca e pubblica il suo terzo longplaying , il 33 giri "Un poco abitudine ..." , in copertina presente in un'immagine 'al negativo' , con la sua inseparabile chitarra .
Album altresì notevole che conteneva la bellissima "Quando devi cercare le parole" , "L'uomo nero" , ed il brano "Bella marchesa" , traduzione fatta dallo stesso Laneve del brano "Marquise" di Georges Brassens .
L'anno successivo , Laneve decide di intraprendere un percorso diverso , le musiche per i bambini .
L'interesse per 'le favole in musica' avrebbe 'colpito' nello stesso anno , un altro grandissimo protagonista della Canzone Italiana , Sergio Endrigo con l'album "Ci vuole un fiore" uscito nell'ottobre del '74 (anche Lauzi si avventurerà in quella direzione , nella seconda parte della sua carriera , con notevole successo peraltro) .
Pubblicato sempre dalla Decca , esce così "Viva fantasia" , un piacevole disco in cui la dolcezza della voce e l'approccio 'Faberiano' alle filastrocche (per altro già presenti nel disco d'esordio , "Il Cavaliere e la Dama" per esempio) fanno il resto .
La nuova strada intrapresa dal cantautore Laneve , avrà il suo seguito due anni dopo , questa volta tramite una nuova casa discografica , la Divergo di Ricky Gianco .
Nel 1976 esce "Accenti" , album nel quale affronta tematiche quali guerra e pace , l'ecologia , la solitudine , con le parti vocali cantate insieme da Laneve e dai bambini del gruppo vocale 'Le Mele Verdi' e la musica pulita ed orchestrata , con il supporto della batteria , dai tratti ingenuamente Funky in certi momenti .
Questo disco rimane ad oggi il suo ultimo album .
Nel 1981 pubblica , con l'arrangiamento di Gianni Bobbio , per la RCA un 45 giri contenente la sigla "L'ispettore Nasy" , un programma Tv , sempre per i bambini .
Piero Ciampi avrebbe detto di lui "ha tutte le carte in regola per essere un artista" , ma GIORGIO LANEVE , una voce delicata e suadente appoggiata alla struttura 'semplice' solo in apparenza creata dalla sua chitarra , avrà ritenuto più giusto lasciar perdere le proprie traccie nel tempo , inadatto al grande pubblico , ai media , per tutti coloro che 'camuffarono' la Canzone d'Autore in un fenomeno di costume , una moda e niente più .
Un grande Cantautore , solitario 'vagabondo' con la chitarra , trascurato e troppo presto messo da parte .
Cari Visitatori et Seguaci , fatevi allora cullare dalla sua Musica , al riparo dallo stress quotidiano .

Delicato e Dimenticato Chansonnier .
http://hotfile.com/dl/82237430/b809eaa/GRGLNV_vnlgrg.html


"...Come sassi noi siamo come sassi inerti e inamovibili ..."

mercoledì 19 gennaio 2011

K A R N A K - Entità Nascoste

Dopo aver letto un interessante articolo su quello che reputo l'attuale miglior magazine musicale Italiano (mi riferisco alla testata Blow Up) , in cui si evidenzia la rivalutazione attuale del periodo Synth Wave/Post Punk degli '80s , con nuove formazioni ed artisti oscuri ormai datati , in certi casi di 'secondo piano' già allora (un trend musicale nuovamente in voga sembra , soprattutto negli Stati Uniti , 'ribattezzato' furbescamente Minimal Synth Wave o Cold Wave ...) , mi sono 'tuffato' nuovamente in determinati ascolti (per me all'epoca , seppur giovanissimo , fondamentali) , ripescando alcune 'entità' ormai nascoste e perdute in ambito del sottosuolo nazionale .

Dopo aver dedicato alcuni post ad importanti (o meno , secondo i punti di vista ...) rappresentanti dell'Underground Italico , ho pensato di metter giù un altro post (niente a che vedere con la Cold Wave sopracitata , che reputo valida ma non troppo , 'pompata' oggi dai media di settore e dalla rete , come è stato nel caso del cosiddetto 'ElettroClash' qualche anno fa , forse più del dovuto ...) dedicato ai nostri '80s Indipendenti .

Un tormentato e fulgido esempio di Post Punk Italiano , un gruppo dalla discografia minimale , che probabilmente risulterà misconosciuto anche agli 'addetti ai lavori' , ai più intransigenti e 'Curtisiani' amanti del sottobosco Wave '80s del Belpaese .

Provenivano , ancora una volta ('aspetto' di cui vado fiero) dalla capitale del Rinascimento e delle Belle Arti , la 'guelfa' Firenze , i K A R N A K , che fecero parte di quel sotterraneo movimento musicale che innalzò la città gigliata all'onore della cronaca nazionale ed internazionale negli Anni '80s .
Insieme ad un nutrito gruppo di progetti artistici , che in sintesi assemblava locali , discoteche , moda , arte visuale , musica e chi ne ha di più ne metta , questo gruppo di ragazzi partecipò all'attività artistico musicale con tutta la passione possibile , senza disporre di mezzi economici adeguati e pagando probabilmente di tasca propria tutto quanto , come spesso era necessario fare in quel periodo .
Con i più quotati Litfiba , Diaframma , Neon (solo per citare le più 'rinomate' realtà Fiorentine dell'epoca) ed altre formazioni locali , i Karnak ebbero una intensa attività concertistica , spesso di supporto , che si concretizzò allora con la produzione di un unico vinile , un sette pollici per la Electric Eye Records , grazie al mixaggio di Marcello Michelotti (frontman dei Neon) , nel 1984 fu dato alle stampe con il titolo "When the doors are closed" e conteneva solo tre pezzi (la titletrack , "Saqqara lights" e "Northern tempest") , dal sound tipicamente Dark / Post Punk , dalle tribali influenze 'albioniche' (i primi Banshees , con alcuni tratti 'neworderiani' , quelli di "Movement" per intendersi) e dalle 'affinità elettive' legate all'Egitto dei faraoni (il nome della band riprende chiaramente il tempio di Luxor , anche la cover del disco lo conferma) .
In merito alla Electric Eye Records , bisogna ricordare che fu una importante et fondamentale etichetta discografica indipendente Italiana , fondata credo nel 1982 circa da Claudio Sorge , nelle cui fila approdarono i più variegati progetti , dalla Wave al Garage Rock , dal suono Industrial Elettronico alla Psichedelia , con molte formazioni annoverate al suo interno (per citarne solo alcune Not Moving , Victrola , Effervescent Elephants , i Sick Rose , i Boohoos , Polyactive etc ...) nel periodo che va dal 1982 circa ai primissimi Anni '90s , il cui disco "Gathered" (1982) fu la primissima compilation di Rock Wave Indipendente nazionale del decennio .
Il gruppo Fiorentino era così costituito : Francesco Cosi (voce e sax) , Francesco Caldini (chitarre) , Pierluigi Soldati (al basso) ed Andrea Bellucci (batteria) , con l'aiuto di Sonia Butini (al violino) .
'Anonimi' forse oggi , in un periodo in cui avviene , e per fortuna, una sorta di 'risurrezione' storico-musicale di quegli anni , all'epoca i Karnak erano freneticamente presenti , per Firenze erano comunque un 'punto fermo' della nightlife 'on stage' dei locali Underground , con passaggi radiofonici frequenti tramite la principale Radio 'Libera' locale , mi riferisco a ControRadio , ancora oggi in attività , altra 'memoria storica' di quel lontano periodo .
Circondati 'da un sintomatico mistero' , dei Karnak si sono quasi del tutto perse le traccie .
Personalmente lo reputo un vero peccato , devo ammettere .
Scrivo 'quasi' perchè alcune 'impronte digitali' sono tornate a distanza di moltissimo tempo .
La prima traccia la possiamo trovare sul bellissimo box (contente quattro Cd) , edito nel 2007 dalla Spittle (etichetta che si 'prodiga' in fantastiche ristampe) , cofanetto dal titolo "Silence over Florence" (che credo sia già andato quasi esaurito , visto le non molte copie stampate ...) al cui interno possiamo trovare i Karnak con una sorta di 'opera omnia' contenente il loro unico vinile più altri eccellenti brani dal vivo e tratti da demotape presumibilmente (tra cui mi piace ricordare "Drivin' to Lubianka" , "Swinging in the Deep" e "Persepole's Maze") , un cofanetto che , secondo me , merita 'trovare' a tutti i costi .
La seconda traccia dei Karnak è presente nel bellissimo "Crollo Nervoso" , progetto che approfondisce la scena Rock Wave Italiana targata '80s , un Cd ed un Dvd che riassumano tramite musica ed interviste quel favoloso decennio (opinione personale , perchè 'vissuto' in parte ...) . Nel capitolo riguardante la scena Fiorentina , si rivedono Francesco Cosi con i suoi Karnak dal vivo ed una breve intervista .
Altro acquisto 'obbligato' .
Un periodo ormai lontano , nel quale la passione per la Musica , il sentore della 'novità' (la moda , la letteratura , i media , etc ...) , il 'ri'cambio generazionale , ormai stanco di un periodo estremamente politicizzato come il decennio precedente , diede luogo a molteplici espressioni artistiche e di vita per moltissimi giovani (probabilmente ancora oggi 'legati' a quel vissuto , come il sottoscritto , ma ormai immagino abbiate capito ...) , che mostrarono come la fantasia , la creatività ed i pochissimi mezzi economici a disposizione (la telefonia , il digitale , la rete erano solo immaginari futuribili , come la fantascienza di 'Urania' ed Asimov allora ...) potessero a loro modo 'fruttare' , non in termini economici magari , ma semplicemente nell'ambito della socializzazione , del divertimento e del comune stare insieme quanto possibile .
Insieme a moltissime formazioni giovanili (Jeunesse d'Ivoire , Dark Tales , Art Boulevard , State Of Art e molte altre , considerate ingiustamente 'minori') , il gruppo dei K A R N A K partecipò allora assiduamente con l'attività concertistica , in maniera più che dignitosa a quel movimento artistico , pur lasciandoci pochissimo materiale vinilitico in eredità .
Data la 'rivalutazione' di certi suoni 'di nicchia' , a livello internazionale , come ho scritto all'inizio di questo post , ho trovato giusto ricordare una formazione che , ha mio parere , veramente dovrebbe essere 'riesumata' dall'oblio , sconosciuta ad una gran parte di giovani odierni audiofili , 'preparatissimi' per ciò che riguarda il web e , mi auguro , estremamente curiosi nel cercare musiche un tempo 'innovative' , oggi difficilmente recuperabili se non completamente andate perdute .

Eroi nel Vento .
http://hotfile.com/dl/88211280/8182256/KRNK_ntrspttv.rar.html


"... Scatti ai nervi e sensi che le ombre dei sogni scuotono ..."

lunedì 10 gennaio 2011

LUIGI GRECHI - La Country Road

Per la serie 'misconosciuti e dimenticati' , restiamo in tema di 'fratelli' musicisti .

Dal Veneto , il Padovano Luigi De Gregori , in arte LUIGI GRECHI , è un chitarrista e Cantautore Italiano in attività dalla metà dei '70s , ancora oggi 'on the road' , ma pochissimo celebrato e ricordato dai media in generale , probabilmente perchè fin dall'inizio è stato 'offuscato' dal fratello minore , nato invece a Roma , un 'tale' Francesco De Gregori di 'Rimmeliana' memoria .

Il giovane Luigi cresce tra Pescara e Roma , dove frequenta il Liceo Classico e successivamente studia letteratura inglese all'Università , contemporaneamente impara a suonare la chitarra e si appassiona alla musica Folk angloamericana e al Country , compiendo poi numerosi viaggi (un lungo e importante soggiorno in Irlanda ricordato nella canzone "Dublino") .
Dalla metà degli Anni '70s , decide di intraprendere la carriera di musicista come interprete Folk , nel celebre Folkstudio a Roma , un locale entrato nella storia come luogo di formazione di tutta la cosiddetta 'Scuola Romana' dei Cantautori , dove stringe contatti importanti con illustri colleghi come Fabrizio De André ed Edoardo De Angelis , accompagnando alla chitarra addirittura la già allora conosciutissima Joan Baez , durante alcune sue apparizioni televisive in RAi .
Il costo della vita e la necessità di basi economiche necessarie e più solide , lo convincono probabilmente a trasferirsi a Milano , dove si mantiene lavorando come bibliotecario (come già suo padre) .
Assunto come nome d'arte il cognome materno Grechi , pubblica il primo longplaying a 33 giri dal titolo "Accusato di libertà" nel 1976 , per l'etichetta PDU (casa discografica della Svizzera Italiana , fondata da Mina) .
Nel disco ci sono alcuni pezzi più convincenti di altri , tra cui "Il mio cappotto" , brano tra i suoi più rappresentativi , poi "Mattmark" , "Uomo del Nord" e la titletrack .
Nel 1977 pubblica , per la stessa etichetta , l'album omonimo "Luigi Grechi" , contenente anche due canzoni inedite del fratello Francesco , cioè "Rosso corallo" e "La strada è fiorita" , un disco in cui si sente una maggior adesione alla ballata popolare americana .
Sempre assieme al fratello , Grechi firma la canzone "Dublino" , pubblicata sul terzo e ultimo album per la PDU , dal titolo "Come state ?" , uscito nel 1979 , realizzato con la partecipazione di noti musicisti come Roberto Colombo e Lucio 'Violino' Fabbri (già in un precedente post di Pinzillacchere Musicali) , dove accanto ad un classico come "Chitarrista cieco" , spicca anche una traduzione di "One of us cannot be wrong" di Leonard Cohen , intitolata "La regola d'oro" .
Un album variegato con sonorità Folk sempre più vicine al sound Country Rock americano , con Bob Dylan e Townes Van Zandt tra le probabili fonti d'influenza .
Grechi viene 'censurato' dalla PDU , per un brano (presumibilmente "Polmonidipiombo e Panciacromata") , un duro richiamo ai fatti di Seveso , forse il più grave disastro ambientale in Italia , e dopo una lunga pausa di silenzio , seguito nel 1987 dall'album "Dromomania" , pubblicato dalla CBS .
Nel frattempo continua comunque l'attività concertistica , collaborando anche con artisti come Peter Rowan , chitarrista americano Country e Bluegrass e con il celebre poeta della Beat Generation , Lawrence Ferlinghetti .
Luigi Grechi si trova di nuovo privo di contratto discografico , e sempre in compagnia del chitarrista Ricky Mantoan , decide di realizzare una cassetta autoprodotta dal titolo eufemistico "Azzardo" , pubblicata nel 1990 .
Le registrazioni contengono anche la prima versione della sua canzone più celebre , "Il bandito e il campione" , ispirata alla storia dell'amicizia tra il celebre ciclista Costante Girardengo ed il bandito Sante Pollastri .
Tre anni dopo , nel 1993 , ironia della sorte , il brano "Il bandito e il campione" viene ripresa da Francesco De Gregori nell'album dal vivo (la canzone sopracitata è l'unico inedito) , vendendo oltre 500.000 copie .
Nello stesso anno , Luigi Grechi si 'consola' , in quanto per quel brano gli viene assegnata la targa per la miglior canzone dell'anno dal 'Premio Tenco' .
Nel 1994 trova il giusto contratto per la Sony Music , pubblica allora la sua versione ufficiale del "Il bandito e il campione" , insieme ad altre canzoni nuove e alcuni aggiornamenti di materiale dei primi album ormai irreperibili , all'interno dell'album "Girardengo e altre storie" .
Nel 1999 esce "Cosìvalavita" , forse il più chitarristico dei suoi lavori , contenente brani inediti ed ancora alcune canzoni precedenti con nuovi arrangiamenti .
Nel 2003 pubblica l'album "Pastore di nuvole" , registrato dal vivo nel suo studio personale con lo stesso gruppo di musicisti che lo segue nei suoi concerti (chiamati la 'Bandaccia') , disco di nuovi inediti , ricchissimo di chitarre (elettriche , acustiche , pedal steel guitar) e fisarmoniche , con alcuni brani degni di nota , tra cui "Venti gradi sotto zero" , "Stivali e Tequila" , "Le vespe" , "Supergatto" e "Ma che vuoi tu da me" .
Nel 2005 si autoproduce nuovamente , un mini-Cd contenente quattro brani già editi e riarrangiati , dal titolo "Campione senza valore" , con lo scopo di rendere disponibile il suo materiale , ormai difficilmente reperibile .
Nel 2006 partecipa alla realizzazione del secondo album di Andrea Parodi e l'anno seguente , ancora autoproducendosi , pubblica il Cd "Ruggine" , una vera e propria versione 'allargata' del mini-Cd precedente , una registrazione 'domestica' ricca di calore , nel quale produce materiale ormai non più disponibile da tempo .
Influenzato dall'America , sia quella rurale che quella desertica , il suo Country Rock si fonde sia con la musica irlandese sia con canzone folkloristica e popolare Italiana , esperienze vissute sulla propria pelle attraverso la Musica .
Ormai 'rimosso' dalla stampa e dalla critica musicale , LUIGI GRECHI resta un personaggio piuttosto atipico nel panorama della Musica Italiana , che non ha mai voluto 'emergere' per la popolarita' , ma semplicemente esprimersi e cantare fatti reali e quotidiani .
Augurando nuovamente un buon 2011 , Vi invito ad un rilassato e comodo ascolto di questo bravissimo e dimenticato Artista .

Old Country Rocker Dylaniato .
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"... e sarei ricco e famoso se non fossi sconosciuto ..."

martedì 4 gennaio 2011

OLIVER ONIONS - 'Colonne' Sonore

Il primo post del 2011 .

All'insegna della spensieratezza e del divertimento , un 'mitico' duo che ha imperversato , con le proprie soundtracks e sigle televisive , la Musica Italiana negli Anni '70s e '80s .

Dal Lazio , più precisamente da Rocca di Papa , nella comunità montana dei Castelli Romani e Prenestini , gli OLIVER ONIONS (i fratelli Guido e Maurizio De Angelis) , sono forse ancora oggi tra i meno celebrati autori di colonne sonore per films e serie televisive , 'firmando' diversi lavori anche come Guido & Maurizio De Angelis , M & G Orchestra ed altri nomi (Oliver Onions era il nome di un romanziere inglese , sir George Oliver Onions , fu scelto sembra solo perché le due parole si pronunciano come si scrivono , lo pseudonimo che caratterizzò i dischi di loro maggior successo) .

I due fratelli hanno iniziato la propria carriera artistica come chitarristi , in seguito Maurizio si diplomò in composizione ed armonia , mentre Guido approfondì lo studio del flauto .
Fermamente convinti nel procedere con la professione di musicisti , fondarono prima i Black Stones , cambiando poi in Guido e Maurizio .
L'inizio della loro carriera musicale risale al 1963 , quando riescono a pubblicare il loro primo 45 giri per la CBS , "Un vecchio macinino" , singolo pubblicato appunto come Guido e Maurizio , entrando in seguito alla RCA , dove iniziano l'attività di arrangiatori , in coppia ma anche singolarmente , ma continuando comunque ad incidere .
Nel 1966 pubblicano per la ARC un album con sonorità Beat ("The Beat Melody" , pubblicato con il nome The G & M) .
Dopo il '67 sempre come 'turnisti' , ebbero modo di registrare in varie orchestre per molti importanti compositori tra cui Ennio Morricone , Riz Ortolani ed Armando Trovajoli oltre ad essere apprezzati arrangiatori per diversi cantanti Italiani di quel periodo (tra cui i Beans , Lucio Dalla , Gabriella Ferri , Nicola Di Bari) .
Nel 1970 , grazie alle celebri frequentazioni avute , entrarono in contatto con il grande ed oggi compianto Nino Manfredi , arrangiando la famosa "Tanto pe' canta'" e componendo la loro prima colonna sonora , "Per grazia ricevuta" , bellissimo film interpretato proprio da Manfredi , ottenendo un meritato successo .
Tra le numerose colonne sonore che hanno curato , quelle dei films di Bud Spencer e Terence Hill, come "Continuavano a chiamarlo Trinità" , "Più forte ragazzi" , "altrimenti ci arrabbiamo" (il 45 giri tratto dalla colonna sonora , "Dune Buggy" , uno dei loro maggiori successi) , "Anche gli angeli mangiano fagioli" , la serie di films del solo Bud Spencer ("Piedone lo sbirro" , "Piedone l'africano" , etc ...) e molte altre .
Sono inoltre opera loro le colonne sonore di molte famose serie televisive e cartoni animati , trasmesse dalla RAI dalla metà degli Anni '70s fino alla fine degli '80's , moltissimi singoli di successo come "Sandokan" (1976) , "Zorro" ('75) , "Orzowei" (1977) , "S.O.S. Spazio 1999" (1979) ed altre ancora .
La loro canzone "Santamaria" ebbe un discreto successo , soprattutto in Germania nel 1980.
L'ingresso dei due fratelli nel mondo dei cartoni animati , ha prodotto molte sigle tra cui "Galaxy Express 999" , "Il gatto Doraemon" , "Rocky Joe" nel 1982 , a cui fecero seguito "D'artacan" nel 1983 e "Il Piccolo mondo di Willy Fog" nel 1984 .
Una carriera ed una discografia piuttosto complessa per questi bravi compositori , pur non avendo mai scritto 'capolavori' , le musiche degli OLIVER ONIONS hanno certamente accompagnato le giornate di molti bambini ed adolescenti di allora , memorie rimaste impresse da motivetti apparentemente semplici , meritevoli oggi di una giusta rivalutazione .

Indelebili Ricordi .
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"...I feel like the king ... I feel like a king in my Buggy ..."