sabato 31 dicembre 2011

mercoledì 28 dicembre 2011

RENZO ARBORE - Geniale Ironia


Autentica espressione di 'Genialità Italiana' .

Nasce in Puglia nel 1937 , più precisamente a Foggia , Lorenzo Giovanni Arbore in arte RENZO ARBORE , uno tra i personaggi più popolari ed amati nella nostra penisola , che ormai da molti anni imperversa e porta alta la bandiera in tutto il globo terracqueo .
Cantautore, showman, conduttore radiofonico, personaggio televisivo, attore, sceneggiatore e regista , Arbore è un vero e proprio 'patrimonio nazionale' .
Con modi semplici , ma sottili , ironici ed autoironici , con le sue bizzarre trovate musicali e non , rappresenta ormai da tempo immemore l'Italianità , fatta di molti pregi e molti difetti .
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza , appassionato di Jazz , inizia giovanissimo a distinguersi come clarinettista , al seguito di una Jazzband Foggiana (i Parker's Boys) , poi si trasferisce presto a Napoli dove frequenta il quartiere americano e viene scritturato dal Club Uso (United States Organization) di Calata San Marco per suonare ogni sera davanti ai militari della Nato .
Poi A Roma, dove mostra subito il suo vero talento e non si fermerà più .
Nel corso degli anni , prima nei '70s con memorabili trasmissioni radiofoniche (spesso assecondato dal grande Gianni Boncompagni) come Bandiera Gialla , Alto gradimento e Radio anche Noi .
Seguiranno programmi tv come Speciale per voi , una sorta di processo ai cantanti in voga alla fine degli anni '60s (un processo sui generis , al Festival di Sanremo , lo realizza nel 1990) e L'Altra Domenica , il suo primo vero successo .
È in quest'occasione che per la prima volta il pubblico entra in diretta comunicazione con la televisione .
Con il giovane critico cinematografico Roberto Benigni , il cugino americano Andy Luotto , i cartoni animati di Maurizio Nichetti , i collegamenti con Mario Marenco da Roma ed Isabella Rossellini da New York .
La lunga serie nel piccolo schermo continua successivamente con Tagli, ritagli e frattaglie (1980) e Cari amici vicini e lontani (1984) .
Il boom di Arbore è dietro l'angolo .
Arriva con Quelli della Notte , appuntamento notturno , divenuto 'cult' , con un gruppo di comici es intellettuali davvero 'ispirati' .
Il risultato è una notte d'evasione e di caciara , volutamente cialtrona : con Riccardo Pazzaglia , il filosofo partenopeo, Massimo Catalano , l'intellettuale viveur ,
Maurizio Ferrini il rappresentante comunista-romagnolo , Simona Marchini che sogna amori appassionanti davanti alle telenovelas , la cuginetta Marisa Laurito in perenne attesa del fidanzato .
Ma soprattutto Andy Luotto travestito da arabo e l'incomprensibile e dadaista Nino Frassica da Frate Antonino .
La trasmissione segna un'epoca e le battute , veri tormentoni , diventano lingua Italiana quotidiana .
Arbore bissa il successo con Indietro Tutta, una parodia della Tv tutta quiz .
Tra i mitici protagonisti , Nino Frassica in versione sgangherato presentatore, le ragazze coccodè e le ballerine brasiliane del Cacao Meravigliao, Robertino (Mario Marenco in versione baby con grembiule) , la sgangherata orchestra diretta da Gianni Mazza .
Arbore ha avuto il merito/demerito di scoprire e lanciare allora nuovi personaggi fra i quali Roberto Benigni, Gegé Telesforo, Franco e Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito, Nino Frassica, le mitiche Sorelle Bandiera , Milly Carlucci, Francesco Paolantoni, Paola Cortellesi (la voce cantante di "Cacao Meravigliao"), Daniele Luttazzi e valorizzarne altri come Michele Mirabella, Luciano De Crescenzo , l'attrice Maria Grazia Cucinotta .
Si dedica anche al cinema e come regista dirige "Il Pap'occhio" (1981) e "F.F.S.S. cioè che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene ?" (1983) , entrambi censuratissimi , causa le molte e sferzanti battute e le poco velate allusioni politico-religiose, in tempi dove la censura era ancora molto presente .
Ma Renzo Arbore vuol dire anche Musica .
Come musicista pubblica il suo primo album ("Ora o mai più ovvero cantautore da grande") nel gennaio 1981 , cui faranno seguito molte altre uscite , tra cui mi piace ricordare "Quelli della Notte" (1985) , "Discao Meravigliao" (1988) , "Tonight Renzo Swing !" (2002) , sempre accompagnato da gruppi nutriti di bravissimi turnisti/musicisti (La New Pathetic Elastic Orchestra , gli Arborigeni , gli Swing Maniacs) .
Nel 1986 celebra il suo grande amore per il Jazz con il brano "Il clarinetto" con il quale si presenta a Sanremo , piazzandosi al secondo posto .
Nel 1988 porta dal vivo in tv il meglio degli artisti italiani e internazionali nel programma Doc su Raidue .
Dopo aver dato vita all'Orchestra Italiana , amplia formazione che rivisita la tradizione Musicale Napoletana (altra grandissima passione del nostro Arbore) con la quale incide vari dischi con moltissime ed estenuanti tournée in giro per il mondo , ottiene spesso ulteriore successo , come quello trionfale nel 1993 al Radio City Music Hall di New York .
Attualmente , lui Pugliese , è certamente il più popolare 'Ambasciatore' della Musica Napoletana nel mondo .
Già presidente di 'Umbria Jazz' , da molti anni è presidente dell'associazione dei Disc-Jockey italiani e da oltre vent'anni è testimonial della 'Lega del Filo d'Oro' , associazione onlus che assiste persone sordocieche .
Dopo molte onoreficienze , nel 2010 gli è stato attribuito il 'Premio America' dalla Fondazione Italia-USA .
Nel 2011 Renzo Arbore e la sua Orchestra hanno compiuto un lunghissimo tour in giro per l'Italia , per festeggiare 'in primis' i 20 anni insieme e celebrare al tempo stesso i 150 anni dell'Unità d'Italia .
Il gran finale è previsto per il 31 dicembre a Torino , in piazza San Carlo , con un grande concerto dedicato alla Musica Popolare , in compagnia del Coro Alpino Italiano .
Allora , prima del brindisi , Cari Seguaci 'Vicini e Lontani' , gustatevi questo ... 'aperitivo' , carico di ironia e buona Musica .

Archetipo della Modernità .
http://www.megaupload.com/?d=V9UTDAE0

"... tu nella vita comandi fino a quando , ci hai stretto in mano il tuo telecomando ..."

sabato 24 dicembre 2011

domenica 18 dicembre 2011

FRANCO CERRI - Il Jazz in Ammollo


Una importante figura della Musica Italiana presente fin dalla fine degli anni '50 e purtroppo ben poco ricordata dalle cronache musicali dell'attuale secolo .

Nasce a Milano , FRANCO CERRI , considerato il chitarrista Italiano più autorevole nel campo del Jazz Tricolore .
Proprio il Jazz grazie alla sua simpatia ed alle sue partecipazioni in Tv (varie trasmissioni Rai specialmente negli anni '60 e '70) , permise di avvicinarsi ad un grande fetta di Italica popolazione , da sempre piuttosto ostile nei confronti di quel suono 'impegnato' e allo studio della chitarra .
Una discografia infinita quella del M°Cerri , sempre molto apprezzato a livello internazionale , ha lavorato infatti al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo, Pino Presti, Jean Luc Ponty .
È uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell'Enciclopedia Treccani (gli altri due sono Carlo Pes e Lanfranco Malaguti) . Franco Cerri inizia ad imparare a suonare da autodidatta , lavorando nel frattempo come ascensorista presso la Montedison .
Durante la Seconda guerra mondiale si esibisce in spettacoli per i lavoratori nei dopolavoro , insieme con alcune orchestrine , riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecnica.
La sua attività professionale 'svolta' come chitarrista nel 1945 , con l'ingresso nell'orchestra di Gorni Kramer , a cui viene presentato dai componenti del Quartetto Cetra .
Negli anni seguenti ha modo di esibirsi insieme a molti grandi nomi del Jazz , tra i quali , nel 1949 , Django Reinhardt che è stato uno dei musicisti che lo hanno influenzato musicalmente .
Sempre con il gruppo di Kramer ha le prime sessioni di registrazione nei dischi incisi dai Cetra .
Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti , con cui decide di formare un gruppo autonomo , il Franco Cerri Quintet , con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa , continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del Jazz mondiale .
Nel 1954 ha una parentesi nella sua carriera come attore e ballerino , lavorando con Renato Rascel nella commedia musicale 'Tobia, candida spia' .
La Rai lo chiama inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul Jazz per la neonata televisione Italiana (... quando si dice il Servizio Pubblico ...) ed è proprio in queste occasioni che si mette in luce come showman oltre che come musicista , al punto da essere chiamato spesso come ospite in 'Il Musichiere' .
Ha anche avuto un'esperienza come contrabbassista , suonando nel 1959 nel quartetto del clarinettista Aurelio Ciarallo (completato da Sal Martirano al pianoforte e da Gil Cuppini alla batteria) .
Nell'ottobre del 1966 debutta negli USA esibendosi al 'Lincoln Center' di New York , ottenendo notevoli affermazioni anche presso i jazzisti americani .
Come session man e compositore Franco Cerri ha portato avanti , oltre alla sua carriera come jazzista , anche quella di turnista in sala d'incisione , lavorando con molti degli artisti più rappresentativi della Musica Leggera Italiana di quel periodo .
Già nel 1950 suonò con Bruno Martino per poi lavorare tra gli altri con Renato Carosone , Flo Sandon's , Nicola Arigliano , Peter Van Wood e Johnny Dorelli .
Negli anni successivi lavorerà con Mina e Roberto Vecchioni .
Si è dedicato inoltre alla composizione di canzoni , scrivendo tra le tante "Mister Jackson" per il Quartetto Cetra , "Se mi vuoi" e "Stazione Termini" per Bruno Martino , "La riconoscerei tra mille" e "Passavo di qui" per Nicola Arigliano , componendo alcune musiche per spot pubblicitari .
Negli anni '70 si prestò come attore in uno tra gli spot TV più celebri , che pubblicizzava un noto detersivo per il bucato , il Bio Presto , nel quale compariva in piedi , inquadrato a mezzo busto , immerso in una vasca di vetro piena d'acqua fino al collo: ottenne un successo popolare e divenne famoso come "l'uomo in ammollo" .
Tra i vari gruppi jazz da lui guidati in questo periodo è da ricordare il Franco Cerri quartet, in cui suonano anche, tra gli altri , Tullio De Piscopo, Angelo Arienti, Franco Bombino e Giorgio Azzolini .
Nel 1973 rinuncia al vecchio quartetto , costituisce così un nuovo complesso costituito da Nando De Luca al pianoforte , Pino Presti al basso elettrico , Giorgio Baiocco al sax e flauto , tenendo della vecchia formazione solo il batterista Tullio De Piscopo .
Con questi musicisti si esibirà in molte città italiane e sarà al fianco del violinista Jazz Stéphane Grappelli per una serie di concerti al Jazz Power di Milano nel 1973 .
Per la Fratelli Fabbri Editori realizza , in collaborazione con il chitarrista classico Mario Gangi , un corso in sessanta lezioni , che verrà ristampato per quattro edizioni .
Dal 1977 al 1979 è ospite fisso , insieme a Nicola Arigliano , nella trasmissione televisiva di cabaret 'Non stop' .
Forma poi nel 1980 un duo con un altro grande Italiano del Jazz , il pianista Enrico Intra , con il quale realizza numerose incisioni .
Nel 2000 viene colpito da un gravissimo lutto , la perdita del giovane figlio Stefano , anche lui bravissimo e valente chitarrista .
Il jazzista Meneghino non abbandona però la cosiddetta Musica Leggera e nel 2005 al Festival di Sanremo , sale sul palco dell'Ariston per accompagnare l'amico Nicola Arigliano insieme ad Antonello Vannucchi , tastierista dei Marc 4 .
Sempre nel 2005 gli viene conferito il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2009 riceve il premio Honorary Award per la 3ª edizione degli Italian Jazz Awards .
Una discografia sterminata la sua , attraversando tutte le sfumature del Jazz chitarristico , con moltissimi longplayings , dal 1952 fino all'ultimo del 2011 , dal titolo "Bossa with Strings" per Blue Serge .
Artista eclettico , autentico 'muro portante' del Jazz made in Italy , il M°FRANCO CERRI ha condotto generazioni di audiofili fino ad oggi , con tecnica, ironica simpatia e discrezione , attraversando molti lustri con esperienze e ricordi musicali difficilmente ripetibili , destreggiandosi tra la Musica Leggera ed i molti epici nomi tutelari del Jazz nazionale ed internazionale ormai scomparsi .
Decido così di inserirlo doverosamente in questo blog di 'memorabilia' , rivolgendo un sentito invito ai più giovani , nell'interessarsi a questo bravissimo Musicista ed al suo Lavoro .

Sotto Le Stelle del Jazz .

"... Pochi capivano il Jazz ... troppe cravatte sbagliate ..."