domenica 31 luglio 2011

SANTI LATORA - Mr.Farfisa

Ultimo post per questo Luglio 2011 .

Torniamo con qualcosa di 'leggero' , occupandoci nuovamente di 'Lounge Music' , ovvero tutto ciò che porta relax ed intrattenimento , senza lanciare messaggi o proclami
di sorta , ma vibrando note a più non posso .


Una autentica 'gloria' in questo campo musicale , ma misteriosamente passato inosservato da bloggers e programmi televisivi (tipo il meraviglioso 'Da Da Da' , unica cosa decente che trasmette adesso la Rai ...) , è stato il bravissimo 'organista professionale' SANTI LATORA .
Santi Latora e’ nato a Palermo nel luglio del 1935 (Buon Compleanno Maestro !!) e presso il conservatorio del capoluogo Siciliano si e’ diplomato in violino .
Dal 1955 al 1966 fa parte dei piu’ noti gruppi orchestrali italiani e dal 1960 intraprende una attivita’ con la celebre casa discografica Durium .
Sempre negli anni '60s fonda un suo gruppo musicale con il quale si esibisce nei migliori club Italiani di quel periodo , dal 'Gallery' al 'Bounty' di MIlano , alla 'Cabala' di Roma ; nell’estate del 1967 ha suonato all’ hotel Santa Cristiana a Marcelli di Numana (Ancona) ed e’ stato li che l’allora presidente della Farfisa Paolo Settimio Soprani , avendolo sentito suonare e conosciuto di persona gli propose di entrare a far parte del gruppo Farfisa come consulente musicale e dimostratore .
Nel dicembre del 1967 Santi Latora scioglie il suo gruppo ed entra a far parte della Farfisa .
Da quel momento la sua attivita’ discografica continua utilizzando in sala di incisione solo ed esclusivamente strumenti musicali Farfisa , diventando così il principale portavoce ('portanote' forse è il termine più consono) di quel favoloso organo .
Ottiene grandi successi in tutto il mondo , dalla fiera di Francoforte alla Convention di Chicago ed in innumerevoli tournees concertistiche in Germania , Inghilterra , Canada , Usa ed in Italia , con alcune sue incisioni rimaste per lungo tempo nelle classifiche .
Consulente musicale e dimostratore alla Farfisa dal 1967 al 1979 , Santi Latora può vantare una notevole discografia tra longplayings e singoli 45 giri , tutti o quasi con il marchio della Durium .
Una discografia imponente e ricca di albums strumentali , carica di ritmica e passione , di cui voglio ricordare "Sentimentale" del 1965 e "Sentimentale 2°" del 1970 ,
bellissimi 33 giri nei quali Latora ripropone alla sua maniera brani immortali quali "Over the Rainbow" , "More" (il celebre tema di "Mondo Cane" del grande Riz Ortolani) , "Hymne a l'amour" , "As time goes by" (di Bogartiana memoria) , "Midnight Cowboy" (del grande John Barry) con altre sue personali composizioni quali "Sentimentale" e "Gipsy" .
Due album che tutti gli amanti/collezionisti della musica strumentale dovrebbero avere obbligatoriamente .
Altri album di rilievo , dalle bellissime sgargianti e sensuali copertine , furono "Blue Flame" del 1971 , "The Sound Maker" ed "Emotion" del 1974 , "Latin Soul" del 1975 .
Un altro gran bel disco , uscito per la francese Pickwick sempre nel lontano 1975 , dal titolo "Santi Latora a l'Orgue" , vede l'organista 'ufficiale' della Farfisa alle prese con altre covers , come "I shot the Sheriff" , Bella senz'anima" , "Can't get enough of your love babe" .
Tra gli ultimi titoli degni di nota , l'album del 1977 "Music for friends" , "He's Magic" del 1981 e "Memories" del 1982 .
Attraversando epoche e storie , ritmi e suoni , tecnologie e strumenti , il maestro SANTI LATORA ci ha regalato le sue melodie con passione e tecnica , valorizzando il 'made in Italy' musicale sempre all'insegna del savoir faire e del divertimento , con raffinata eleganza e briosa giocosità tastieristica .
Un altro 'Master of Italian Lounge' senza alcun dubbio .
L'invito al relax è d'uopo durante questo mese , magari con l'aiuto di cocktails e buona musica .
Mes Amis ... approfittatene !!

Lounge Rendez Vous .
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"... More than greatest love the world has known ..."

giovedì 21 luglio 2011

ROSEMARY'S BABY - Requiem Eterno

Back to the '80s Italian Underground .

Ancora oggi un vero e proprio ''Culto'' , per quanto meteora musicale , già omaggiati ed affrontati da molti altri bloggers nazionali ed esteri .
Alla metà degli anni '80s , si fecero timidamente avanti questi giovani ragazzi provenienti da Verona e fin dal nome incutevano timore .
La formazione dei ROSEMARY'S BABY fu decisamente tra i progetti più affascinanti e seducenti di quel periodo , non solo in ambito musicale , ma anche culturale e ideologico .
Un progetto particolarmente 'a rischio' visti gli argomenti che trattavano (religione , occultismo , società , mass-media) all'interno di un contesto come quello nazionale , in cui la Chiesa aveva , ieri come oggi , una forte predominanza culturale .
I componenti del gruppo (dai misteriosi nomi quali Pierre Z. , Stefano S. , Dorella G. , Nicoletta F.) misero in piedi una struttura musicale decisamente difficile da approcciare , legati senza troppe velature a quel suono 'Industrial/Esoterico' di matrice britannica , da poco tempo in voga allora , con molti importanti protagonisti a livello internazionale , ma sempre di 'culto' per non dire 'carbonari' .
Una vera rivoluzione musical-culturale iniziata sul finire degli anni '70s , che ebbe con i Rosemary's Baby , un fiero ed apprezzato esempio proveniente dalla nostra cara Italia .
Cominciò tutto nel lontano 1981 a Londra , quando i Throbbing Gristle , padri fondatori storici del movimento Industrial , si sciolgono ; due di loro , Genesis P-Orridge e Peter “Sleazy” Christopherson (R.I.P.) , non perdono tempo e danno vita ad un nuovo progetto visual-musicale battezzato Psychic Television .
Progetto piuttosto diverso dalla loro precedente esperienza , tanto da spiazzare tutti musicalmente fin da subito con l’album di debutto "Force The Hand Of Chance" .
Il retro copertina dell’LP raffigura i due in una foto in cui indossano camicie con colletti da prete , sembra che i due vogliano presentarsi come sacerdoti di un nuovo 'Credo' .
Con la nascita di Psychic TV viene fondato il Temple Ov Thee Psychick Youth (T.O.P.Y.) , un’organizzazione che professa l’assurdità di ogni Fede , eccezion fatta per quella in sé stessi , e nelle potenzialità dell’essere umano , in particolare della sua mente .
La convinzione di dover agire magickamente sul proprio essere per poter giungere alla realizzazione di qualsiasi cosa si desideri (“Force The Hand of Chance” = “Forza
la mano del caso”) , tutte tesi e concetti derivanti da colui che venne definito successivamnte come 'l'Uomo più Malvagio di tutti i tempi' , cioè Alesteir Crowley .
La necessità di risvegliarsi dal torpore indotto dalla società moderna e liberarsi da ogni forma di controllo per poter agire in tal senso .
'Stato nello Stato' , con una plateale venerazione in tal senso per Charles Manson e la sua 'Family' o per il reverendo Jim Jones e il suo Peoples Temple , esperienza conclusasi con il clamoroso suicidio di massa di Jonestone .
Per la serie 'continuamo così ... facciamoci del male' , tanto per intendersi .
Ben presto cominciano a fiorire molteplici basi operative del TOPY in tutto il mondo , comunicanti e cooperanti tra loro , mediante scritti , scambi di materiale e soprattutto produzioni discografiche .
Ed ecco quindi come , anche in Italia , viene posta la base per una filiale del 'Tempio' , creata proprio dai nostri Rosemary’s Baby , mediante la fondazione dell’associazione culturale Ricerche Studi Babalon , con sede operativa a Verona , la quale comincia ben presto a raccogliere soci aderenti noti come Babalon Babies .
L’entrata in scena dei Rosemary’s Baby avviene il 1° Novembre 1984 .
Durante la notte di Ognissanti nella città Scaligera è successo qualcosa di scioccante : quando al mattino i cittadini veronesi escono di casa per andare ad omaggiare i propri defunti al cimitero, notano delle strane epigrafi appiccicate ai muri della città , su cui in inchiostro rosso sangue , campeggia la scritta 'Rosemary’s Baby is born' .
Un esordio che non passa inosservato : l’edizione del 2 novembre de “L’Arena di Verona” si butta a capofitto nella cronaca dell’evento , parlando di messe nere e satanismo .
Quasi un anno dopo i Rosemary’s Baby avranno l’occasione di precisare il senso del loro gesto sulle pagine dello stesso quotidiano , quando il loro atto sarà collegato ad altre
presunte azioni 'sataniste' nei dintorni , sottolineando il loro collegamento col TOPY di Londra .
Riguardo all’attività musicale dal vivo , la loro prima esibizione sembra esser stata all’Helter Skelter (mai nome di locale fu così appropriato) , come gruppo di supporto ai CCCP .
Sembra esser stata una performance pazzesca : Pierre canta e urla come un pazzo mentre il resto del gruppo, per la maggior parte impassibile ed allucinato, offre un tappeto sonoro potente e incessante , il tutto condito da gesti di autolesionismo come tagli sul corpo , con il pubblico attonito alla fine di questo concerto .
La cassetta "Magia Sexualis" circolò in tre diverse edizioni : le prime due sono probabilmente contemporanee o quasi, la terza è una successiva riedizione .
Sono molto poche le notizie in merito , si vocifera che le tre versioni non fossero nemmeno musicalmente del tutto identiche , pur presentando, almeno le prime due , gli stessi brani .
La cassetta si presenta musicalmente come una vera e propria cerimonia religiosa , suddivisa in riti e liturgie .
Il lavoro si apre con la registrazione originale di un canto tibetano e lentamente cominciano a crescere le manipolazioni sonore del gruppo fino ad arrivare alle loro vere e proprie composizioni .
Un inquietante viaggio tra campionamenti di cori , gemiti , piagnucolii , orgasmi , miscelati da frequenze distorte ed opprimenti .
L’effetto è un disturbante alternarsi tra atmosfere pesanti , oppressive ed atmosfere più rarefatte e sepolcrali .
Fino alla lunga conclusione : la registrazione di un rosario, sempre più disturbata dai rumori e dalle distorsioni man mano che ci si avvicina alla fine.
La loro scarna discografia vede poi la pubblicazione nel 1985 di "Love Songs" , il primo Lp (o meglio Ep) del gruppo .
Il magazine Italiano Rockerilla del dicembre 1985 dedica due pagine ai Rosemary’s Baby , con intervista e recensione del disco , venduto all’epoca direttamente dalla band a 8.000 lire , spese di spedizione incluse .

Oggi , sebbene il costo sia decisamente aumentato , rimane il loro vinile più facilmente rintracciabile .
Questo disco presenta provocatori riferimenti alla Family di Charles Manson , a partire dalla copertina , vale a dire la celebre foto in bianco e nero del sensuale abbraccio tra i corpi nudi di Roman Polanski e Sharon Tate, massacrata assieme al figlio che portava in grembo da alcuni accoliti mansoniani .
Fino al messaggio nascosto tra i crediti del retro copertina , ottenuto unendo solo le lettere in grassetto ('Death to pigs') , lo stesso scritto col sangue dagli assassini su di un muro della casa del regista .
Il primo lato di "Love Songs" si apre con “Om”, la registrazione di un’omelia di Giovanni Paolo II .
Poi improvvisamente parte “The power of love…” , versione riveduta e sviluppata di “Sanguis et semen” presente nella cassetta " Magia Sexualis" .
Sedici minuti circa di rumori , distorsioni , mormorate blasfemie , ideale colonna sonora per qualche oscuro ed osceno rituale a base di sperma e sangue .
Il lato B del disco si apre invece col tema principale di Rosemary’s Baby , il film di Roman Polanski da cui la band ha preso il nome , campionato in “Emabs Byos Y’Rra” , che introduce “See Woman See Human” , pezzo veramente ipnotico grazie all’ossessiva e tribale ritmica e alla prova vocale di Pierre , che dimostra di aver appreso la lezione vocale di Genesis P.Orridge , riguardo malsanità e seduzione vocale .
Chiude le danze il brano “1 Vortex” , vero e proprio vortice cacofonico di urla e grida sonore .
L'ultima produzione dei Rosemary’s Baby esce l'anno seguente , nel 1986 , con il longplaying in edizione limitata dal titolo "Andrew Woodhouse" .
Tiratura del disco in 500 copie (250 in distribuzione , allora , gratuita) , con libretto allegato , Il cui titolo stesso dell’album simboleggia il mutamento avvenuto nel gruppo .
Nel film di Polansky , Andrew è il nome che Rosemary vorrebbe dare al figlio , mentre alla fine , la 'creatura' sarà chiamato Adrian .
L’intero lato A del disco è occupato da una imponente cover di “The End” dei Doors , eterea e sognante , piena di percussioni .
Ci si ritrova galleggianti in una fumosa foschia per l’intera durata del pezzo , anche nel più movimentato finale , per la cui registrazione i Rosemary’s Baby hanno utilizzato alcuni strumenti usati dai monaci tibetani per l’ultimo pezzo del lato B .
Il testo è modificato, lo si può leggere interamente scritto a mano in una copia di una pagina di agenda datata 3 Luglio (morte di Jim Morrison…) , anche questa allegata al disco .
La seconda facciata dell'album è costituita da tre brani ,“Êni” un canto bizantino celebrato e cantato nel Monastero di Xenophontos , “La Ilahe Illallah” preghiera musulmana che ripete ossessivamente il titolo (trad. “Non esiste altro dio che Allah”) .
L'ultimo pezzo , “Swayambunath” , chiude il disco e la loro produzione , consiste nella registrazione di un mantra tibetano eseguita dai Rosemary'sBaby stessi , nel tempio di Swayambhu .

Un disco di culto per i collezionisti , oggi costosissimo e praticamente introvabile .
L’esperienza Ricerche Studi Babalon si chiude così come il progetto musicale .
Esempio di progetto musical 'anti-Pop' , blasfemo ed illuminato al tempo stesso , un gruppo veramente 'ostico'quello dei ROSEMARY'S BABY , rimasto sicuramente nel cuore dei molti 'adepti' della musica Underground Italiana , in primis di coloro che facevano parte della schiera 'dura e pura' , attratta dal suono Industrial e dalle sue derive ritual-esoteriche (ricordo anche con piacere e nostalgico rimpianto , i miei concittadini LashTal) , tra cui colui che scrive .
Si astengano sensibili e deboli di cuore , puristi della Melodia , inguaribili romantici e Rockers 'politically correct' .
Perdete ogni speranza voi che ascoltate ... ma non questo 'rippaggio' da vetusto vinile !!

Ite Messa Est .

La Litania Occulta .
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"...Non ti noccia la tua paura
ché , poder ch'elli abbia ,
non ci torrà lo scender questa roccia ..."

Dante Alighieri (Inferno VII)