venerdì 26 marzo 2010

ISABELLA IANNETTI - The Twist Girl

Nasce in Puglia , vicino Bari , la graziosissima ISABELLA IANNETTI (il vero nome è Carmela) bravissima Cantante dei Sixties Italiani , una delle più belle voci che hanno sollevato la musica nostrana in un periodo storico felice per il 'BelPaese' , dove la voglia di ricominciare , il 'miracolo economico' (o 'Boom' che dir si voglia) , l'allegria e la spensieratezza erano elementi prioritari per ogni 'buon' cittadino .
Isabella studia canto , chitarra e pianoforte e nel 1963 si iscrive ad un concorso per voci nuove , patrocinata da Enzo Radaelli e da "Tv Sorrisi e Canzoni" , vincendola .
Questa vittoria le dà l'opportunità di partecipare al Cantagiro , dove presenta "T'hanno visto domenica sera" un Twist composto da Mogol , Del Prete e da Adriano Celentano , arrangiata da Detto Mariano , classificandosi al secondo posto .
Il brano entra nella classifica dei dischi più venduti , regalandole una grande popolarità .
Nello stesso anno incide "Un ragazzo così" composta ancora da Mogol .
Nel 1964 firma un contratto con la Durium e torna a gareggiare al Cantagiro dove propone "Va...tu sei libero" , cover di un brano lanciato da Lesley Gore .
In autunno pubblica un nuovo singolo composto da Don Backy ed Adriano Celentano dal titolo "Quanti ragazzi" che ottiene un discreto successo , mentre l'anno successivo partecipa al Disco per l'Estate con "Sono tanta innamorata" conquistando un ottimo riscontro di vendita ed entrando nelle posizioni più alte della hit parade . Dopo la partecipazione al Festival di Napoli , incide un altro brano dal titolo "Vivrei di pane"
Nel 1966 vince il festival della Canzone italiana a Malta con il brano "C'è lui che mi consola" , inoltre partecipa nuovamente al Disco per l'Estate con "L'amore nei ragazzi come noi" che giunge in finale .
La Durium , visti i risultati e le vendite della Cantante , pubblica l'album "Ecco Isabella Iannetti" contenente alcuni dei suoi successi già editi più "La felicità" .
E' presente anche al Festival delle Rose con il brano "Una danza al chiaro di luna" che ottiene un discreto successo
Nel 1967 invece partecipa ancora al Disco per l'Estate con "Corriamo" piazzandosi in finalissima e nelle posizioni alte delle classifiche dei dischi più venduti e ritorna al Festival delle Rose , con il brano "Una testa dura" ripetuta anche dal gruppo Les Surfs
Arrivato il 'mitico' '68 , Isabella Iannetti nonostante fosse candidata al Festival di Sanremo ,non riesce inspiegabilmente ad accedervi , ma il brano che aveva scelto "Stanotte sentirai una canzone" viene comunque pubblicato .
Vi partecipa però l'anno seguente , con un interessante brano dal titolo "Una famiglia" che affronta il tema dell'incomunicabilità delle nuove generazioni (di allora) nei confronti dei genitori .
Il brano è composto da Memo Remigi , che concorre insieme con lei alla manifestazione Sanremese .
Al disco per l'Estate propone con successo "Cuore innamorato" e alla fine dell'anno incide il brano dal titolo "La lettera" .
Alla successiva ed ennesima partecipazione del Disco per l'Estate 1970 propone "Il mare in cartolina" che entra in finalissima e raggiunge un ottimo piazzamento , incidendo a seguire un nuovo singolo dal titolo "Falsità" composto da Roberto Vecchioni
Il 45 giri dal titolo "Senza sole" (1971) è un piccolo 'flop' e non gode però di alcuna promozione , stesso risultato per "Partita per amore" (1972) composto per lei da Cristiano Malgioglio e Mino Reitano .
Dopo una pausa di tre anni , incide un nuovo singolo "Gente del circo" , ma non raggiunge i risultati sperati .
Gli anni '70 , sanciscono la conclusione di un periodo storico , per molti aspetti , Isabella Iannetti così decide di ritirarsi e concludere la carriera di Cantante , per dedicarsi interamente alla famiglia .
Riappare nel 1998 , quando il 'revivalista' televisivo Paolo Limiti la invita a partecipare a "Ci vediamo in tivù" dedicandole una settimana di presenza televisiva dove ripropone dal vivo i suoi successi e nell'Anno Domini 2000 , a distanza di ben venticinque anni , torna in sala d'incisione per reinterpretare i suoi successi in album pubblicato dal titolo "Isabella Iannetti - I suoi successi" contenente anche due inediti .
Due occhi bellissimi , una voce dalla notevole estensione , scatenata e squillante , insomma una vera 'Ye Ye girl of the Sixties' .
Enjoy , do the Twist !!!

Melodica e Sbarazzina .
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"... e se domani ci sembrerà soltanto un'avventura ..."

lunedì 22 marzo 2010

ROSANNA RUFFINI - Lontani Ricordi

Altro post , altra Artista 'caduta' nel limbo della memoria nazionalpopolare .
Lontani Ricordi appunto , avvolti ormai dalle più fitte nebbie dell'universo musicale Italico .

La Milanese ROSANNA RUFFINI è stata una Cantante Italiana divenuta in seguito Attrice , una figura artistica 'bizzarra' in certe fasi della sua carriera che è stata ingiustamente , a mio modo di pensare , sottovalutata fino ad eclissarsi per quanto riguarda l'aspetto musicale .
Il suo esordio avvenne dopo il conseguimento della maturità presso il Liceo Artistico , così che iniziò a scrivere canzoni e testi per il Cabaret .

Nel 1971 intraprende anche la carriera di attrice , debutta nel film commedia "Jena ridens" affiancando Pippo Franco , Carlo Delle Piane e Gino Pagnani , instaurando un sodalizio col Salone Margherita che durerà per alcuni anni .
L'anno seguente , Castellacci e Pingitore la scelgono per i film commedia "'Ndo vadis" ed "Homunculus" sempre con Pippo Franco , Delle Piane e Gianfranco D'Angelo .
Nel 1973 Rosanna Ruffini e' invece al fianco di Oreste Lionello e del solito Pippo Franco nello spettacolo "Hobby" e "Raptus" , ancora sotto la direzione di Castellacci e Pingitore .
Nel 1976 ritenta la carta musicale con un nuovo album , per l'etichetta EMI , dal titolo "...Sono nata con la camicia..." , uno dei più bizzarri e geniali longplaying di tutta la discografia Italiana , nella cui copertina si presenta vestita come una bambina 'schizoide' , un disco composto da canzoni/recitazioni satiriche da lei scritte , dalle atmosfere piuttosto macabre con testi a tratti 'spietati' , contenente brani come "L'autosadica" , "Annamaria mia" , "Il fachiro Ali Mortè" , "Il gatto boh" , "Mantrakke il mako" , album del tutto inclassificabile per quanto riguarda il 'tipo' di Musica , ma da avere assolutamente .
Arrivati al 1982 firma un contratto con la RCA dove dimostra sapientemente di essere una particolare Cantautrice , l'album porta nuovamente il titolo di "Rosanna Ruffini" e tra le canzoni degne di nota segnaliamo "Signor Pirata" , "Sono mediterranea" , "Chi la fa l'aspetti" , testi diretti e 'femministi' (?!) con brani a tratti più Rock per quanto riguarda il sound ed una voce prorompente .
Torna poi in teatro con Gianfranco D'Angelo pere recitare in "E' stato un piacere" .
Nel 1984 la Ruffini pubblica un Q disc (trattasi di un vinile , simile ad comune Lp , ma contenente solamente quattro canzoni di solito) dal titolo "L'amore quanto vale" , sempre per la RCA che viene ben sponsorizzato e raggiunge anche un discreto successo .
Nell'album troviamo brani come la reggaeggiante "Il battello della virtù" e l'elettronica de "I cavalieri del thè" dalle atmosfere vagamente 'Battiatane' che possono anche ricordare Giuni Russo .
I brani sono firmati tutti da lei , sia per i testi che per le musiche .
Nel 1985 torna ad incidere per la Rca , l'album "Lontane noi" , un lavoro che contiene alcuni inediti come "Vento di mare" , "Ma dove sono finite" , "Signore in libertà" , "Amici di stazione" oltre il brano omonimo "Lontane noi" , che ottiene un riconoscimento dal Club Tenco .
L'album "Lontane noi" sarà purtroppo la sua ultima produzione musicale .
Continuò invece la carriera di attrice , dopo una lunga pausa , partecipando alla sit-com televisiva "Due per tre" con Johnny Dorelli e Loretta Goggi nel 1997 e dopo dieci anni , nel 2007 , ha interpretato un ruolo nella celebrata fiction tv "Un medico in famiglia" con Lino Banfi e Milena Vukotic , conducendo poi alcune trasmissioni radiofoniche come presentatrice , ha inoltre collaborato ai testi delle trasmissioni di Antonio Ricci per la Fininvest .
Rosanna Ruffini è stata una bella Voce , potente ed a tratti aspra , affidata a testi senza compromessi , spesso graffianti , probabilmente troppo 'avanti' con i tempi sia per i contenuti sia per il modo di proporli , un'Artista mai stata valorizzata per quel che forse davvero meritava .
Vi invito , miei prodi , dunque ad ascoltarla , tramite questa 'chicca' dal Vinil rippata !

Ferocemente Tenera .


"...ogni Artista ha avuto il suo periodo blu , io ho avuto quello dell'ematoma..."

sabato 20 marzo 2010

GAZNEVADA - Urlo Metropolitano

Un altro post dedicato a 'Bologna ed i suoi Orchestrali' per dirla con De Gregori .

I mitici GAZNEVADA sono stati una importante "Rock" band Italiana (il termine Rock è piuttosto 'vago' in realtà ...) attiva tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80 .
Il gruppo si forma a Bologna nell'ambito della scena musicale locale , prima come Centro d'Urlo Metropolitano , strana formazione 'movimentista' , il cui unico mitico brano "Mamma Dammi la Benza" era stato pubblicato su cassetta in occasione del Convegno sulla Repressione del settembre 1977 .
Successivamente , ispirandosi al titolo di un racconto di Raymond Chandler ("Gas di Nevada" del 1935) , la band viene ribattezzata Gaznevada e grazie alla produzione di Oderso Rubini (Harpo's Bazaar) e in seguito (Italian Records) , registra una prima serie di brani pubblicati su cassetta col titolo omonimo "Gaznevada" (Harpo's Music 1979) .
Figli antagonisti di quel contro-movimento nel Movimento stesso (la Traum Fabrik , casa occupata di Via Clavature , tanto per ricordare uno dei vari 'ritrovi') , raccolsero i primi tumultuosi riscontri cittadini , diventando da subito una delle punte di diamante della neonata ed agguerrita Harpo’s Bazaar, etichetta simbolo del 'do it yourself' Italico fine ‘70 .
La formazione in origine era costituita da Alessandro Raffini (Billy Blade) , Ciro Pagano (Robert Squibb) , Giorgio Lavagna (Andrew Nevada) , Marco Dondini (Bat Matic) , Gianpietro Huber (Hal Capra) e Gianluca Galliani (Nico Gamma) .
Nella primavera del '79 , Hal Capra - Huber abbandona la band per formare The Stupid Set (altro ottimo progetto) e viene sostituito da Marco'Pugnale'Bongiovanni (Chainsaw Sally) .
Inizialmente influenzati principalmente dal Punk targato C.B.G.B.'s dei Ramones , i Gaznevada riescono in breve a creare un proprio stile , fatto di suoni nevrotici , sax molto ruvidi , ritmi quasi funk , con marcate influenze New Wave (i Talking Heads) e No Wave (i Contorsions) , ma anche elettroniche virate Dance .
Il loro secondo album "Sick Soundtrack" (Italian Records 1980) , anticipato dal singolo "Nevada Gaz/Blue TV Set" , li impose all'attenzione della critica come una band innovativa , capace di accogliere e rielaborare le nuove sonorità in arrivo dagli Stati Uniti e dal Regno Unito , dai Pere Ubu ai TuxedoMoon tramite i Devo , dal Pop Group ai Roxy Music .
La loro immagine 'aliena' aumentò la curiosità del pubblico , alle prime mille copie del 33 giri fu allegato un singolo con il brano "I See My Baby Standing On A Plane" eseguito da Billy Blade And The Electric Razors , una band Rockabilly formata da membri dei Gaznevada e del Confusional Quartet che si esibirà in alcune occasioni dal vivo .
Scelta come 'tramite' visivo la copertina di "Sick Soundtrack" , con il logo Gaznevada riportato in chiave grafica molto simile a quella degli 'Avengers' , celeberrima serie fumettistica della Marvel .
Ancora lontani dall’aver raggiunto il successo commerciale che seguirà , nel 1981 iniziano le registrazioni per un nuovo disco che in breve assumerà la forma di un mini Lp di sei canzoni dal titolo "Dressed To Kill" , con una rivisitazione di "When the Music's over" dei Doors , che darà ulteriore conferma della loro importanza nell'ambito del movimento Underground Italiano , anche per la loro attività on stage ('storica' era già stata la performance al BananaMoon di Firenze nel '78) nei vari clubs alternativi nazionali . Dopo l'abbandono di Andrew Nevada , l’elemento più destabilizzante a livello sonoro , l’ala oltranzista della band , il frontman diventerà a tutti gli effetti Billy Blade , mentre il timone compositivo viene preso saldamente in mano dal chitarrista Ciro Pagano (che aveva già collaborato nel 1980 con Edoardo Bennato) , con effetti immediati : l’ep "(Black Dressed) White Wild Boys" che guarda alle nuove derive Wave Pop anglosassoni e allo stesso tempo si prepara per l’invasione 'Italo Dance' che sta dilagando in Europa , un’onda che sarà cavalcata dall’Italian Records al gran completo . Insomma i Gaznevada approcciano il mercato e lo fanno nella maniera più diretta possibile , con un 45 giri come “Ragazzi Dello Spazio”, che dovrebbe portarli a San Remo , ma soprattutto con quella “I.C. Love Affair” con cui navigheranno alti in classifica e che , nella versione a dodici pollici , diverrà un vero e proprio 'must' del dancefloor anni ’80 .
Con queste premesse , esce nel 1983 il secondo album “Psicopatico Party” , un bel lavoro dal fascino ambiguo tipico di strani ibridi nati un po’ in fretta come ponte fra un passato ormai scritto e un futuro in via di costruzione .
C’è la reprise classica alla Gaznevada di “A. Perkins” , vero e proprio inno al serial killer di 'Hitchcockiana' memoria , tutta spigoli ed ossessione noir , ma già l’attacco di “Fashion Crime” si muove in altre direzioni , con il sax morbido prima che esploda la sopracitata “I.C. Love Affair” a spazzare via (quasi) tutto , sorta di proto-House suonata dai Suicide . L’assurdo cantato di “Agente Speciale” nasconde un’altra potenziale hit che verrà svelata dal successivo remix ad opera di Tony Carrasco (già mitico per il remake di "Tenax" per Diana Est) , mentre “Visitors From The Space” , “Whispers” ed il brano che titola il disco manifestano il desiderio , un po’ represso ,di cambiamento . Il brano finale “Beirut Ovest” , è elettro-ballata che cita in uguale misura Garbo e gli Ultravox di Midge Ure , mostrando una versione della band che non avrà seguito .
Dopo l’allontanamento di Bat Matic e la fine del rapporto con Italian Records tramite l'ultimo singolo “Ticket To Los Angeles” (con cui la band partecipò al Festivalbar '84) , arrivò il declino nonostante il nuovo contratto con la EMI e l'album "Back To The Jungle" del 1985 , fu la consacrazione mainstream nonché il canto del cigno della band .
La svolta fu tuttavia vista e sentita come un 'tradimento' dalla critica e dal mondo musicale indipendente da cui provenivano .
La band si sciolse poco tempo dopo , lasciando alcuni patinati quanto scialbi singoli ed un album "Strange Life" (1988) prodotti da Guido Elmi , storico produttore di Vasco Rossi .
Dopo lo scioglimento dei Gaznevada , Ciro Pagano diede vita ad un nuovo gruppo Dance (o Trance ?) , i Datura , che furono di ispirazione a molte band negli anni successivi .
Ma questa è un'altra vicenda , un'altra storia (che personalmente non mi avvince ...) .
I Gaznevada sono stati coevi ed espressioni musicali affini di mitici fumettisti come Andrea 'Paz'ienza , nonché della scuola 'Rank Xerox' di Tamburini e Liberatore .
Rimangono una splendida e bizzarra manifestazione di quella realtà Bolognese post '77 , consegnati al culto di vecchi e giovani estimatori , un atto doveroso verso una delle più brillanti testimonianze del Rock nazionale in assoluto .
Da sentire con 'cura' , senza farsi fregare dalla nostalgia .
Ascolto obbligato (... altro 'rippaggio' vinilitico naturalmente ...) .

Inpenitenti Giovanotti Urbani .


"...Se Anthony Perkins ti prende la mano ti trascina sotto il letto..."

venerdì 12 marzo 2010

ROBERTA D'ANGELO - La 'Cantautore'

Nata in Sicilia , a Marsala , ROBERTA D'ANGELO è stata una eccentrica e misconosciuta Cantautrice Italiana .
Si trasferisce sin da piccola a Roma , iniziando a studiare canto e solfeggio , ma soprattutto il pianoforte che sarà una costante in tutti i suoi dischi e nel quale si diplomerà al conservatorio .
Inizia la carriera artistica inviando delle sue composizioni alla Rca che stava cercando delle cantautrici per un imminente progetto. Silvio testi e Vincenzo Micocci scelgono quattro candidate: Roberta D'Angelo , Nicoletta Bauce , Silvia Draghi (la "Silvia" di Zenobi) e Simo & Susy .
Queste artiste vengono invitate ad incidere due brani a testa che vengono inserite in un album dal titolo : "Musica dal pianeta Donna: Le Cantautori" pubblicato nel 1975 .
In questo album di Roberta sono contenute le canzoni "la luna ancora" e "E' inutile morire" .
In contemporanea all'uscita del progetto "Le Cantautori" esce sul mercato il suo primo 45 giri "i soliti sassi" .
La sua grinta , la sua voce particolarissima ed il suo stile musicale costituito dalla presenza del pianoforte suonato in assoluta libertà , le sue composizioni ironiche e recitate , attirano l'attenzione della critica e del pubblico più attento .
Nel 1976 viene pubblicato il suo primo album "Roberta D'Angelo" dal quale viene estratto anche il brano "Marylin" che costituirà il singolo . L'album è assai insolito e personale e spazia in vari argomenti , dal mito cinematografico della Monroe , all'aborto in "Maria", dall'uccisione di sua zia vista in chiave demenziale di "Un passo avanti" all'atmosfera che si crea dopo una sniffata di droga in "Spazzatura" addirittura cimentandosi in dialetto Siciliano per ricordare la condizione triste ed amara della gente che vive nella sua regione d'origine in "Ayo a fari dinari".
Tutti i brani sono scritti da Roberta e da Angelo Carbone , gli arrangiamenti curati invece da Tony Esposito e Mike Brill .
L'album però passa inosservato con tutto ciò che ne consegue .
Nel 1977 Roberta D'Angelo incide un nuovo singolo "Eva" che parla di una donna folle .
Sul retro compare il brano "c'era una volta...una canzone da vendere" una sorta di fiaba originale dove la D'Angelo spera di vendere le copie del suo nuovo disco per guadagnare , diventare popolare ed acquisire fiducia da parte del pubblico .
Nel 1978 si autoproduce e pubblica uno degli album più bizzarri della discografia nazionale "... abitare a Cinecittà ..." .
La D'Angelo motiva lo stato di disagio della popolazione nei confronti della classe politica in "le mosche non hanno anima" , narra la storia di una ragazza drogata che sforna prole per riprendersi la sua vita in "Racconto" scritto in collaborazione con Serena Dandini , fino al surreale scioglilingua pieno di frasi sconnesse senza senso che inventa per "Ultimo ideogramma cinese" .
Il brano trainante di questo album è "Cinecittà" , famoso quartiere Romano dove l'artista ha vissuto . Questo brano passa molto in radio e viene promosso anche in un programma Rai molto seguito quale "Odeon" , dove Roberta è ospite per alcune puntate .
Con questo lavoro Roberta fa attenzione anche al personaggio , dando di sè l'immagine strampalata di donna capricciosa e bizzarra con i suoi occhiali tondi ed i capelli ricci e cotonati e con movenze alquanto strane .
Scaduto il contratto con la casa discografica , firma un contratto con la Ricordi .
Nel 1980 con l'aiuto del 'virtuoso' Roberto Cacciapaglia inizierà a lavorare per un nuovo disco che risulta essere un lavoro sperimentale intriso di sfumature elettroniche e Wave , dal titolo "Casablanca" .
Lo stesso titolo costituirà il singolo promosso dalla Cantautrice in varie trasmissioni come "Mixer" , "Discoring" e "Domenica in" .
Tra i brani di quest'album sono degni di nota "Lo squalo n°3" , "Nuovo astro cine" e "Capricci" . Ma purtroppo la poca promozione non le renderà merito in fatto di vendite . Nel 1982 l'emittente di stato indice un concorso radiofonico per selezionare alcune canzoni di cantautori emergenti , la D'Angelo propone così il suo nuovo brano "Lulù" , un bel Rock Punk metropolitano .
Le cartoline postali inviate per la sua canzone (il 'televoto' ante-litteram) le permettono così di accedere alla finale televisiva di Rai Uno "un'isola da trovare" .
L'anno successivo passa ad una casa discografica di recente costituzione , la Suono record per incidere il 45 giri di stampo Dance "Noce di cocco" , ma il disco viene davvero mal distribuito e non gode di nessuna promozione .
La Cantante decide allora di lasciare definitivamente il mondo dello spettacolo , non prima di aver condotto per Rai Tre una trasmissione intitolata "Crazy Dance" .
Roberta D’Angelo ha percorso un misto di stili e generi differenti dal punto di vista musicale (dalla ballata folk al Pop , dal Rock alla Wave) , con una grinta un po’ irriverente ed una vena a tratti un po’ cabarettistica , nei cui testi prevalgono le figure femminili , storie di donne , dei loro sogni ovattati e fiabeschi , delle illusioni di vivere una vita gratificante e realizzata anche se invece la realtà è ben diversa , purtroppo spesso ben più amara .
Dalla rete si apprende che attualmente insegni musica in una scuola media di Roma , a pochi passi da Cinecittà .
Un'Artista vera che ha fatto scelte controcorrente .
Da riscoprire .

Farfalla Metropolitana .


"... parlano parlano senza capire , niente di nuovo , le solite cose ..."

domenica 7 marzo 2010

PIERO MARRAS - Il Vento dell'Isola

Dalla Sardegna , Piero Salis in Arte PIERO MARRAS è un Cantautore Italiano , bravissimo ma poco conosciuto sul resto del territorio nazionale , celebratissimo giustamente nella sua bellissima isola d'origine .

Inizia la sua carriera musicale come tastierista e voce del Gruppo 2001 , formato nel 1971 , che si colloca nella scena del Rock Progressivo nazionale , col quale pubblica ben tre 45 giri ed un Lp ("L'alba di domani" del '72) .
Da allora intraprende la carriera solista , prima con il nome Piersalis , pubblicando un paio di singoli ed un unico album , dal titolo "Plancton" nel '73 , con forti influenze Folk come quello del '72 .
Nativo di Nuoro , ma Cagliaritano d'adozione , è da considerare come il precursore e l’esponente più importante dell’esperienza musicale etnica regionale , nonostante tanti testi delle sue canzoni sono in lingua Italiana .
Come Piero Marras solista nasce discograficamente nel settembre del 1978 con l'album “Fuori campo” , edito da EMI .
L'album , mediazione tra il suo passato e i lavori a venire , viene segnalato da Renzo Arbore nella trasmissione televisiva cult del momento , "L'altra domenica" , dove Marras canta l’oramai divenuta celebre “Diglielo tu Maria” , a metà strada tra canzone impegnata e leggera .
Nel 1980 esce il suo secondo Lp dal titolo “Stazzi Uniti” , ironico riferimento alla sua terra d’origine , dal piglio decisamente più Rock , dove risaltano brani quali "Sparagli Joe" , "Adelina" e la title track omonima , album che riuscì ad entrare velocemente in Hit Parade .
Nel 1982 vince la Vela d'Argento alla Mostra Internazionale della Musica di Riva del Garda per il suo terzo album "Marras" , fra i brani più significativi dell’album “Quando Gigi Riva Tornerà” e "Che bel mistero (la musica)" .
Ma è con la rivisitazione delle sonorità tradizionali e della lingua degli antichi nuragici che Piero Marras ha saputo fondere , un'azzeccata trait d'union , i ritmi e i profumi dell’isola , capace di assimilare e tradurre musicalmente le radici della tradizione e della storia di questa splendida terra .
Nel 1985 , con il disco "Abbardente" (acqua ardente) , realizza senza dubbio uno dei primi e felici esempi di World Music mediterranea . Dopo il seguente live "In concerto" del 1986 , esce "Funtanafrisca" (acqua fresca di fonte) del 1987 , scritto a quattromani col giornalista Paolo Pillonca , con il quale Marras apre alle tematiche sociali .
Il verso poetico impresso da Marras diventa strumento d’analisi della società Sarda , delle sue contraddizioni , delle sue gioie , delle sue disperazioni . I brani "Osposidda" e "Domos de pedra" ne sono una bella e sincera testimonianza .
Dalla fine degli anni '80 alla prima metà dei '90 , non produce altri dischi , ma continua comunque l'attività concertistica approfondendo la propria ricerca musicale e nel 1995 esce l’attesissimo album dal titolo “Tumbu” con il doveroso omaggio alla grandissima Maria Carta , purtroppo scomparsa l'anno precedente , nel brano “Sa oghe ‘e Maria” .
Nel 1997 pubblica in cd una nuova edizione del suo primo album “Fuori campo” , arricchito per l’occasione di due brani inediti ("Si Deus cheret" e "Notte lituana") .
L'anno successivo si esibisce con successo a Cuba nell’ambito della rassegna Ichnos .
Arrivato al 1999 , termina il secolo scrivendo per Andrea Bocelli , la canzone “A volte il cuore” , brano inserito dal tenore Toscano nel suo album di maggior successo dal titolo “Sogno” .
Nel 2000 reincide con la 'musa di Bacharach' Dionne Warwick , il brano “Sa 'oghe 'e Maria” ed assieme alla grandissima Artista americana , lo stesso anno , si esibisce presso la Sala Nervi in Vaticano , performance che viene trasmessa in mondovisione su Canale 5 .
Nel 2001 pubblica il suo ottavo album “In su cuile ‘e s’anima” (Nell'ovile dell'anima) , che contiene anche il brano cantato con Dionne Warwick . Nel mese di maggio riceve una nomination particolare al “Premio Nastro d’argento” da parte del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani per la canzone “Anghelos” , inserita nel film “Un delitto impossibile” di Antonello Grimaldi , mentre nel luglio dello stesso anno a Porto Cervo riceve dalle mani di Randy Crawford (regina della musica soul) il Disco d’Oro per le vendite del singolo “Sa oghe‘e Maria” .
Nel Gennaio 2003 esce la sua prima "raccolta" di successi in lingua Sarda dal titolo “B'est” (in 'sa limba' “c’è”) .
A marzo dello stesso anno riceve a Sulmona il Premio Internazionale Ignazio Silone , “per l'alto valore culturale delle sue canzoni in lingua Sarda" .
Nel 2004 esce una raccolta dei brani in lingua italiana dal titolo “L’ultimo capo indiano” , contenente tutti i successi di Piero Marras dal '78 al '82 , più due canzoni inedite , “Una vita di più” e “Basta chiudere gli occhi” .
L'ultima uscita discografica di Piero Marras è del 2005 , con un doppio dal vivo semplicemente titolato "Live 1 e 2" per la collana 'Sardegna Canta' promossa dall'Unione Sarda , una raccolta di undici cd , riguardante i principali Cantautori , gruppi ed interpreti che caratterizzano l'odierna Musica Sarda .
Piero Marras ha avuto la lucidità e la forza di inserire nella propria produzione artistica concetti e valori , sonorità e colori della cultura della propria terra , senza cedere alla tentazione della folklorizzazione 'tout court' .
Vi propongo perciò l'ascolto di questo grande Artista , con ... l'ennesimo 'ripping' vinilitico .

Tra Rock ed Orgogliosa Tradizione .


"... Sonorità , per dare stile anche al rumore , la sola cosa che so fare ..."

mercoledì 3 marzo 2010

M E C C A N O - La Disco Ottanta

Un genere musicale pluricelelebrato per quanto riguarda la nostra cara ed odio/amata penisoletta è stato quello della Disco .
Ribattezzata "Italo Disco" , che fosse cantata in Italiano (ma più spesso in inglese) o meno , un nutrito numero di artisti e produttori nazionali hanno costituito l'asse portante per un fenomeno diventato internazionale già alla fine dei '70 .
Con l'arrivo degli anni '80 e la 'bizzarria' musical-stilistica di quel periodo , la Italo Disco è definitivamente esplosa e ancora oggi ci rende particolarmente apprezzati .


Tra gli esponenti più accreditati , il duo dei MECCANO visse una intensa seppur relativamente breve momento di gloria .
I Meccano (non conosco il loro luogo di provenienza , credo fossero Lombardi , il fondatore Walter Bassani dovrebbe essere di Bergamo) rappresentarono uno di quei casi misteriosi , ma non rari , della discografia italiana .
Nonostante le ottime qualità, non sono infatti riusciti a sfondare come avrebbero realmente meritato .
Walter Bassani (voce , keyboards e sax) e Nadia Bani (voce leader) , poi marito e moglie , costituivano il duo , dalle 'improponibili' acconciature (allora molto in voga) , fondato nell'ormai lontano 1983 .
Walter Bassani è la principale mente e l'ideatore del progetto Meccano , tastierista provetto, in precedenza aveva prodotto "Pretty Face" degli Styloo , Paul Paul , "Mister Game" dei Klapto (280.000 singoli in Germania) , Jimmy Mc Foil ed altri artisti della 'Dance Italiana' .
Il primo disco dei Meccano nasce nell'estate del 1984 , in piena 'influenza' Wave e Techno Pop , la musica dei Cars , dei Toto , i Devo , il 'mitico' Gino Vannelli , così il loro produttore Roberto Galanti decide di spedirli da Pippo Baudo a 'Domenica In' ed alle eliminatorie per il Disco per l'Estate a Saint Vincent con il primo brano "S.O.S - T.E.E" .
In precedenza sempre Bassani che aveva remixato "Terra promessa" di Eros Ramazzotti , iniziale compagno di scuderia (la DDD) .
Dopo la partecipazione ad 'Azzurro 1985' , svoltosi a Bari , al fianco di Dead or Alive ed Howard Jones con il brano "Endless refrain" , A questo punto Roberto Galanti decide di proporre i Meccano a Gianni Ravera , indirizzandoli alle eliminatorie di Sanremo giovani , partecipando così alla manifestazione del 1986 con il brano "Ipnotica" .
Contemporaneamente il lato B del singolo , "Down down Romeo" , gran pezzo 'Hi Energy' , inizia a farli conoscere oltre confine riscuotendo un ottimo successo nei clubs , grazie anche a molti passaggi radiofonici , piazzandosi addirittura nei primi posti delle charts americane .
"Ipnotica" , nota all'estero con il titolo di "Activate my heart" , consente ai Meccano di piazzarsi al quinto posto tra le nuove proposte e di preparare un brano per l'estate dal titolo "Alle porte dell'Est" con il quale partecipano con successo al Festivalbar , 'azzardando' l'uso della lingua Italiana .
Il brano permette ai Meccano di vincere il premio Dj Star al Festivalbar dell'86 .
Di grande qualità e accattivante, con una melodia coinvolgente e sognante dove Nadia fa volare al meglio la propria voce che si aggiunge a quella di Walter (pregevole sassofonista tra l'altro) che apre con la prima strofa .
Da notare che ancora una volta il retro di questo singolo presentava la sua versione inglese ("Walk in a strange dream") , che diede ai Meccano la possibilità di ottenere pregevoli risultati sul mercato europeo .
L'idioma inglese restò dunque un marchio di fabbrica per i Meccano che registrano ancora diversi singoli di successo per l'estero . E' grazie a questa affermazione che i due ci riprovano l'estate seguente con un altro singolo , "Extra" , questa volta particolarmente estivo e ritmato (si piazzò al primo posto della classifica 'Dance' giapponese !!!) .
Un brano risultò un successo nelle discoteche , scatenando il pubblico vacanziero .
Nel 1987 esce il loro primo album , dal titolo "Extra-Meccano" per la KeepOnMusic Records .
Nel 1989 Nadia ritenta la carta Sanremo, questa volta da sola sul palco , ma sempre con Walter dietro le quinte come autore, portando al Festival il brano "Le ragazze come me" a cui fa seguito l'eccelso e omonimo album per la DDD .
Si tratta di una raccolta di brani incredibilmente moderni per l'epoca, con arrangiamenti degni delle migliori produzioni pop internazionali .
Di questo disco ricordiamo in particolare le sinuose ballate "Grande vento" e "Una stella se vuoi" e le più rockettare "Non impareremo mai" e "Amore artificiale" .
Sempre nel 1989 esce il secondo longplaying a nome Meccano , dal titolo "This is my world" (etichetta Seven Seas) che include anche il brano "Le ragazza come me" (che aveva comunque Bassani come arrangiatore) .
L'avventura del duo terminò dopo pochi mesi , non si conoscono le motivazioni , ma probabilmente una massiccia oppressione da parte della produzione con la conseguente 'limitazione' artistica ed i proventi negati (soprattutto il ricavato dalle vendite del mercato americano) avranno sicuramente influito sulla decisione .
La voce di Nadia Bani e il talento di Walter Bassani sono ingiustamente finiti nel solito 'oblio musicale' .
Giusto ricordarli .
Enjoy to the Spaghetti Dance !!!

ItaloDiscomparsi .
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"... per incontrarti , quanti pretesti sciocchi ..."