sabato 20 marzo 2010

GAZNEVADA - Urlo Metropolitano

Un altro post dedicato a 'Bologna ed i suoi Orchestrali' per dirla con De Gregori .

I mitici GAZNEVADA sono stati una importante "Rock" band Italiana (il termine Rock è piuttosto 'vago' in realtà ...) attiva tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80 .
Il gruppo si forma a Bologna nell'ambito della scena musicale locale , prima come Centro d'Urlo Metropolitano , strana formazione 'movimentista' , il cui unico mitico brano "Mamma Dammi la Benza" era stato pubblicato su cassetta in occasione del Convegno sulla Repressione del settembre 1977 .
Successivamente , ispirandosi al titolo di un racconto di Raymond Chandler ("Gas di Nevada" del 1935) , la band viene ribattezzata Gaznevada e grazie alla produzione di Oderso Rubini (Harpo's Bazaar) e in seguito (Italian Records) , registra una prima serie di brani pubblicati su cassetta col titolo omonimo "Gaznevada" (Harpo's Music 1979) .
Figli antagonisti di quel contro-movimento nel Movimento stesso (la Traum Fabrik , casa occupata di Via Clavature , tanto per ricordare uno dei vari 'ritrovi') , raccolsero i primi tumultuosi riscontri cittadini , diventando da subito una delle punte di diamante della neonata ed agguerrita Harpo’s Bazaar, etichetta simbolo del 'do it yourself' Italico fine ‘70 .
La formazione in origine era costituita da Alessandro Raffini (Billy Blade) , Ciro Pagano (Robert Squibb) , Giorgio Lavagna (Andrew Nevada) , Marco Dondini (Bat Matic) , Gianpietro Huber (Hal Capra) e Gianluca Galliani (Nico Gamma) .
Nella primavera del '79 , Hal Capra - Huber abbandona la band per formare The Stupid Set (altro ottimo progetto) e viene sostituito da Marco'Pugnale'Bongiovanni (Chainsaw Sally) .
Inizialmente influenzati principalmente dal Punk targato C.B.G.B.'s dei Ramones , i Gaznevada riescono in breve a creare un proprio stile , fatto di suoni nevrotici , sax molto ruvidi , ritmi quasi funk , con marcate influenze New Wave (i Talking Heads) e No Wave (i Contorsions) , ma anche elettroniche virate Dance .
Il loro secondo album "Sick Soundtrack" (Italian Records 1980) , anticipato dal singolo "Nevada Gaz/Blue TV Set" , li impose all'attenzione della critica come una band innovativa , capace di accogliere e rielaborare le nuove sonorità in arrivo dagli Stati Uniti e dal Regno Unito , dai Pere Ubu ai TuxedoMoon tramite i Devo , dal Pop Group ai Roxy Music .
La loro immagine 'aliena' aumentò la curiosità del pubblico , alle prime mille copie del 33 giri fu allegato un singolo con il brano "I See My Baby Standing On A Plane" eseguito da Billy Blade And The Electric Razors , una band Rockabilly formata da membri dei Gaznevada e del Confusional Quartet che si esibirà in alcune occasioni dal vivo .
Scelta come 'tramite' visivo la copertina di "Sick Soundtrack" , con il logo Gaznevada riportato in chiave grafica molto simile a quella degli 'Avengers' , celeberrima serie fumettistica della Marvel .
Ancora lontani dall’aver raggiunto il successo commerciale che seguirà , nel 1981 iniziano le registrazioni per un nuovo disco che in breve assumerà la forma di un mini Lp di sei canzoni dal titolo "Dressed To Kill" , con una rivisitazione di "When the Music's over" dei Doors , che darà ulteriore conferma della loro importanza nell'ambito del movimento Underground Italiano , anche per la loro attività on stage ('storica' era già stata la performance al BananaMoon di Firenze nel '78) nei vari clubs alternativi nazionali . Dopo l'abbandono di Andrew Nevada , l’elemento più destabilizzante a livello sonoro , l’ala oltranzista della band , il frontman diventerà a tutti gli effetti Billy Blade , mentre il timone compositivo viene preso saldamente in mano dal chitarrista Ciro Pagano (che aveva già collaborato nel 1980 con Edoardo Bennato) , con effetti immediati : l’ep "(Black Dressed) White Wild Boys" che guarda alle nuove derive Wave Pop anglosassoni e allo stesso tempo si prepara per l’invasione 'Italo Dance' che sta dilagando in Europa , un’onda che sarà cavalcata dall’Italian Records al gran completo . Insomma i Gaznevada approcciano il mercato e lo fanno nella maniera più diretta possibile , con un 45 giri come “Ragazzi Dello Spazio”, che dovrebbe portarli a San Remo , ma soprattutto con quella “I.C. Love Affair” con cui navigheranno alti in classifica e che , nella versione a dodici pollici , diverrà un vero e proprio 'must' del dancefloor anni ’80 .
Con queste premesse , esce nel 1983 il secondo album “Psicopatico Party” , un bel lavoro dal fascino ambiguo tipico di strani ibridi nati un po’ in fretta come ponte fra un passato ormai scritto e un futuro in via di costruzione .
C’è la reprise classica alla Gaznevada di “A. Perkins” , vero e proprio inno al serial killer di 'Hitchcockiana' memoria , tutta spigoli ed ossessione noir , ma già l’attacco di “Fashion Crime” si muove in altre direzioni , con il sax morbido prima che esploda la sopracitata “I.C. Love Affair” a spazzare via (quasi) tutto , sorta di proto-House suonata dai Suicide . L’assurdo cantato di “Agente Speciale” nasconde un’altra potenziale hit che verrà svelata dal successivo remix ad opera di Tony Carrasco (già mitico per il remake di "Tenax" per Diana Est) , mentre “Visitors From The Space” , “Whispers” ed il brano che titola il disco manifestano il desiderio , un po’ represso ,di cambiamento . Il brano finale “Beirut Ovest” , è elettro-ballata che cita in uguale misura Garbo e gli Ultravox di Midge Ure , mostrando una versione della band che non avrà seguito .
Dopo l’allontanamento di Bat Matic e la fine del rapporto con Italian Records tramite l'ultimo singolo “Ticket To Los Angeles” (con cui la band partecipò al Festivalbar '84) , arrivò il declino nonostante il nuovo contratto con la EMI e l'album "Back To The Jungle" del 1985 , fu la consacrazione mainstream nonché il canto del cigno della band .
La svolta fu tuttavia vista e sentita come un 'tradimento' dalla critica e dal mondo musicale indipendente da cui provenivano .
La band si sciolse poco tempo dopo , lasciando alcuni patinati quanto scialbi singoli ed un album "Strange Life" (1988) prodotti da Guido Elmi , storico produttore di Vasco Rossi .
Dopo lo scioglimento dei Gaznevada , Ciro Pagano diede vita ad un nuovo gruppo Dance (o Trance ?) , i Datura , che furono di ispirazione a molte band negli anni successivi .
Ma questa è un'altra vicenda , un'altra storia (che personalmente non mi avvince ...) .
I Gaznevada sono stati coevi ed espressioni musicali affini di mitici fumettisti come Andrea 'Paz'ienza , nonché della scuola 'Rank Xerox' di Tamburini e Liberatore .
Rimangono una splendida e bizzarra manifestazione di quella realtà Bolognese post '77 , consegnati al culto di vecchi e giovani estimatori , un atto doveroso verso una delle più brillanti testimonianze del Rock nazionale in assoluto .
Da sentire con 'cura' , senza farsi fregare dalla nostalgia .
Ascolto obbligato (... altro 'rippaggio' vinilitico naturalmente ...) .

Inpenitenti Giovanotti Urbani .


"...Se Anthony Perkins ti prende la mano ti trascina sotto il letto..."

9 commenti:

  1. E' fuori stampa da tempo , un'altra chicca che ci consegni , un gruppo fantastico
    Grazie

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  2. Bell'articolo!
    Un paio di appunti. Ciro Pagano, con Dondini e Marco Bongiovanni (che subentrò ad Huber al basso) collaborarono all'album "Uffa Uffa" di Edoardo Bennato e non con Eugenio Bennato.
    Infine, mentre Pagano costruiva i suoi Datura (sigh, blaah...) io (GianLuca Galliani/Nico Gamma), Billy Blade ed Andrew Nevada (non Andy) formammo con altri musicisti una bellissima cover band: "The New Velvet Underground", rifiutando all'inizio qualsiasi contratto discografico. Quando stavamo per cedere, circa nel '90, Lou Reed riformò i veri Velvet e così ci sciogliemmo.
    Comunque complimenti ancora. Un caro saluto.
    GianLuca Galliani aka Nico Gamma

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  3. Gentilissimo Nico/GianLuca , sono onoratissimo dell'intervento !!!
    Grazie per le precisazione e per i complimenti che ricambio , ringraziandoTi e salutandoTi calorosamente !!!!

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  4. adoro i Gaznevada, li ascoltavo a 13 anni e ora ne ho 15, anthony perkins é una delle mie preferite..

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  5. Gran pezzo Anthony Perkins! Grazie Luna! Così giovane conosci i Gaznevada? Quasi incredibile!

    E grazie a te Cristho70 per l'articolo e per lospitalita!!!
    Ciao a tutti,
    GianLuca/Nico Gamma

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  6. non per caso sono di Bologna ;)

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  7. ah ecco Luna...
    lo sai che ho una cagnolina (ahimè...una peste) in affido per 20 giorni che si chiama Luna?
    In questo momento è sdraiata sui miei piedi...ahhahah!!!
    Un bacione casto Luna!!!

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  8. Hi there Crishto. E' possibile postare in questo blog un filmato e 1-2 foto?
    Giusto a corredo del tuo bell'articolo.
    Ciao, un abbraccio,
    GianLuNico

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  9. Grazie ad entrambi per la partecipazione , tornando alla Musica ... ma un bel post su Dino Sarti ?

    Saluti !!

    Forza Bologna !!!
    (... anche se la mia natura di Guelfo Bianco Gigliato in parte si ribella ...)

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