Un altro valido e talentuoso Artista Italiano , caduto nel 'dimenticatoio' , oggi poco conosciuto (seppur 'ripescato' e celebrato per fortuna da alcuni prodi blogger nostrani) , che ha percorso gli anni '70s ed '80s , lasciando diverse traccie nell'universo sonoro Tricolore .
Presumibilmente Napoletano (non ho trovato in rete notizie precise sul suo luogo di nascita) , il tastierista e futuro cantante Gianni Leone , in arte LEO NERO , è stato inizialmente colonna portante de Il Balletto di Bronzo , mitica ed entusiasmante formazione Prog partenopea (determinante il suo apporto al secondo album , "Ys" del '72) , proveniente da un'altra formazione partenopea , i Città Frontale .
Fin da giovanissimo , Leone comincia a studiare pianoforte classico e dopo breve tempo già suona nelle 'cantine' col suo primo complessino .
Negli anni '70s , approda ai sopracitati Città Frontale , il nucleo originario degli Osanna (Napoletani e bravissimi pure loro) , effettuando frequenti concerti alla base Nato di Napoli .
Poi il suo percorso artistico lo vede approdare come tastierista e cantante nella seconda formazione de Il Balletto di Bronzo (non è invece presente nell'album "Sirio 222") , una tra le formazioni sicuramente più 'avant' , sia per la musica che per l'immagine , dell'intera nuova scena Progressive nazionale di quel periodo .
Come tastierista partecipa anche alla realizzazione dell'album di Adriano Celentano , dal titolo "I mali del secolo" nel 1972 ed al commento musicale di "Metrapolis" , album di poesie scritte e recitate dal poeta Guido Ballo .
La scissione improvvisa della band e la scoperta della propria essenziale singolarità ed unicità come musicista e compositore , sono i probabili fattori che determinano il passaggio da tastierista di un gruppo ad artista solista , intraprende così la sua nuova attività con il 'criptico' nome di Leo Nero .
Alla metà degli Anni '70s , si trasferisce a New York , integrandosi nell'ambiente più underground , con l'Hotel Chelsea dove alloggia e la variegata fauna della downtown , attivandosi in frequenti contatti con l'avanguardia artistica newyorkese , ritrovandosi persino a fare musica con Don Cherry , trascorrendo serate e session musicali con gli amici New York Dolls al Matrix .
Il suo primo disco nasce proprio a New York , nella primavera del 1976 , dove Leo Nero è giunto con il suo produttore Corrado Bacchelli .
Ecco allora "Vero" , il primo album da solista , pubblicato l'anno successivo nel '77 dalla Harvest .
L'album è interamente suonato e cantato dallo stesso Leo Nero , e nonostante alcune canzoni di stampo più commerciale ed intimo , come la bella "Sono stanco anche io" , contiene degli ottimi brani , in parte nello stile del suo gruppo precedente , come "La discesa nel cervello" , "Castello" e l'intenso brano di chiusura "Una gabbia per me" , ma i 'vaggiti' del Punk Rock si iniziano ad avvertire .
Ovviamente il suono è basato principalmente sulle tastiere , ma Leone suona anche batteria , parti di basso con il minimoog ed anche la chitarra in alcuni brani .
Un estratto dell'album , la già citata "Sono stanco anche io" finisce sulla B-side del singolo del 1978 , "Fremo" pubblicato dalla Emi .
Il 'feeling' con l'ambiente discografico Italiano non è però dei migliori , l'album esce nell'indifferenza generale privo di qualsiasi battage pubblicitario e pur essendo davvero un bel disco , non ottiene i risultati sperati .
Sul finire degli '80s , decide di trasferirsi nuovamente in America , stavolta nella West Coast , ad Hollywood .
Leone ha l'opportunità di vivere la nascita della New Wave di Los Angeles , collaborando con i musicisti più in vista della scena sotterranea .
Vedono così la luce il contro9verso ed ambiguo 45 giri "Strada" , con il brano "Piangi con me" (cover di un pezzo reso celebre nei '60s in Italia dai Rokes con testo di Mogol , che anticiperà il clamoroso ritorno agli anni '60 , che esploderà soltanto un anno più tardi , con Ivan Cattaneo come 'portavoce') e l'album "Monitor" , che ha in sé i 'germi' Wave di future storiche bands americane , gli Screamers , gli Avengers ed i Devo su tutti .
Pubblicato sempre dalla Emi nell'Anno Domini 1980 , l'album si avvale di musicisti di talento provenienti da diverse bands di L.A., che formano in questa occasione , un ensemble significativamente denominato 'Optical Band' , presente nella facciata A del longplaying . All'interno della facciata B , suonata esclusivamente da Leo Nero il disco si rivela dissacrante e provocatorio , con il compositore 'mascherato' da una voce falsa ed alterata , "Volpe Robot" fornisce le coordinate di un Rock elettronico che di lì a poco Alberto Camerini svilupperà in "Rock'n'Roll Robot" , in "Tell my why" , "Abat Jour" e "Nè ieri nè domani" c'è invece tutta la sua versatilità di interprete , "No, no, no, no" è uno sberleffo al rock'n'roll , mentre ne "Il nuovo mondo" esprime quella che è la sua filosofia di vita .
L'album viene mixato nei Cherokee Studios (dove in quegli stessi giorni erano impegnati anche Ron Wood e Rod Stewart ...) e il look della copertina è stato firmato da Marlene Stewart , futura costumista di Madonna e Cher .
Leo Nero tornò in Italia nel 1981 per promuovere l'album "Monitor" , ottenendo 'parzialmente' anche in un passaggio televisivo a Discoring .
Scrivo 'parzialmente' dal momento che Leo Nero sembra volesse presentare la canzone "Strada" , ma la censura non glielo permise a causa del testo , ripiegando poi sul brano "Tell me why" .
Nel 1982 esce il 45 giri "Indossa il mio colore" .
Intorno al 1985 , Leo Nero raggiunge i vecchi compagni del Balletto di Bronzo , i quali , ormai naturalizzati svedesi , hanno un loro studio di registrazione (Hulman), punto di riferimento della più creativa scena musicale svedese .
In queste gelide terre registra alcuni brani destinati alla sua produzione solistica .
Con concerti da solista , a Vienna partecipa (unico artista italiano a 'U-Mode '85') , all'annuale rassegna di moda/musica cui prendono parte stilisti e musicisti provenienti da vari paesi europei .
Successivamente , ritorna a presentarsi come Gianni Leone .
Dopo un'intensa attività concertistica , accompagnato dal batterista Duilio Sorrenti e dal bassista Max Gazzè , nel 1993 fa pubblicare un Cd con due provini inediti di "YS" cantati in inglese e risalenti al 1971 , fino ad allora inutilizzati .
Tra il '95 ed il '97 Gianni Leone collabora con un gruppo Rock Prog , dal nome Divae , partecipando come ospite sia sul Cd che nei concerti , alcuni dei quali vedono la presenza anche di Gary Green , chitarrista di Gentle Giant .
Col batterista ed il bassista dello stesso gruppo riforma Il Balletto di Bronzo in versione trio .
Nel 1999 viene pubblicato del Balletto di Bronzo "TrYS" , registrato dal vivo e pubblicato da Mellow Music .
L'anno seguente , con il gruppo partecipa al 'Nearfest' in Pennsylvania , al 'MexProg Festival' a Città del Messico ed al 'Rio Art Rock Festival' a Rio de Janeiro .
Nel 2002 partecipa al 'Baja Prog Festival' in Messico , al 'Prog'Sud Festival' svoltosi a Marsiglia , poi un tour in Giappone con Il Balletto di Bronzo (Tokyo , Osaka) , concerti e collaborazioni con Ars Nova e Gerard .
Mentre in Italia il Balletto di Bronzo di esibisce , fra l'altro , come opening act per Carl Palmer Band ed Ozric Tentacles .
LEO NERO , musicista attento e fine ricercatore , è sempre risultato decisamente 'sopra le righe' , ostile ai compromessi e ben poco 'promozionato' dall'industria discografica nazionale , forse per la sua bizzarria ed eccentricità , ma ci ha lasciato una discografia 'povera ma bella' , con due album di enorme valore a mio parere (soprattutto il primo) , insomma un grande talento nostrano .
Gentili Visitatori ed integerrimi Seguaci di Pinzillacchere Musicali , siate dunque curiosi e non mancate di ascoltarlo !!
Post scriptum - si tratta di una vera 'leccornia' , ma perdonatemi il ripping ...
Bizzarro Enfant Prodige .
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"... sono fuori di me e so bene il perchè ..."
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Che tipo bizzarro ,ho trovato un altro blog di un suo fan ricco altrettanto di informazioni (adesso sembra "carico" di botox almeno dalle foto), ma dove li andate a pescare ?
RispondiEliminaDopo averlo scaricato ed ascoltato devo ammettere che non è niente male (anche se lo preferisco con il Balletto...), comunque moltissime grazie per questo upload .
Dopo averlo sentito ho comprato anche la ristampa del primo album, il secondo è davvero introvabile , ma per fortuna c'è qui !
Semplicemente Grande!
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