Adesso un post poco 'incline' alle attuali e positive atmosfere natalizie .
Un nome misconosciuto dalle nostrane 'masse' , incluse quelle più 'vicine' ed 'intransigenti' dell'Underground Italiano .
Rimanendo in Liguria , dobbiamo adesso spostarci a Savona , luogo natio di Federico De Caroli , in arte D E C A , schivo compositore elettronico che fin dalla seconda metà degli Anni '80s si adopera nella 'sperimentazione' in campo musicale , in continua mutazione , partito dalla lezione della scuola cosmica tedesca per arrivare ad una personale 'Ambient Music' , che attinge a vari generi senza legarsi a nessuno in particolare .
Nonostante la notevole produzione discografica e l'essere una delle colonne della scena Elettronica Italiana (per intenderci , quella dal sound Industrial ed Esoterico in primis) , non ha mai goduto di grande notorietà , probabilmente a causa di scelte prive di compromessi , che hanno reso la distribuzione dei suoi dischi soprattutto diretta ad appassionati e collezionisti , un materiale abbastanza difficile da reperire .
Diplomato in pianoforte e laureato in lettere moderne , Federico De Caroli pubblica i suoi primi lavori alla fine degli '80s , approcciando il suono elettronico su un sintetizzatore analogico polifonico con l'influenza marcata di sonorità alla Tangerine Dream , Kraftwerk , L.A. Düsseldorf , Neu ed altri 'Corrieri Cosmici' più 'sintetici' (ma anche Jean Michel Jarre e Vangelis per certi aspetti) .
Il suo primo album ("Alkaid" del 1986) , pubblicato da una piccola etichetta , ancora acerbo ed approssimativo negli arrangiamenti , risulta una piacevole miscela tra una Techno Pop futurista e la musica sinfonica .
Contemporaneamente Deca lavora come arrangiatore e tecnico del suono presso alcuni studi di registrazione , ampliando le sue esperienze ed usufruendo di strumenti tecnologicamente sempre più professionali .
Nel 1987 pubblica l'album "Synthetic Lips" , ispirato alla scuola cosmica e alla musica tipicamente per immagini , con Jarre e ai Tangerine Dream per riferimento , già a partire dai titoli dei brani ("Hydrogene" , "Tangram") .
Il longplaying è ricco di melodie eteree e malinconiche , tappeti di sequencers e drum-machine , un buon disco tutto sommato .
Musicista ormai 'di nicchia' , il culto underground di Deca prosegue nel 1989 , con una prima 'svolta' , segnata dall'album "Claustrophobia" , cupo manifesto Dark a tutti gli effetti .
Una musica carica di angoscia , effetti sonori al minimo ed atmosfere ossessive e nichiliste fatte di clavicembali sintetici ("Carnal Flowers" , "Liquid Animals") o di organi liturgici ("Cathedral Of Nightmares") , avvolti da ritmiche pesanti e clangori metallici (tre soli brani cantati , per modo di dire , con la voce come strumento alieno , in "Inframorte", "Metamorphosis", "Private Panic") .
Un bellissimo ed oscuro album , in bilico tra Dark Wave ed Industrial sound , questo terzo disco inaugura un percorso più radicale e personale , determinante per gli anni successivi .
Deca inaugura gli anni '90s con "Premonizione Humana" , album nel quale torna ad atmosfere più sinfoniche , sovrapponendo sonorità sintetiche a sezioni d'archi e pianoforti .
Il 1992 è anche l'anno in cui Deca torna a fare concerti dopo una lunga pausa , con un modulo audiovisivo e grazie a un sistema di luci computerizzate e alla proiezione di filmati originali e computergraphics .
Negli anni seguenti , decide di fermare la produzione discografica , dedicandosi comunque a lavori più o meno sperimentali che sono poi utilizzati per sonorizzare documentari, spettacoli teatrali , balletti , installazioni multimediali .
L'album "Phantom" , del 1998 , uscito per la 'storica' Old Europa Cafè di Pordenone , è un apprezzabile esempio di Industrial Drones alla 'Cold meat Industry' , con intriganti sequenze ritmiche , con voci dall'abisso e sferzate di bizzarri strumenti a percussione .
Con "Phantom" , entra in discussione la 'Neg(ative) Age', filone culturale opposto a quello della new age allora di moda , nessuna speranza dunque , ma la sola e semplice presa visione di un'alienante e misera realtà senza prospettive .
Il cd successivo , dal titolo "Electronauta" , uscito nel 2000 , è l'unica raccolta ufficiale della discografia di Deca , composto da tracce inedite , registrate nell'arco di un decennio , dalla decisa impronta ritmica e taglio 'cyberpunk' da 'Electronic Body Music' , che può rimandare a formazioni come D.A.F. e Front Line Assembly .
Nell'estate del 2002 vede la luce "Simbionte" , forse il suo 'masterpiece' .
Un album contenente mezz'ora soltanto di musica e dato alle stampe in pochissime copie 'carbonare' , perché distribuito ufficialmente in tutto il mondo attraverso un sito internet dedicato .
Probabilmente tra i suoi lavori più interessanti e rappresentativi , dal suono tenebroso e abissale con otto tracce al suo interno , dai titoli apocalittici ("Obscure Epidemy" , "Enthropia" , "Cryptomorphic") , una serie di elaborazioni sonore e di atmosfere che ricordano , per affinità ellettiva , i mitici Coil , gli Psychic Tv più rituali ed i primi apocalittici Current 93 e Sleep Chamber , con i ritmi cadenzati , alcuni mantra luciferini , voci dall'oltretomba cosmico , il tutto avvolto da una coperta sinistra e demoniaca .
"Simbionte" risulta come una sorta di perfetta Dark Ambient soundtrack , esoterica , onirica ed allucinante , dalle sonorità filtrate , rumori ambientali manipolati , pianoforti e percussioni , distorsioni spazio-temporali degne di un racconto di Lovecraft .
L'album "Aracnis Radiarum" , sarà il successivo lavoro , uscito dopo cinque anni , all'inizio del 2007 , con dodici tracce in chiave ancor più oscura e cosmica , ma più 'musicale' in senso stretto , tra sinfonia e patterns ritmici .
Nel 2010 pubblica la sua ultima opera , dal titolo "Automa Ashes" , nel quale evolve in parte il suono di "Simbionte" portando al limite estremo fonti sonore quasi irriconoscibili , miscelando elettronica e pianoforte , un bel disco per gli appassionati del genere , con "Arcanaut Paradox", "Osmodes Enigma", "Machina Ignota" e "Sehsashes" tra i brani più riusciti .
Sebbene sia sempre stato considerato un 'outsider' , anche nel sottobosco del filone Industrial Ambient Elettronico , D E C A non ha mai smesso di sperimentare e di mettersi in discussione , restando dopo oltre vent'anni di carriera artistica , uno dei più evoluti compositori e creatori di suoni del panorama internazionale .
Onore al merito , una presenza d'obbligo in Pinzillacchere Musicali .
Alchimista Cosmico .
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"... the new frontiers of the nouvelle vague ..."
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Curiosissimo. Piglio.
RispondiEliminaCiao e grazie
Ciao Des
RispondiEliminaprendi pure , è molto interessante .
Se t'incuriosisce puoi trovare un altro bel disco ("Claustrophobia") nel blog Il Golpe e l'Uva .
A suo tempo possedevo anche il secondo album del '87 (lo comprai poco dopo che era uscito) , ma come per altri vinili , dopo averlo prestato non ha più fatto ritorno ...
Ad Majora !
Mi ha ricordato Chris Carter! :)
RispondiEliminaVado sul golpe a prendere l'altro.
Grazie