Domenico (Mimmo) Cavallo nasce nella provincia di Taranto nel 1951 , emigra a Torino con la sua famiglia numerosa, torna successivamente nella sua terra di origine per coltivare la passione per la musica .
Nel 1980 l'esordio con l'album "Siamo meridionali" ed ottiene un certo riconoscimento da parte degli addetti ai lavori ; una ulteriore occasione gli verrà concessa l'anno successivo, partecipando al Festivalbar del 1981 con il brano "Uh, mammà!" , che rimane il suo brano più conosciuto .
La canzone fa anche da titolo al suo secondo album , i cui brani Mimmo riesce a far conoscere tramite la trasmissione televisiva Mister Fantasy ; nonostante ciò le incomprensioni con il mondo discografico e una certa sua avversione con il cosiddetto show business, lo portano a cambiare scuderia, e pubblicare, stavolta con la Fonit Cetra , il suo terzo lavoro, che vede la luce nel 1982 e che si intitola "Stancami, stancami musica" .
Il suo stile prevede testi sarcastici , la sua libertà espressiva , volge a sonorità Rock , senza tralasciare la canzone d'autore, anche se la sua caratteristica consiste soprattutto in una certa ruvidità linguistica con la quale denuncia le malefatte della nostra società , dimostrandosi libero da ogni convenzione e da ogni "padrone", fino a diventare una figura atipica del cantautorato italiano , che risente dell'eredità artistica di Edoardo Bennato, Rino Gaetano e in parte del teatro canzone di Giorgio Gaber .
Il carattere di Cavallo lo porta dunque fuori dalle scene musicali dopo i suoi primi tre album, fino al 1989 quando torna con "Non voglio essere uno spirito", seguito due anni dopo da "L'incantautore" nel '91 .
Nel corso della sua carriera , ha inoltre collaborato con la sconosciuta Fiorella Mannoia , per la quale scrive la musica di "Caffè nero bollente" che le vale il debutto al Festival di Sanremo nel '81 e sopratutto con la scomparsa Mia Martini , sarà la sua "Viva l'amore" , a diventare suo malgrado l'ultimo successo in vita della Cantante , che la presenterà alla gara canora di Canale 5 Festival Italiano nell'autunno 1994 , pochi mesi prima della sua prematura scomparsa ; per lei aveva scritto altri brani quali "Danza pagana" e "Dio c'è".
Grandissimo incompreso
"... e teniamo 'na resistenza eccezionale digiuniamo tutto il mese e chi se ne importa campamm' cu' e canzune e con la buona sorte ..."
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