venerdì 11 marzo 2011

LE MASQUE - Sonorità Seducenti

Una 'realtà perduta' dal panorama Indipendente degli Anni '80s .

Emozionati ed ispirati dalla poesia di Baudelaire , poema contenuto ne "Les Fleurs du Mal" , cui devono il nome , e dalle atmosfere gotiche del Post Punk dei primi '80s , i giovani LE MASQUE nascono a Milano nel 1979 da un'idea di Edgardo Moia Cellerino (chitarrista , cantante ed autore dei testi) e Tiberio Boncristiano (batterista) , entrambi fondatori del primo nucleo della formazione , che ha vissuto diversi cambi di musicisti sia in entrata che in uscita , per quanto riguarda l'impiego di basso , tastiere , pianoforte , saxofono e clarinetto .
Proprio il più affascinante dei poeti francesi (almeno in ambito Dark Wave) e l'oscuro palpitare del sound Post Punk di matrice britannica , 'binomio' allora piuttosto in voga tra le giovani formazioni 'indipendenti' , determinano l'imprinting del gruppo e ne definiscono compiutamente la poetica anche negli anni a venire , con testi crepuscolari e decadenti , affidati al leader Moia Cellerino , sorretti da musiche suonate magistralmente , che successivamente , nei loro dischi forse più riusciti , si allontanano sia dal Rock sia dai canoni tradizionali dello stile 'cantautorale' , per modellare melodie ed arrangiamenti originali , più intimi e quasi 'cameristici' , dal notevole impatto emotivo .
La pima incisione del gruppo Milanese , avviene su cassetta autoprodotta , dal titolo "Trouvailles pour Comediens" nel 1983 , sei brani tutti cantati in inglese nonostante il titolo francofono , a cui seguirà una intensa attività concertistica ed il primo vinile , "The Happy Flock" , un bellissimo Ep del 1984 , contenente tre canzoni con testo sempre in inglese , stampato da una piccola etichetta di Savona , la Mask Productions .
Nel 1986 , grazie alla storica Indie-Label Supporti Fonografici , pubblicano un altro Ep molto bello dal titolo "Colloquio" , comprendente tre brani ed uno strumentale , disco che rappresenta per loro il definitivo passaggio alla lingua Italiana .
Il testo della title track viene recitato , estratto dal lungo poema del 1906 , "Un giorno" di Carlo Vallini , che assieme a Gozzano e Corrazzini fu tra i principali esponenti del movimento poetico 'Crepuscolare' del primo '900 Italiano .
Nel Novembre dello stesso anno partecipano al secondo 'Meeting delle Etichette Indipendenti' , che si svolge a Firenze e viene trasmesso in diretta nel programma 'Stereodrome' , in onda su Rai Stereouno .
Proprio in questo periodo vengono notati dalla EMI che nel 1990 pubblica il mini album dal curioso titolo "Il Signor Gustavo Coscenza" , sei brani dove spiccano "Le terre di Monluè" e "L'uomo felice" , canzoni che riportano alla memoria alcuni grandi della Canzone Italiana come Luigi Tenco .
Prodotto da Angelo Carrara , vengono abbandonati del tutto i 'lamenti sonori' del nero Post Punk per una più matura 'Chanson' appena venata di Wave , così che Le Masque partecipano proprio alla XVI° Edizione del 'Premio Tenco' , ottenendo un notevole successo da parte della critica .
Nel 1991 pubblicano "La Memoria di Venere" (per Target Music) , il loro primo vero longplaying , con alcuni brani veramente notevoli ("Makrya" , "La Bella Estate" e la title track su tutti) ed intraprendono un faticoso tour di concerti nelle principali città Italiane .
Nel 1993 vengono nominati all'interno della Enciclopedia del Rock Italiano , volume edito dalla Arcana editrice , dove viene sottolineata l'originalità della loro proposta musicale .
Nel 1995 viene pubblicato "Le Masque" (No Way Record/Sony Music) , disco con cui il gruppo tenta il 'grande salto' ed uscire dal pubblico 'di nicchia' che tanto li aveva celebrati .
L'album in questione è piuttosto controverso , le canzoni sono 'rivestite' di arrangiamenti forse al passo coi tempi , ma talvolta 'inappropriati' rispetto alla natura dei brani e dei testi di Cellerino , come sempre centrati sui temi della solitudine , dell'inadeguatezza .
Undici brani di piacevole Pop , a tratti Techno Pop , taluni addirittura dall'incipit quasi 'houseggiante' , con la presumibilmente 'proustiana' "Marcel" come apripista commerciale , presente anche la cover de "La Banda" .
E' giusto ricordare che , nei concerti del periodo , i Le Masque si staccano dagli 'errori' di produzione del disco , restituendo alle canzoni la loro vera ed intima natura , dimostrando inoltre di essere musicisti eccellenti .
Nel 1997 la UPR (distribuzione Sony Music) pubblica il cd singolo "Dandies" , comprendente il brano omonimo ed una cover del "Leggenda di Natale" di Fabrizio De Andrè , tratta dal bellissimo "Tutti morimmo a stento" del 1968 , secondo album in studio del grande Genovese , ispirata a sua volta da "Le Père Noël et la petite fille" di Georges Brassens .
Nel 1998 , i Le Masque pubblicano "Dal Diario di un Soffiatore di Vetro" (uscito per la Fuoco , collaborazione tra la Eibon Records e la Amplexus) , una bellissima antologia comprendente materiale prodotto dal 1994 al 1998 , alcune versioni registrate dal vivo al Premio Tenco , ed un inedito "La Lunga Notte di Gianni" , dedicato allo stilista scomparso Gianni Versace .
Nel 2003 , dopo diversi anni di silenzio , grazie alla Snowdonia (ottima etichetta indipendente , nella cui scuderia sono presenti i bravissimi Maisie) , il progetto Le Masque ritorna con il cd "Gli anni di Globiana" .
L'album mantiene salde le sue radici nella Canzone d'Autore Italiana , e rimane com ultima produzione ufficiale del gruppo Lombardo , escludendo la recente ristampa 'expanded' uscita nel 2008 ("Colloquio") e quella futura (con il dodici pollici "The Happy Flock" e la prima rara cassetta del '83 , assemblati insieme) .
Nel 2009 il cantante del gruppo Edgardo Moia Cellerino , oltre ad aver partecipato nuovamente , ma come solista , al celebre 'Premio Tenco' , ha pubblicato un altro importante compendio sonoro , dal titolo "L'Amore che gira il Mondo" , raccolta a suo nome , di brani tratti dal materiale prodotto dai Le Masque , uscito tra il 1995 ed il 2003 (includendo anche i brani del singolo "Sai" del '99) e la title track , canzone nuova ed inedita .
Una formazione quella dei LE MASQUE che fu valorizzata all'epoca (vari rinomati magazines del periodo , quali Rockerilla , Buscadero etc ...) ed attualmente molto poco viene ricordata , per non dire 'rimossa' mentalmente .
Asserendo ciò , mi riferisco soprattutto al pubblico 'indie' di allora , che non ha forse mai 'perdonato' la loro svolta musicale e linguistica (pubblico audiofilo ormai quarantenne , di cui facevo/faccio parte , con 'il tappo nell'orecchio' in certi casi , spesso e volentieri quando si trattava di artisti nostrani , per dirla come potrebbe fare solo il sagace e grandissimo Jannacci "... quelli che ... se sono 'indie' e cantano Italiano ... devono fare solo il Rap ..." , tanto per capirci ...) , sebbene questi ex-giovanotti abbiano fatto canzoni stupende , pur non usufruendo di quei badget economici che avrebbero meritato , anche se passati alle major , considerati una 'scommessa' a rischio , per non dire persa .
Adesso , nel mio piccolo , Giustizia è fatta .
Palco d'Onore all'interno di Pinzillacchere Musicali , che altresì vuol significare gratitudine da parte di un appassionato fruitore e collezionista di vinili , con 'affinità elettiva' nei loro confronti , come dimostra la minuta foto del mio profilo .

La Luce del Tramonto .
http://www.megaupload.com/?d=Q724ANCL


"... Noi vediamo pulviscoli di polvere inafferrabile ..."

10 commenti:

  1. Grande, volevo giusto "ripescarli" io...

    RispondiElimina
  2. Grazie a Te !!

    Mi spiace di aver giocato d'anticipo ... puoi comunque fare il post così che qualcuno , oltre noi due 'baluardi' , li puo' rivalutare o almeno incuriosirsi ...

    You're Welcome !!!

    RispondiElimina
  3. sto giusto riascoltando una cosa solista di Edgardo Cellerino: I Turbamenti di Helios... bello ma un pò peso. I Le Masque li ricordo molto bene come tanti altri di quel periodo (Moda, Idiogen, Detonazione, Settore out, DHG...), complimenti per il blog, è un piacere leggerti

    Benno

    RispondiElimina
  4. Giusto tributo ad una grandissima band italiana....troppo media per piacere...il sig. Gustavo Pazienza è un capolavoro.

    RispondiElimina
  5. Grazie a Tutti della partecipazione !!

    @ Benno

    Dissolutio Humani Generis , potrebbero avere un post loro dedicato nel futuro ...
    (riguardo le band sopracitate , mi raccomando , ma forse avrai già notato , di dare un'occhiata ai post precedenti ...)

    @ Vlad l'Impalatore

    Minkia che nickname !!?
    concordo pienamente in merito al Gustavo Pazienza , secondo me se 'estendevano' il tutto con altri tre o quattro brani di quel livello , avrebbero potuto avere maggior chances ed ulteriori riscontri economici (gli Ep o mini Lp che dir sì voglia , all'epoca , non attiravano molto l'acquisto , causa forse il rapporto prezzo/quantità) , posso affermarlo tranquillamente , dal momento che ho brevemente lavorato , diverse ere geologiche fa , in negozio 'indie-rinomato' della mia città ...

    RispondiElimina
  6. Ciao, grazie per il post io ho in vinile l'ep Happy Flock. Loro sono un gruppo della grande stagione italiana della musica indipendente italiana.

    RispondiElimina
  7. Io ho suonato con i Le Masque e devo dire che sono sempre stati grandi nel mescolare ingredienti inconciliabili tra loro.

    RispondiElimina
  8. Domanda: se venisse effettuata una ristampa di un paio di album dei le masque... ci sarebbe interesse secondo voi? voi che li conoscete e magari avete un po' il polso della situazione che dite?
    Grazie mille,
    V.

    RispondiElimina
  9. Salve... lo sapete vero che le ristampe dei Le Masque esistono già?
    http://store.silentes.it/store.htm
    In arrivo a fine 2012 anche un cd/documentario... assolutamente imperdibile

    RispondiElimina