venerdì 23 ottobre 2009

DANIELE SEPE - Un Suono Improvviso

Il Napoletano DANIELE SEPE è attualmente tra i migliori Saxofonisti ed intraprendenti Compositori Italici .
Dopo il conseguimento del diploma in flauto al Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli , "esercitò" alcuni anni di esperienza prima come come flautista classico , poi come sassofonista turnista , realizzando il suo primo album autoprodotto "Malamusica" , nel 1990 . Seguirà l'anno successivo , "L'uscita dei Gladiatori" e nel '92 , il cd "Plays Standards" contenente classici del Jazz , della Bossa , composizioni per colonne sonore , da lui riproposte .
Daniele Sepe , in precedenza , aveva partecipato allo storico disco "Tammurriata dell'Alfasud" dei conterranei E'Zezi , gruppo "operaio" di Pomigliano d'Arco .
I suoi album incontrano fin da subito il parere favorevole della critica , ma è soltanto col quarto , "Vite perdite" (1993) , realizzato dalla Polosud e distribuito in tutto il mondo dall'etichetta tedesca Piranha , che avviene anche un incremento di vendite .
Nel 1996 pubblica "Viaggi fuori dai paraggi" , la sua prima antologia, con la quale ha inizio una collaborazione con Il Manifesto che dura fino ad oggi .
Arrivati al 1998 , l'album "Lavorare stanca" gli permette di ottenere la prestigiosa Targa Tenco , come migliore album in dialetto .
Nel 1999 partecipa al progetto "La notte del Dio che balla" , collaborando con Teresa De Sio e Vinicio Capossela , oltre ad altri musicisti , tra questi La Banda Improvvisa , e registi sia cinematografici chee teatrali come Mario Martone , Davide Ferrario , Gabriele Salvatores per citarne alcuni .
Artista "totale" e politicizzato , difficile inquadrare la sua Musica , il suo approccio può essere tradotto sia in modo "Zappiano" che , secondo me , "Zorniano" senza marcare l'elemento Hardcore per quanto riguarda il secondo , una miscela spumeggiante tra Reggae , Folklore popolare , Jazz e Fusion , Blues , Classica e World Music .
Con l'amore , mai dimenticato , per gli anni '70 , di Napoli Centrale , Area e Weather Report , continua la sua opera , un album ogni anno , tra cui segnalo particolarmente interessanti "Conosci Victor Jara ?" del 2000 e "Suonarne Uno Educarne Cento" del 2006 , il diciassettesimo album di Daniele Sepe , dedicato ai cosiddetti "Anni di Piombo", dei quali il Musicista Napoletano fornisce una lettura sostanzialmente positiva , contrapponendoli al periodo attuale , da lui denominato "Anni dello Stronzio".
E' invece del 2009 , l'ultima uscita (sempre targata Il Manifesto) dal nome "Truffe & Other Sturiellett' " , opera in tre volumi cd , vero e proprio "compendio musicale" di quel che è e vuol rappresentare l'Artista Sepe .
Si chiama “Ma l’amore mio non muore” , il Concerto Spettacolo dal titolo sessantottino che Daniele Sepe propone quest’anno per la stagione invernale .
Uno spettacolo dedicato alla rilettura di un decennio , gli anni ‘70 appunto , che il nostro ha vissuto in prima persona sia musicalmente che politicamente , affiancato da Auli Kokko , straordinaria Cantante Svedese con Sepe da molti anni , ma anche insospettabile voce solista dei Planet Funk ed attrice con Peppe Barra .
Ascoltatevillo !!!

Eclettico ed Eccelso CantaStorie .


"... Tengo 'na voglia ... 'na voglia 'e fà niente ..."

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