Nonostante venga classificata nel genere sopracitato (L'italia sembra esser stata sempre prodiga , sfornando moltissimi musicisti e produzioni , a livello internazionale) , la sua personalità artistica e le tematiche affrontate sono sempre state molto diverse dal modello di musica "da discoteca" prevalente all'epoca . Per il genere musicale ed il suo singolare modo di proporsi avvolta in accessori retrò , fu battezzata dai media come la Regina della disco dance romantica italiana ed ancora oggi è considerata un'icona dell'Italo Dance New Romantic .
Nel 1977 , ancora liceale , per passione si esibisce in vari pub dell'area Milanese , come voce femminile del gruppo Watermelon string band , guidato dal suonatore di banjo Bruno Guaitamacchi , che propone musica Bluegrass e Folk americano .
Dopo aver conosciuto Roberto Gasparini , titolare della Merak Music , Monica Stucchi entra nel mondo della discografia scegliendo il nome d'arte Valerie Dore . Il singolo di debutto , "The Night" , viene pubblicato nel 1983 e dall'anno successivo diventa una hit a livello europeo .
Preceduto da altri due singoli , alla ricerca di nuove sonorità , cambia autori e nel 1986 pubblica il suo primo longplaying , addirittura un "concept album" intitolato "The Legend" , ispirato alla leggenda dei Cavalieri della Tavola rotonda .
Significativo perché rappresenta una fusione d'avanguardia tra il genere Pop Dance ed il Folk popolare anglosassone . I singoli "King Arthur" (sigla nel 1986 della trasmissione televisiva RAI Discoring) e "Lancelot" sono i brani più gettonati , che riscuotono il maggiore successo anche all'estero , ma l'album racchiude anche atmosfere raffinate e misteriose .
Nel 1987 , accetta l'invito a Londra da parte di KP Schleinitz (produttore di Terence Trent D'Arby) per la realizzazione del nuovo disco , "Wrong direction" che Mauro Zavagli (nuovo produttore e marito) e Valerie autoproducono con loro etichetta MZM . A Londra Valerie incontra anche Ralph Ruppert, un produttore tedesco responsabile del successo della cantante in Germania , che lavorò in seguito con artisti del calibro di Jennifer Rush e Mike Oldfield .
Il disco esce solo in Italia (con la EMI) nel 1988 , perché la bella Valerie Dore decide di allontanarsi dall'ambiente del business musicale per vivere la vita matrimoniale lontano dal caos della popolarità .
Era un' assidua presenza nelle varie classifiche di Sorrisi e Canzoni dove , in base alla votazione dei lettori , nel 1986 apparse anche al quinto posto come Artista Cantante donna preferita dagli Italiani . Scelse di lasciare totalmente le scene , ma solo dopo la conclusione di una tournee proseguita di un anno per il concordato addio al suo adorato pubblico . Dal 1986 si era già distanziata dalle brevi esibizioni fatte di sole hit (tipicamente richieste in discoteca a tutti gli artisti di Dance) e , con tecnici e service al seguito , anche nel 1989 continuò a condividere dal vivo tutti i suoi brani col pubblico .
Nel 1991 , in preda all'entusiasmo per una nuovissima idea , fece un rapido giro in alcune multinazionali Italiane per proporre un nuovo album dalla marcata impronta "etnica" , che avrebbe voluto realizzare in collaborazione con un gruppo del Magadascar (conosciuto in viaggio con il marito) , ma senza successo , il progetto fu rispedito al mittente .
Nel 2000 la coppia si divide e Monica Stucchi si ritira a vita privata , così solo da metà del 2005 ricomincia a fare qualche rarissima apparizione pubblica col suo nome d'arte .
A novembre 2006 , dopo 18 anni dalla sua ultima incisione , aderisce silenziosamente ad un progetto tributo dell' Underground italiano , a cui partecipano molti gruppi di artisti (tra cui figurano nomi come Baustelle e Andy dei Bluvertigo) per omaggiare l'amico Garbo con la reinterpretazione di vecchi brani , poi raccolti a dicembre in un doppio CD . Unici artisti provenienti dalla dance '80 sono Valerie Dore e Styloo che , in un elegante duetto , interpretano il pacato e fascinoso "How do I get to Mars ?" , un brano che incide senza pubblicizzarlo , forse un passo sottilissimo , una possibile e presunta annunciazione del suo prossimo ritorno nella discografia , anche se fino ad oggi , sembra non ci siano sviluppi .
Resta , oltre al bellissimo ricordo , l'ascolto .
Jeanne d'Arc du Danse .
"... Who is on your mind , my young Lord ? ..."
Senza i 900 e la voce di Dora prima e poi di quella della Zanini,sarebbe andata a fare la cassiera alla Standa;se le andava bene......
RispondiElimina... Libero Fischio Libero Stato ...
RispondiEliminavedtrete tornera' + in forma che mai
RispondiEliminaquanti si fecero prestare la voce ? lei era ed e' bellissima e brava nel costruirsi una sua immagine tra l'altro anticipatrice dei tempi futuri...per me lei e' e rimane un ricordo di anni bellissimi che NESSUNO neppure i cattivi e gli invidiosi potranno mai cancellare !
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