L'oscura formazione proveniente dalla "serenissima" città era costituita da Sebastian ed Angelo Russo (rispettivamente alla voce ed al basso) , Dalibor alle chitarre , Delio Bauduzzi alle tastiere e Marco Bianchi alla batteria .
Tra le decine di formazioni che affollavano la scena nella prima metà degli anni '80 , ce ne sono alcune salite allo status di culto .
I Death in Venice fanno parte di queste ultime e non ricordarli sarebbe un oltraggio al buon senso ed alla cultura musicale .
Fautori di un manciata di singoli e di demo entrati nella storia, vengono tutt'oggi considerati una tra le band più valide che il nostro stivale abbia mai partorito .
La Morte a Venezia (nome tratto dal celebre "Der Tod in Venedig" di Thomas Mann pubblicato nel 1912) , già presente live nei circuiti Alternativi da un paio di anni , ebbe luogo autoproducendosi , nel 1983 , il demo cassetta "Decadance" che permise loro di farsi ulteriore "pubblicità" , sonorità che attingevano a mani piene al suono di band come Siouxsie & The Banshees , Killing Joke , Public Image Ltd e Christian Death .
I buoni riscontri delle esibizioni live (tra le quali un supporto ai Sex Gang Children) e le ottime impressioni date dal demo , portarono i nostri ad incidere il brano "East" per la Materiali Sonori nella raccolta "RockGarage volume 2" sempre nel '83 .
La compilation in questione era formata da 45 giri di varie band Underground , tutto ciò fu fatto con la collaborazione di Indie Shop di Mestre , con la supervisione di Luciano Trevisan Fricchetti . Il 7" in questione (split con Frigidaire Tango) , lasciava da parte le ritmiche tribali dell’esordio , a favore di sonorità più elettroniche e mediterranee . Influenze Bauhausiane scivolano nei tre minuti e mezzo del brano , che li "traghettava" tra il demo e l’esordio vinilitico successivo .
Dato che Firenze aveva la scena Dark forse più apprezzata in quel periodo , entrarono in contatto con la mitica Contempo Records , che pubblicò il loro primo vinile , nel 1985 l'Ep "Presence in absense" registrato a Venezia . Il disco ebbe una certa risonanza nell'oscuro ambiente e le copie uscite furono , in breve tempo , sparite dalla circolazione . Sebbene la copertina li avvicini ai Death in June di Douglas Pierce , per la scritta simil runica , in realtà non avevano musicalmente molte similitudini con la nera ed immensa formazione , futura Madre del NeoFolk .
Il 1986 vede l'uscita di "Paroxismos" , altro 12" marchiato Contempo .
E’ questo il lavoro della svolta della Morte a Venezia, che apriva la strada a nuove sonorità, più aperte verso la Dark Wave meno ostica (seppur sempre di classe) ; "Sex of the angels" , "Orgasm guaranteed" (uscito anche come 45giri) e "Victims" , sono brani pieni di erotismo , dalle linee melodiche ed arrangiamenti più "accessibili" e la calda voce di Sebastian che cominciava a dimostrare le sue vere qualità . Purtroppo questo vinile , non ebbe seguito , causa probabili divergenze musicali e "di vita" tra i membri della band .
Rimangono poche e bellissime traccie , divenute oggi oggetto di ricerca collezionistica , comunque garanzia di culto , peccato .
Com'è Triste Venezia ...
Di passaggio .
"... Benvenuto , questo è il Tempio dove la Fenice cade ... "
il primo demo è uno spettacolo!
RispondiEliminanon li conoscevo..grazie!